Parrocchia di Campolongo in Conegliano anno 14  n. 38        06. 11. 2005

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Preghiera di pace

Le guerre di oggi e di ieri sono gravi violazioni della giustizia di Dio.

Ogni guerra ha le sue false giustificazioni. I potenti della terra coinvolgono con l’inganno i popoli, come è accaduto nella guerra all’Iraq. Il poeta africano Léopold Sédar Senghor, ex presidente del Senegal, ha scritto nel 1948 questa preghiera di pace quanto mai attuale. 

Elio

Signore Dio, perdona all’Europa bianca!

Per quattro secoli essa ha gettato la bava e i latrati dei suoi mastini sulle mie terre. E i cristiani, abiurando la tua Luce e la mansuetudine del tuo Cuore, hanno deportato i miei dottori e i miei sapienti. I loro cannoni hanno attraversato gli imperi vasti come il chiaro giorno, da occidente a oriente.

Come riserve di caccia, essi hanno incendiato i boschi intangibili.

Signore, perdona a coloro che hanno trasformato gli Askia in briganti, i miei prìncipi in caporali, i miei contadini in braccianti, il mio popolo in proletari.

Perdona a coloro che hanno dato la caccia ai miei bambini come agli elefanti selvaggi e li hanno raddrizzati a colpi di bastone.

Dimentica coloro che hanno esportato dieci milioni di miei figli nelle stive dei loro navigli e ne hanno soppressi duecento milioni. E mi hanno preparato una vecchiaia solitaria tra la foresta delle mie notti e la savana dei miei giorni.

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VOGLIA DI...

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… proclamare sempre meglio la Parola di Dio

Svolgere un servizio liturgico è, per il cristiano, un modo per rendere più viva e partecipata la celebrazione, per se stesso e per gli altri.

Molte sono le figure che svolgono un ministero nella liturgia.

Oltre alle persone consacrate ci sono i ministri straordinari della comunione, i giovani inservienti, i coristi, i musicisti, i sacrestani.

Ciascuno ha un ruolo ben preciso perché, come insegna il Concilio vaticano II°, ciascuno, ministro o semplice fedele, svolgendo il proprio ufficio, si limita a compiere tutto e soltanto ciò che, secondo la natura del rito e le norme liturgiche, è di sua competenza (Sacrosanctum Concilium, n°  28).

Tra i vari ministeri c’è anche quello del “lettore”, che svolge un compito

molto importante perché dà voce alla parola di Dio.

Nonostante il valore di questo servizio sono poche le persone che, invitate a proclamare le letture durante la Messa, accettano volentieri.

Forse non ci si sente all’altezza o si ha paura di sbagliare, o non si conosce la bellezza di questo ministero che, svolto con fede e consapevolezza, permette alla parola di Dio di raggiungere l’assemblea che è in ascolto.

Il gruppo liturgico adulti vorrebbe curare meglio la proclamazione della parola di Dio. Per questo proponiamo a tutta la comunità di costituire un gruppo di persone che, dopo un periodo di preparazione possa svolgere dignitosamente questo servizio.

Coloro che desiderano far parte del gruppo lettori e, naturalmente, coloro che proclamano già le letture, sono invitati a partecipare.

Quanto prima indicheremo la data del primo incontro.

Desideriamo che la liturgia, azione di Cristo e della Chiesa, sia vissuta e partecipata con sempre maggior cura.

Elisabetta

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… aiutarsi a crescere nella fede

Qualche settimana fa le catechiste hanno incontrato i genitori dei bambini e dei ragazzi che frequentano il catechismo, per formalizzare l’iscrizione e per far conoscere ad ogni gruppo il cammino previsto.

Da poco sono iniziati gli incontri per giovani e giovanissimi, pensati apposta per loro sia nelle modalità sia nelle tematiche.

Da pochissimo è partito l’Oratorio, con i momenti di gioco, di attività, di preghiera e di condivisione.

Sono ripresi gli incontri di catechesi e di primo annuncio e le attività dei vari gruppi.

Queste “aperture” che la parrocchia offre richiedono l’impegno di molte persone e sono, in vari modi, tutte orientate a perpetuare nel tempo il lieto annuncio che è Gesù, sia vivendolo sia annunciandolo.

Cresce la consapevolezza che cristiani si diventa lungo il corso della vita, e che per diventarlo occorre sempre ascoltare la Parola, celebrarLa con fede e farLa diventare vita di amore.

Educare e lasciarsi educare alla fede è un compito grande e impegnativo, così alto che Gesù l’ha affidato alla Chiesa tutta, non a singole persone.

La Chiesa è formata da tutti i battezzati che credono in Gesù Cristo.

Occorre che fra noi cresca la collaborazione, il dialogo, il riconoscimento ed il rispetto dei vari ministeri, il mettersi a servizio degli altri, la volontà di anteporre il Regno a tutto il resto, la certezza che Dio vigila sulla sua parola per realizzarla, la capacità di guardare al sogno di Dio e di superare le difficoltà che si incontrano.

Questa realtà abita già la nostra comunità cristiana ma può crescere e contagiare altri.

Liberiamo il desiderio di…

… abitare la parrocchia come la propria casa, dove starci è bello e dove c’è bisogno di ognuno di noi.

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Rita

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CALENDARIO  LITURGICO  E  PASTORALE

XXXII° Domenica del tempo ordinario: Sap. 6,12-16; 1Ts. 4,13-18; Mt. 25,1-13

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