Parrocchia
di Campolongo in Conegliano |
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anno
15 n. 32
01.
10. 2006 |
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La
vita ecclesiale
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La
vita dell’uomo è piena di eventi come il cielo è pieno di
stelle.
Alcuni
sono indipendenti dalla volontà umana, come il variare delle
stagioni e del tempo, la salute o la malattia, e il cristiano è
chiamato a viverci dentro alla luce della fede e nella grazia di
Cristo.
Altri
eventi dipendono dalle scelte personali e il cristiano è chiamato
a farle in modo che siano testimonianza di Gesù nel mondo di
oggi.
Anche
la comunità cristiana conosce scelte che appartengono alla natura
della Chiesa e che vanno accolte e onorate come esigenze della
propria appartenenza ad essa, ed altre che sono legate alla
situazione concreta e quindi alla propria storia e alle proprie
attese.
Il
nostro vescovo ha predisposto il piano pastorale 2006-2007 e lo ha
consegnato alla diocesi domenica 17 settembre.
Il
nostro Consiglio pastorale si è riunito con gli operatori
pastorali per verificare il cammino che stiamo facendo e nel
ritiro di settembre ha individuato modalità e iniziative con cui
la parrocchia concretizzerà il piano diocesano tenendo conto
delle esigenze del proprio cammino.
Sono
presentate oggi a cura del Consiglio stesso durante le sante Messe
e saranno pubblicate nell’Annuncio perché siano conosciute.
E’
nostro dovere accoglierle come volontà del Signore per noi in
questo tempo della salvezza e lavorare insieme per tradurle in nel
quotidiano in modo che diventino testimonianza credibile.
don Carlo
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Il
mio tempio si chiamerà casa
di
preghiera per tutti i popoli
..
Ogni
anno celebriamo con gioia la dedicazione della nostra chiesa.
L'Ufficio
Liturgico diocesano ha iniziato un
percorso
di formazione per cori e gruppi liturgici a S. Vendemmiano. Nel
primo incontro, giovedì scorso, ha richiamato l’attenzione
proprio sulla Chiesa edificio.
Approfondiamo
il significato della chiesa come «spazio liturgico».
Il
modo di celebrare la liturgia ha dato origine a diversi stili di
chiesa.
Le
prime comunità cristiane
celebravano
l’eucaristia in una casa privata, messa a disposizione da
qualche fedele facoltoso.
Era
chiamata casa
della Chiesa,
cioè del popolo convocato da Dio.
Aveva
una dimensione domestica adatta ad esprimere l’intimità.
I
cristiani si vantavano di non avere né templi né altari, perché
consideravano
se stessi come tempio vivo del Signore.
L’assemblea
liturgica esprimeva il culto al Signore nella comunione fraterna e
nel diventare famiglia di Dio.
Dal
IV secolo, cresciuti
di numero, i cristiani fecero proprie le strutture delle Basiliche
romane abbandonate e le usarono per la liturgia.
La
Basilica
era il luogo in cui la società civile si riuniva, convocata dal
re, per momenti
importanti della vita pubblica.
La
comunità era consapevole che l’assemblea cristiana nasceva dal
battesimo, cresceva alla mensa della Parola e del Pane di vita.
La
struttura architettonica e l’arredo si adattò alle esigenze del
culto. Erano posti in evidenza l’Altare, l’Ambone,
e
la Cattedra
di colui che presiede. Il Battistero era collocato
all’esterno della chiesa e significava che solo dopo il
Battesimo si entrava a pieno titolo nell’assemblea.
L’interno
della chiesa attirava lo sguardo sull’Altare, sull’Ambone
e sulla Cattedra per esprimere la centralità della
mensa e della Parola e la guida del Vescovo con il suo presbiterio
in nome di Cristo buon pastore. La comunità segue il Risorto e
diventa tempio di Dio.
Nel
Medio Evo si costruiscono le grandi
cattedrali gotiche, affascinanti capolavori che esprimono il
cambiamento della spiritualità.
Essi
esaltano l’interiorità, i sentimenti e una relazione
appassionata con Cristo. L’interno di una chiesa gotica porta a
guardare in alto.
Ma
l’altare, l’ambone e la sede si perdono in una selva di
colonne, di
cappelle
laterali, di vetrate e sembrano non avere più importanza.
I
fedeli pregano Dio con lo sguardo rivolto al cielo oppure
assistono silenziosi alla messa in una cappella laterale.
La
navata centrale della chiesa serve prevalentemente alle grandi
convocazioni della società civile che è andata identificandosi
con quella cristiana. Si accentua ormai una separazione fra la
liturgia e il popolo che durerà per molti secoli.
