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Parrocchia
di Campolongo in Conegliano |
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anno
18 n. 15
08.
03. 2009
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L’ascolto
della Parola
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“
Questi è il mio figlio diletto, ascoltatelo!”.
Nel
vangelo che viene proclamato in questa domenica, la voce del Padre
irrompe solenne e misteriosa nella nube che avvolge la
trasfigurazione di Gesù sul monte. Essa giunge ai discepoli
impauriti come un invito all’ascolto del suo Figlio Gesù e
all’obbedienza.
Oggi
il segno floreale con il cero acceso viene posto da una famiglia
davanti all’ambone, luogo riservato alla proclamazione della
Parola di Dio. Un piccolo cero nella composizione floreale ci
richiama il Cristo risorto che dona la vita eterna a coloro che
credono in Lui e a tutta la creazione.
L’assemblea
liturgica ascolta la Parola in piedi e in silenzio.
Ascoltare
la Parola di Dio, nella celebrazione liturgica, significa fare
esperienza della presenza di Dio, che ci parla nel Figlio suo
amato. Significa accoglierla in noi come luce che illumina la
nostra vita, come parola che in quel momento agisce in noi che
l’ascoltiamo. Significa anche pregarla nella preghiera
eucaristica e nella comunione.
Tutto
ciò non ci lascia indifferenti, ma provoca un cambiamento nel
nostro cuore e ci spinge alla conversione della vita.
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la
spiritualità
di
Gesù
Per
Gesù Dio non è una teoria ma un'esperienza.
Egli
non propone mai una dottrina su Dio e non spiega mai la sua idea di
Dio. Per Gesù Dio è una presenza vicina e amichevole che trasforma
tutto il suo essere e grazie a cui egli vive cercando una vita
degna, amabile e felice. Gesù non pretende in nessun momento di
sostituire la dottrina tradizionale di Dio con un'altra nuova. Il
suo Dio è il Dio di Israele. I dirigenti religiosi del popolo
associano Dio al loro sistema religioso e non alla vita e alla
felicità della gente.
La
cosa importante per loro è rendere gloria a Dio osservando la
legge, rispettando il sabato e assicurando il culto del tempio. Gesù,
al contrario, associa Dio alla vita: importante per lui è che i
figli di Dio godano di una vita degna e giusta. Questa è la novità
che Gesù porta sulla terra: coinvolgere Dio nella vita. Gesù,
nella sinagoga di Nazareth, applica a se stesso queste parole del
profeta Isaia: "Lo Spirito del Signore è sopra di me; per
questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato per
annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai
prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in
libertà gli oppressi e predicare un anno di grazia del
Signore" (Lc 4,16-22).
Lo
Spirito di Dio spinge Gesù a introdurre nel mondo la notizia bella,
la liberazione, la luce, la libertà
e la grazia. Luca coglie molto bene lo Spirito che anima
Gesù. La spiritualità cristiana spinge a promuovere una vita
libera, sana e felice. Gesù insegna ai suoi discepoli: Chi accoglie
un fanciullo nel mio nome accoglie me; e chi accoglie me accoglie
colui che mi ha mandato (Lc 9,48).
Don
Carlo
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I
GIOVANI DI CAMPOLONGO
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È
il titolo di un opuscolo che in questi giorni viene distribuito tra
noi giovani che ci ritroviamo dopo la bella esperienza del
camposcuola fatta nelle vacanze di Natale, lo scorso anno, a Monte
Prat di Forgaria.
L’opuscolo
racconta quello che abbiamo vissuto nel camposcuola e
nell’incontro fatto in parrocchia sabato 10 gennaio scorso e
propone la scaletta del ritiro di quaresima che abbiamo in programma
domenica 22 marzo. L’opuscolo contiene innanzitutto la cronaca dei
tre giorni del camposcuola e documenta il lavoro di ricerca che
abbiamo fatto.
In
particolare riporta la riflessione guidata da Rita su 1Gv 2,14-17 e
su Mt 11,25-29, i due brani biblici che abbiamo pregato alle lodi.
Partendo
dalla sua riflessione noi giovani abbiamo sviluppato la nostra
ricerca, divisi in due gruppi e guidati da precise domande,
preparate prima, in modo da poter condividere con tutti il lavoro
dei due gruppi.
Ci
siamo soffermati sulla relazione interpersonale e su come utilizzare
i tempi e gli spazi offerti dalla parrocchia a noi giovani.
Della
relazione abbiamo visto che cos’è, come e con chi possiamo
sviluppare relazioni belle, perché esse sono preziose per noi
giovani e il modo di accoglierle ed offrirle agli altri giovani e
alla comunità.
L’opuscolo
fa poi la cronaca dell’incontro successivo dei giovani in
parrocchia, della decisione di continuare ad incontrarci, tutti i
giovani che sono disponibili, a partire dalla prima superiore.
Infine
l’opuscolo propone il ritiro di quaresima. Avrà come tema: I
giovani si riconoscono nella parrocchia. Partirà da una
riflessione su Ef 2,4-10, che figura come seconda lettura della IV
domenica di quaresima, e sfocerà nella ricerca che faremo divisi in
gruppi.
Questo
opuscolo è stato accolto con interesse dai giovani e non è detto
che non possa diventare il prototipo di una giornalino dei giovani,
che informi sull’attività svolte dai gruppi, sulle idee e sulle
iniziative che i giovani propongono sia in parrocchia sia in altre
realtà.
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CALENDARIO
LITURGICO |
II
quaresima: Gen.
22,1-2.9-18; Rm. 8,31-34; Mc. 9,2-10
anno B
2 salterio
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Martedì
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10
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8.30
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memoria
di tutti i defunti
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Mercoledì
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11
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18.30
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memoria
di tutti i defunti
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Giovedì
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12
|
7.30
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memoria
di tutti i defunti
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Venerdì
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13
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18.30
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memoria
di tutti i defunti
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Sabato
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14
|
18.30
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memoria
di Borin Angelo
memoria
defunti Dal Cin e Piccin
memoria
di Baldovin Antonio e Poletto Lino
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Domenica
III Quaresima
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15
|
9.00
10.30
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memoria di Cais Ettore e Della
Putta Paolo
memoria di Drusian Pietro e Maria
Teresa
memoria di Zamiello Maddalena
memoria di Romor Mario
memoria di tutti i defunti
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CALENDARIO
PASTORALE
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Oggi,
alle ore
16.00
si
incontra
il
gruppo delle giovani famiglie
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Domenica
15 marzo,
alla
Messa delle ore
10.30,
accoglienza
di una bambina.
Il
battesimo sarà celebrato nella veglia pasquale.
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Prossimi
appuntamenti:
per
gli adulti
Incontro
sull’iniziazione cristiana,
aiutati
dall’opuscolo che è stato consegnato.
Lo
stesso incontro viene proposto:
martedì
17 alle ore
9.00
martedì
17 alle ore 20.30
sabato
21 alle ore
14.30
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per
i giovani
Ritiro
quaresimale:
domenica
22 dalla Messa delle
10.30
alla sera
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Ogni
sabato di quaresima
,
nella nuova cappella di casa esercizi a Vittorio Veneto,
si
celebra la liturgia
vigiliare
della domenica,
comprendente
l’Ufficio delle Letture domenicale e
la
lectio divina sul vangelo festivo.
Dalle
ore
20.30
alle ore 21.45
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In
cappella,
dal
lunedì al
venerdì
alle
ore
19.00
preghiera
dei Vespri
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