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Parrocchia di Campolongo in Conegliano anno 18  n. 33      04. 10. 2009

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Giorno di festa per noi, tempio vivo del Dio vivente

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Quattro candele accese, davanti alle quattro croci di pietra poste sulle colonne portanti all’ingresso della chiesa e del presbiterio. E’ questo il segno che ogni prima domenica di ottobre ci accoglie quando veniamo a celebrare l’eucaristia, il segno che ci riporta al giorno in cui la nostra chiesa è stata dedicata al Signore e in cui, con gioia grande e in modo tutto speciale, abbiamo sperimentato la bellezza di appartenere al Signore e di essere la Sua comunità.

Nella memoria di questo evento il Consiglio Pastorale, già da diversi anni, presenta alla parrocchia il piano pastorale del nuovo anno. Passato e presente si incontrano nella Pasqua di Cristo, e dalla Pasqua di Cristo l’assemblea celebrante riceve nuova fecondità e nuovi orizzonti. E così diventiamo pietre vive del vero Tempio, costruttori del Regno, piccole fiammelle che portano luce nella notte del mondo, persone nuove che vivono in maniera degna della vocazione ricevuta entro le tentazioni e le provocazioni della vita.

Oggi è il giorno in cui anche noi, come Maria, ci rallegriamo perché il Signore ci dona la sua grazia. E noi guardiamo al futuro, alle cose grandi che Egli compirà in noi nello spazio del nostro sì a Lui. Un sì personale e comunitario.        

                                                                               Rita

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Inno per la dedicazione di una nuova chiesa

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Quando tre sono riuniti nel tuo nome, formano già una chiesa.

Guarda le migliaia di persone qui radunate: i loro cuori avevano preparato un santuario prima ancora che le nostre mani lo costruissero per la gloria del tuo nome. Che il tempio interiore sia bello come il tempio di pietra. Accetta di abitare nell’uno come nell’altro; come queste pietre, i nostri cuori sono segnati dal tuo nome. L’onnipotenza divina avrebbe potuto innalzarsi una dimora con la stessa facilità con cui, con un gesto, ha fatto esistere l’universo. Invece ha costruito l’uomo, perché l’uomo costruisca una casa per lui.

Benedetta  la sua bontà che ci ha tanto amati!

Egli è infinito, noi siamo limitati; egli costruisce per noi il mondo, noi gli costruiamo una casa. E’ straordinario che l’uomo possa edificare una dimora all’onnipotenza presente ovunque, a cui nulla può sfuggire. Egli abita in mezzo a noi con tenerezza, ci attira a sé con legami d’amore. Rimane fra noi e ci chiama, perché prendiamo la strada del cielo, per abitare con lui. Ha lasciato la sua dimora e ha scelto la chiesa, perché noi lasciassimo la nostra e scegliessimo il paradiso. Dio ha voluto abitare in mezzo agli uomini, perché gli uomini possano incontrare Dio.

A te il regno dei cieli, a noi la casa di Dio. Costruendola, gli operai meritano il regno celeste. Al suo interno il sacerdote offre il pane nel tuo nome, e tu doni al tuo popolo il tuo corpo da mangiare. Dove sei, Signore? In cielo. Dove cercarti? Qui, nel santuario. Il tuo cielo è troppo elevato perché noi possiamo raggiungerlo; ma possiamo trovarti nella chiesa, che è a nostra portata. Il tuo trono celeste si regge sopra le fiamme, chi oserebbe avvicinarsi? Ma la tua onnipotenza vive e dimora nel pane; chi vuole può accostarsi e gustarlo.

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RACCOLTA   DI INDUMENTI USATI

La Caritas diocesana

promuove la raccolta annuale di indumenti usati.

La nostra parrocchia aderisce all’iniziativa con queste modalità:

La Caritas fa presente che i capi consegnati dovranno essere puliti, ben riposti e in condizioni di essere riutilizzati. L’eventuale materiale di scarto presente nella raccolta comporta la riduzione dell’introito.

Si ritirano: indumenti usati, scarpe, borse, tendaggi,        

                    tovaglie, coperte.

Non si ritirano: filati, trapunte, materassi, scampoli,

                             piumini, materiali da macero o da buttare.

Per ulteriori informazioni

comunicare con Elio Tardivo - tel. 0438.63018

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