PARROCCHIA
DI CAMPOLONGO DI CONEGLIANO
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anno
13 n.
33
03. 10. 2004 |
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UNA CHIESA E UNA COMUNITA’
La nostra chiesa parrocchiale è stata
costruita con materiali poveri, in un tempo lontano da noi,
per essere luogo di incontro dei cristiani di questo
territorio. Era piccola, circondata da un cimitero e
frequentata dai contadini che vivevano fuori le mura della
città. Semplice e ben lavorata, è stata ornata, lungo il
tempo, dei segni cristiani e di preziose iconografie, che
costituiscono tuttora la sua bellezza: l’annunciazione, la
natività, il crocifisso e il Risorto. E’ stata più volte
trasformata, grazie alla dedizione dei pastori e della comunità.
Sette anni fa, a conclusione di un
lungo ed accurato restauro, il vescovo Alfredo Magarotto
l’ha consacrata con il sacro crisma, insieme al nuovo
altare, perché sia tempio di Dio e casa della comunità.
In questo edifico nel giorno del
Signore si manifesta un’altra chiesa composta di pietre
viventi tenute insieme dalla chiamata del Signore, dalla
stessa fede e dallo Spirito santo che lavora nella Parola,
nelle celebrazioni, nelle solennità e nelle tappe
significative della vita.
La chiesa-comunità è segnata
anch’essa da consacrazioni e da continue trasformazioni
dovute a intensità di esperienze, a migrazioni di persone, a
incontri e separazioni provocati dagli eventi della vita.
Oggi, nell’anniversario della
dedicazione, iniziamo la memoria dei 19 anni di impegno dei
fedeli e mio, impegno che ha dato un volto nuovo alla chiesa e
alla comunità. All’inizio del nostro cammino abbiamo
scoperto sotto gli stucchi una grande effigie del Risorto.
Soffi egli in noi ora il suo Spirito,
perché infonda gioia nei cuori e apra alle persone che vivono
in questo territorio cammini di speranza.
don Carlo
.
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Speciale ritiro di inizio anno |
Lo
Spirito Santo
origina
festa nei cuori
e
apre cammini di speranza
La nostra comunità cristiana è invitata
quest’anno a progredire nella sua esperienza di fede alla
luce della Pentecoste.
Il dono dello Spirito Santo cambia la vita e porta il
cristiano ad agire.
La Chiesa è il luogo dove lo Spirito continua la
rivelazione di Gesù.
In essa il suo messaggio viene ricevuto, compreso e
testimoniato dalla vita dei credenti.
Per
opera dello Spirito, il cristiano sa leggere il progetto di
Dio dentro la storia, sa fare memoria di ciò che Dio ha
compiuto per la salvezza degli uomini, sa capire oggi i segni
del futuro.
La Pentecoste cristiana è raccontata nel libro degli Atti
degli Apostoli nel secondo capitolo.
Avviene a Gerusalemme, al compiersi della festa della
Pentecoste ebraica, cinquantesimo giorno dopo la Pasqua.
I discepoli di Gesù si trovano riuniti nello
stesso luogo insieme agli Undici. La manifestazione dello
Spirito Santo avviene con segni imponenti, già noti
nell’Antico Testamento: un soffio violento (una eco, una
risonanza) e il fuoco, come nel Sinai.
Le lingue divise di fuoco si posano su ciascuno
dei presenti, a indicare che il dono dello Spirito è per
tutti, è personale, è dato dentro la comunità.
La prima conseguenza della Pentecoste cristiana
è il parlare altre lingue, il comunicare nelle varie lingue
le grandi opere di Dio, il fare capire a tutti il Vangelo.
Una seconda conseguenza è che il dono dello
Spirito suscita accoglienza o rifiuto, entusiasmo in alcuni e
perplessità in altri. Il dono dello Spirito provoca una
grande gioia in coloro che lo accolgono.
Lo Spirito Santo rende capaci di comunicare in
modo nuovo.
La comunità dei discepoli, trasformata,
diventa missionaria, cioè in grado di fare memoria della vita
e della morte di Gesù e di annunciare la sua risurrezione per
tutto il corso della storia, fino alla sua venuta ultima.
Per gli uomini nasce la speranza e si aprono
cammini nuovi di redenzione.
Elio
la
comunità cristiana
ricorda
la
sua esperienza con Dio
La memoria è importante
nella vita di una persona.
L’uomo che non ricorda è
un uomo senza radici, sganciato dal passato e smarrito
rispetto al futuro, è un uomo senza identità. Anche nella
relazione con Dio il ricordare è importante.
