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La solidarietà
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La Quaresima
ha proposto al popolo di Dio percorsi di
conversione e di adesione al Vangelo. Il Vangelo è «parola incarnata» che
ci educa al cambiamento e guida la nostra vita spirituale e sociale.
Il tempo pasquale stimola la
comunità cristiana a vivere la rinascita operata dal battesimo e a superare
la crisi di fede che affatica il suo cammino. L’ascolto e la meditazione
della Parola di Dio ci riporta nel mistero di Cristo: lo riconosciamo risorto
e presente in mezzo a noi nelle scritture, nella eucaristia, nella comunità e
nei poveri. L’itinerario cristiano chiede di essere assidui nel frequentare
la catechesi e la messa domenicale e nel praticare la carità, come faceva la
comunità cristiana delle origini. L’amore di Dio ci impegna ad amare anche
il prossimo e quindi all’attenzione e alla compassione per i poveri.
Il povero oggi è colui che
non ha reddito sufficiente e ciò che è necessario per vivere, manca di casa
e di lavoro, non ha voce per far valere i suoi diritti. Gesù dice: «i poveri
li avrete sempre con voi»: è un invito a tenere desta l’attenzione e a
prendersi cura con costanza di chi è nel bisogno.
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ll fondo parrocchiale
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La nostra parrocchia da dieci
anni si è dotata di un fondo con il quale manifesta la sua prossimità a chi
è nel bisogno.
Dal mese di gennaio
l’attività caritativa è affidata ad un consiglio
di gestione che ha il compito di raccogliere il denaro, individuare gli
interventi da fare e distribuire gli aiuti. Il Consiglio Pastorale ha
modificato lo statuto, che verrà ristampato.
Il consiglio
è composto da quattro persone nominate dal parroco:
Elio
Tardivo, diacono, presidente del consiglio (cell. 346.3653137);
Valeria
Cancian (cell.349.2832827); Dino
Ros (333.8933453);
Roberto
Boscarato (349.1970597).
Il consiglio distribuisce gli
aiuti in tre ambiti: monasteri in difficoltà economiche, terzo mondo, e
povertà nel nostro territorio.
Le persone e le famiglie del
territorio che si rivolgono alla parrocchia per chiedere aiuto sono accolte
presso la saletta del bar parrocchiale nel giorno di mercoledì, dalle ore 9
alle 10.
Le domande dovranno essere
accompagnate con la opportuna documentazione. Il consiglio dispone il
contributo da assegnare, e ne stabilisce la modalità: consegna diretta del
denaro, pagamento di bollette, o acquisto di generi di prima necessità.
Si può aiutare anche con
generi alimentari. A tutti quelli che ricorrono al fondo viene garantita la
riservatezza e la tutela dei dati personali. A fine marzo sono stati raccolti € 1.890, di cui € 430
sono stati erogati sul territorio. La comunità nel corso dell’anno sarà
informata su Annuncio dei progetti
di aiuto a comunità monastiche e al terzo mondo.
Ricordiamo che l’esercizio
della carità è un ministero, perché
chi lo esercita agisce in nome di Cristo e della Chiesa e adempie un servizio
sacro.