Le
chiese rinascimentali e barocche sono capolavori insuperabili, ma
utili soltanto a moltiplicare gli spazi della devozione privata.
L’altare
stesso diventa un supporto di quadri e di statue.
Con
il concilio di Trento,
per
accentuare la presenza reale di Cristo nell’eucaristia e
difenderla dagli attacchi del protestantesimo, si innalzano enormi
tabernacoli sull’altare maggiore, sormontati da un trono per
l’esposizione eucaristica.
Spariscono
gli amboni e nascono i pulpiti dai quali viene data
una parola ricca di insegnamenti morali, ma che resta umana. Il
cuore della predicazione non è più
la Parola
di Dio.
Il
fonte battesimale, relegato in un angolo in fondo alla chiesa, è
segno di una comunità che non dà più importanza
all’iniziazione cristiana. Per un millennio gli edifici sacri
offrono l’immagine di una chiesa forte, ricca di vita interiore
e magari anche di santità individuale, ma che non riconosce più
nella celebrazione liturgica il fondamento della sua identità.
La
riforma del Concilio Vaticano II
restituisce
allo spazio liturgico i suoi significati originari. L’altare
torna ad essere unico e rivolto verso il popolo. L’ambone è
rimesso in una posizione preminente. Al Battistero viene dato
grande risalto. L’arredo è sobrio per non oscurare i segni
principali.
Tutto
ciò è segno di una comunità cristiana che ha riscoperto
l’eucaristia come celebrazione del sacrificio di Cristo nel
quale diventa Chiesa. Lo spazio liturgico ha grande importanza per
una evangelizzazione corretta e per l’educazione alla fede.
Elio
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CALENDARIO
LITURGICO |
Anniv. dedic.
Ez. 43,1-7; 1 Cor. 3,9-17; Gv. 2,13-22
anno B
2° salterio
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Martedì
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3
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8.30
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memoria
di Granziera Natale e Donadel Ermenegilda
|
Mercoledì
|
4
|
18.30
|
memoria
di Padoan Verardo
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Giovedì
|
5
|
7.30
|
memoria
di tutti i defunti
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Venerdì
|
6
|
18.30
|
memoria
di tutti i defunti
|
Sabato
|
7
|
18.30
|
memoria
di Bonotto Cesira
memoria
di Dal Bo Celeste e Amelia
|
Domenica
Gen.
2,18-24 Eb. 2,9-11
Mc. 10,2-16
|
8
|
9.00
10.30
|
memoria
di Modolo Francesco
memoria
di Coan Francesco
intenzione
famiglia Da Re Domenico
intenzione
di Dal Ben Dante e Giacomazzi Eleonora
(60° anniversario di matrimonio)
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CALENDARIO
PASTORALE
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Oggi
la nostra comunità è in festa
v
celebriamo
l’anniversario della
dedicazione della
nostra chiesa
v
il Consiglio
presenta il piano
pastorale per la
nostra comunità
v
ricordiamo
21 anni dall’ingresso
di don Carlo in mezzo a noi
|
Questa
settimana il
catechismo
ha
il seguente orario provvisorio:
Lunedì:
3°
elementare, alle
ore 17.00
Martedì:
5°
elementare, alle
ore 16.30
1°
media,
alle ore 14.30
Mercoledì:
4°
elementare,
alle ore 17.00
Venerdì: 2°
media, alle ore
14.30
3° media, alle
ore 14.30
Sabato: 2°
elementare, alle
ore 14.30
Ogni
gruppo stabilirà l’orario definitivo
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In ottobre,
dal lunedì al sabato,
recita
del Rosario
in
Cappella alle ore 19.30.
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Giovedì
5 ottobre,
a
s. Vendemiano,
incontro
per gli operatori
liturgici
e
per quanti vogliono conoscere
meglio la liturgia.
Ore
20.30.
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Martedì
10 ottobre,
inizia
un cammino di fede
in
preparazione al sacramento del matrimonio.
Ore
20.30.
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12
ottobre - GITA
PARROCCHIALE
Visita
a Sesto al Reghena, Portogruaro, Concordia.
Euro 35,00
Iscrizioni
entro domenica 8 orario ufficio
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Lunedì
16 ottobre
il
gruppo per la missione
si
incontra con don
Bruno Daniel,
responsabile
del centro missionario diocesano.
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Il
22 ottobre, in seminario
a
Vittorio Veneto,
ci
sarà il convegno per gli
operatori
liturgico-musicali.
Ore
14.30.
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