Da quando Dio si è preso
pensiero della sorte degli uomini, la storia ed il tempo sono
diventati i custodi del Suo agire, i depositari del senso e
dell’orientamento che Egli dona all’esistenza e al futuro
dell’umanità.
Affidando alla storia le
tracce del proprio passaggio, Dio dà all’uomo di ogni tempo
la possibilità di incontrarLo e di riconoscerLo.
Queste tracce lasciate da Dio
le chiamiamo eventi fondativi, gli eventi cioè che hanno
segnato in modo indelebile la relazione tra Dio e gli uomini.
L’uomo che vive in
relazione con Dio, che a questa relazione ci tiene e su di
essa fonda la propria esistenza, ricorda questi eventi
e li celebra.
Il ricordare o il fare
memoria in senso biblico, è una memoria che coinvolge
l’uomo e Dio ed è una memoria efficace, perché incarna
nell’oggi le opere compiute da Dio e le fa accadere per noi.
Il fare memoria ci
rende contemporanei
all’evento compiuto da Dio,
come quando, dopo la
consacrazione diciamo:
“Annunciamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua
risurrezione nell’attesa della
tua venuta”. Noi non
c’eravamo quando questo
è accaduto, eppure siamo
noi, oggi, ad annunciare la morte
e a proclamare la
risurrezione di Gesù.
La persona di fede ricorda e
canta gli interventi di Dio nella propria vita, e li canta per
darGli gloria, come ha fatto Maria nel Magnificat.
Anche la comunità cristiana
ricorda, ricorda per non dimenticare, per lasciare che Dio
agisca ancora, per gioire del cammino che Dio gli ha donato e
gli dona di fare. E’ quello che faremo noi.
Cercheremo gli eventi
fondativi che hanno segnato la nostra relazione con Dio e che
come comunità abbiamo vissuto. Sarà lo Spirito a farci
ricordare le grandi opere compiute da Dio in mezzo a noi e per
noi.
Lo Spirito susciterà festa
nel nostro cuore e ci affinerà nell’arte di vivere alla
presenza di Dio.
E noi cammineremo con nuovo vigore e con nuova fiducia.
Rita
CALENDARIO LITURGICO E PASTORALE
XXVII°
Domenica del tempo ordinario:Ab. 1,2-3;2,2-4: 2 Tm.
1,6-8.13-14; Lc. 17,5-10
Martedì
|
5
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8.30
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memoria
di tutti i defunti
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Mercoledì
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6
|
18.30
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int.
famiglia Bravo
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Giovedì
|
7
|
7.30
|
int.
di Steffan Pietro e Gemma
|
Venerdì
|
8
|
18.30
|
memoria
di tutti i defunti
|
Sabato
|
9
|
18.30
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memoria
di Coan Francesco
memoria
di Da Dalt Pietro e Carmela
memoria
di Tadiotto Erminia
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Domenica
XXVII°
del
tempo ordinario
|
10
|
9.00
10.30
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memoria
di Dal Bianco Lucia
memoria
di Genoria Bruno
memoria
di Coan Giuseppe, Rosa, Francesco
int.
di Fighera Antonio e Silvana
memoria
di Tonon Marcella
memoria
di Padoan Verardo
int.
di Tonon Eugenio
int.
di Buso Pietro e Bruna (35° anniv. matrimonio)
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1997
2004 |
oggi |
celebriamo
l'anniversario
della
dedicazione
della
nostra chiesa |
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Martedì
5,
alle ore 20.30, al Collegio Immacolata di
Conegliano,
Colori
di speranza: veglia di preghiera per catechisti. |
confessioni:
Sabato 9, dalle ore 15.00 alle 18.00, in
chiesa. |
Ø
Settimana
di iscrizioni
al
catechismo
Lunedì
:
3°
elementare
Martedì
:
2° elementare
Giovedì
:
5° elementare
e 3° media
Venerdì
:
1° e
2° media
nuovo orario per:
ü
2°
media
lunedì ore 14.30-15-30
ü
3° media mercoledì ore
14.30-15.30
|
Gli incontri sono alle 20.30
L’assicurazione contro gli
infortuni è di euro 5,00.
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q
Sabato
16 ottobre,
alle
ore 16.00,
inizia
il cammino
di fede per il battesimo.
I
genitori interessati diano il proprio nome in
parrocchia.
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Domenica
prossima
don
Carlo guida il
ritiro
della
comunità
diaconale
diocesana |
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