Parrocchia
di Campolongo in Conegliano |
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anno
15 n. 11
05.
02. 2006 |
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Ecco
faccio una cosa nuova
Pensare
la vita consacrata come ad una cosa nuova, fatta da Dio, aiuta a
guardare ad essa con stupore e delicatezza.
E’ la forma di vita inaugurata da Gesù, che al Padre e
alla Sua volontà ha orientato tutte le proprie energie, i propri
affetti e desideri.
Lo stare nelle cose del Padre ha fatto di Gesù la bella
notizia che solleva il mondo su ali di aquila per farlo entrare
nella comunione trinitaria, libero dal male e dalla morte,
purificato da idolatrie, falsità ed egoismi.
Allora la vita consacrata
germoglia quando consacrati e consacrate stanno con Gesù nelle
cose del Padre, quando effondono il Loro amore, quando sono il
“tormento” del mondo, perché rimandano al Figlio di Dio,
segno di contraddizione e pietra d’inciampo per coloro che non
credono.
proprio
ora germoglia
Ma un Vescovo un giorno ha detto che “noi consacrati non
siamo più radicali, non siamo più decisi, non siamo più chiari
nelle esigenze della chiamata, e che oggi essere chiamati equivale
a non esserlo, per cui la nostra vita di martirio è una vita
veramente molto limitata”.
Delicata e
fragile, quanto preziosa e bella, è questa vita che Dio continua
a far germogliare in mezzo a noi e per noi.
La preghiera e la compagnia della Chiesa sostengano i
consacrati e le consacrate, affinchè siano secondo il desiderio
di Dio.
Rita
CHI
E' IL LAICO ?
Il teologo Carlo Molari offre alcune
riflessioni importanti sulla laicità, apparse in un articolo del
n. 2 della rivista
“Rocca” e che riportiamo in sintesi.
Occorre ritornare su queste tematiche, perché su di esse
ci stiamo giocando il futuro della Chiesa.
Elio
La vocazione specifica dei laici, secondo la
dottrina del Concilio, è quella di compiere la missione della
Chiesa nell’ambito profano.
Essi trattano le cose temporali ordinandole
secondo Dio. Ciò è possibile perché sono resi partecipi della
funzione sacerdotale, profetica e regale di Cristo. In questa
prospettiva laici nella Chiesa non si nasce, ma si diventa.
Testimoniare il Vangelo e la verità di Dio nell’ambito
familiare, politico, economico, sindacale, operaio, industriale,
scolastico è una scelta concreta e impegnativa. Solo la
consapevolezza di una missione da svolgere in nome della comunità
ecclesiale rende “laici” in senso proprio.
Oggi si ha l’impressione che simili laici
non siano presi in considerazione nella Chiesa e che anzi in certi
settori suscitino più fastidio che attenzione. Capita che alcuni
di loro, impegnati in politica, più fedeli ai valori evangelici e
più rispettosi delle norme ecclesiali, siano visti con sospetto
per le loro scelte concrete, compiute in autonomia di giudizio,
mentre altri sui quali pesano gravi sospetti di incoerenza morale,
sono riveriti e ossequiati per interesse o convenienza politica.
Sembra prevalere la figura di un laico che secondo
Pio X deve soltanto ascoltare e ubbidire.
Questa situazione solleva l’interrogativo
se le nostre comunità ecclesiali stiano deviando in modo grave
dal Vangelo e non si prepari una grave crisi di credibilità della
Chiesa nel mondo.
Secondo il Concilio il laico non è il
semplice fedele cristiano, ma un credente che ha scelto una
personale condizione nella Chiesa e che agisce con consapevolezza
per onorare la missione ecclesiale stando dentro la sua comunità.
Egli decide la propria condizione nel mondo attraverso la
professione e le relazioni civili.
Scriveva
il Vescovo Tonino Bello: «Laicità e vocazione, è dono, è
missione, è impegno, è responsabilità enorme.
Il
laico non è non prete, non è il braccio secolare, né la longa
manus, né l’appendice del clero. Fa paura vedere, talvolta,
nelle nostre comunità l’irrilevanza
di questa coscienza laicale…
Il mondo dei nuovi pagani può essere evangelizzato capillarmente solo
dai laici».
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Ricordiamo che queste tematiche saranno trattate nel
corso della
settimana sociale 2006
negli incontri che si terranno con questo calendario:
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Lunedì 6 febbraio
VITTORIO VENETO
Aula magna
del seminario
ore 20,30
Fede cristiana
e
laicità
Mons. Paolo Rabiti
Arcivescovo di Ferrara
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Mercoledì 8 febbraio
CONEGLIANO
Auditorium
Dina Orsi
ore 20,30
Fede o
“religione
civile”?
Luigi Alici
Presidente nazionale
Dell’Azione Cattolica
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Venerdì 10 febbraio
ODERZO
Teatro Collegio
Brandolini
ore 20,30
“Questione
cattolica” e
laicità dello Stato
Giuseppe Dalla Torre
Rettore dell’Università
Lumsa di Roma
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CALENDARIO
LITURGICO |
V° tempo ord. Gb.7,1-4.6-7;
1Cor. 9,16-19.22-23
anno B
Mc. 1,29-39
1° salterio |
Martedì
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7
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8.30
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memoria
di Puseddu Maris e Andrea
intenzione
famiglia Gatti
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Mercoledì
|
8
|
18.30
|
memoria
di tutti i defunti
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Giovedì
|
9
|
7.30
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memoria
di De Giusti Giacomo
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Venerdì
|
10
|
18.30
|
memoria
def. famiglia Michielin
|
Sabato
|
11
|
18.30
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memoria
di Bonotto Cesira
memoria
def. famiglia Zecchel
memoria
di Modolo Maria
memoria
di Dassié Rosa
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Domenica
Vi° tempo
ordinario
Lv.
13,1-2.45
1Cor10,31-11,1
Mc.
1,40-45
|
12
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9.00
10.30
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memoria
di Cais Giuseppe e Bianca
memoria
di Steffan Giuseppe e Da Dalt Francesca
intenzione
di Dario Lorenzo e Michela
memoria
di Padoan Verardo
intenzione
famiglia Lovisotto Guerrino
int.
di Momesso Erminio e Ida (50°
anniv. matrimonio)
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Oggi
la Chiesa celebra la giornata per la vita
Oggi,
alle 16.00, incontro dei genitori che battezzano i figli a Pasqua
Oggi
il Vescovopresiede i Vespri
per
la giornatadella vita consacrata.
In
Cattedrale
alle ore
15.00
CALENDARIO PASTORALE
Lunedì 6, alle
20.30,
incontro
dei genitori
dei ragazzi di terza media
che
erano assenti all’incontro di lunedì scorso.
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Martedì
7, alle ore 20.30, incontro dei catechisti
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Mercoledì
8, alle ore 15.00, catechesi per la terza età.
Seguirà
un
tempo di fraternità.
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Giovedì
9, alle ore 20.30, si riunisce
il
Consiglio per gli Affari Economici
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Nella nostra Cappella
continua la preghiera comunitaria
delle Lodi, alle ore 7.00,
dei Vespri, alle ore 19.00.
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