Parrocchia di Campolongo in Conegliano    anno 14  n. 19      03.04.2005

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 “Non ricordate più le cose passate,

non pensate più alle cose antiche!

Ecco faccio una cosa nuova:

proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?”

(Is 43,18-19)

Entrando in chiesa la domenica di Pasqua ci siamo trovati davanti un segno molto bello: un grande albero completamente fiorito era come “spuntato” dal battistero.

Il pensiero è andato subito alla Veglia Pasquale celebrata la notte precedente: ecco, Dio ha fatto davvero una cosa nuova e chi vi ha partecipato ha potuto sperimentarlo!

o       Il fuoco nuovo dal quale abbiamo acceso il cero, simbolo di Cristo luce del mondo.

o       Il canto del preconio, annuncio della salvezza che entra proprio oggi nella nostra vita e in quella dell’umanità;

o       Il prolungato ascolto della Parola di Dio che ci ha fatto ripercorrere la storia della salvezza fino al suo compimento nella vittoria di Cristo sulla morte;

o       L’acqua nel battistero dal quale Dio fa scaturire per la Chiesa la sorgente del Battesimo;

o       I bambini che dall’acqua e dallo Spirito Santo sono diventati nuove creature e sono stati rivestiti di Cristo;

o       L’Eucarestia, l’atto dell’amore più grande che culmina nella offerta del sacrificio pasquale di Cristo al quale anche noi siamo messi in grado di partecipare.

o       La Cresima, pienezza del dono dello Spirito che il vescovo conferisce ai nostri ragazzi nell’ottava di Pasqua.

Oltre a tutti questi segni liturgici che ci hanno fatto entrare nella novità della Pasqua di quest’anno vorrei sottolineare un’altra cosa molto bella: il modo con cui i due cori, quello degli adulti e quello dei ragazzi, hanno animato il canto nella Veglia Pasquale.

Si sono  integrati e sostenuti nei vari momenti del rito.

E’ stato un sostegno importante per la preghiera dell’assemblea, che così esprime meglio il suo essere un cuor solo e un’anima sola.

Anche questo è un dono che Dio ha fatto germogliare in mezzo a noi.

Esso ha bisogno di essere coltivato con amore sia dai cori, che si dedicano al canto con spirito di servizio e di collaborazione, sia da tutti i fedeli che partecipano attivamente ai canti proposti e animati dai cori.

“ E Dio vide quanto aveva fatto,

ed ecco era cosa molto buona”

(Gen 1,31).

                             Vincenzo

Manda su di noi, o Padre, lo Spirito Santo

perché ci renda testimoni

del Vangelo di Gesù Cristo nostro Signore.

CALENDARIO  LITURGICO  E  PASTORALE

II° Domenica di Pasqua: At. 2,42-47; 1 Pt. 1,3-9; Gv. 20,19-31

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