Parrocchia
di Campolongo in Conegliano
|
|
anno
14 n. 07 09.01.2005
|
|
.
BATTESIMO DEL
SIGNORE
Cristo
nel battesimo si fa luce
entriamo
anche noi nel suo splendore
Cristo
riceve il battesimo
Inabissiamoci
con lui
per
poter salire con lui nella gloria
S.
Gregorio Nazianzieno
Ecco
il mio servo nel quale mi sono compiaciuto. Sul servo di jahwe Dio effonde il
suo Spirito per una grande missione. «Servo» è un titolo
onorifico attribuito ad Abramo, Mosè, Davide e ai profeti. Ma i
profeti annunciavano il giudizio, mentre il Servo predica la grazia.
La sua fermezza non gli permette di abbattersi davanti alle
difficoltà, reagisce contro il pessimismo. Egli riutilizza la canna
rotta e aggiunge combustibile al lucignolo fumigante.
Il consacrato dallo Spirito Santo è Gesù di Nazaret,
proclamato anche «Figlio amato» dal Padre. L’evento solenne del
battesimo di Gesù inaugura il suo ministero pubblico e rivela il
significato della sua esistenza, consacrata
alla salvezza e alla liberazione dell’uomo. Cristo è
rivelazione piena e parola definitiva del Padre.
L’atto
di uscire dall’acqua richiama l’evento salvifico dell’Esodo
che ora viene portato a compimento dal Figlio diletto.
Elio
GLI
STRANIERI NELLA NOSTRA CHIESA
Da
tempo la nostra comunità parrocchiale è arricchita dalla
presenza di giovani africani, che la frequentano per vivere
e approfondire la loro fede.
|
Ricordiamo
con simpatia John Jerry, e la sua famiglia.
E’
viva in noi la memoria della veglia pasquale in cui ha ricevuto i
sacramenti della iniziazione cristiana e, più tardi, del matrimonio
e del battesimo del figlio Jetro.
A
questi appuntamenti è arrivato dopo un lungo cammino che gli ha
permesso di ascoltare e accogliere la parola di Dio e di maturare
nella fede. Lo hanno accompagnato alcuni di noi.
Dopo
di lui, altri africani si sono accostati alla nostra chiesa. Pur
avendo bisogno di tutto: permesso di soggiorno, casa, lavoro, non
hanno chiesto favori personali, ma di conoscere la sacra Scrittura e
di imparare a pregare.
Ci
siamo impegnati a seguirli con incontri settimanali di catechesi,
adatti alla loro comprensione.
Attualmente
ci sono tre giovani del Cameroon che abitano nella nostra parrocchia
e frequentano la messa domenicale: Peter, non ancora battezzato,
Chrysanthus e Rosaline, che hanno ricevuto il battesimo e hanno
fatto la prima comunione. Con loro abbiamo iniziato un cammino per
conoscere la Storia della Salvezza e comprendere bene la figura di
Gesù. L’obiettivo è di portare Peter al battesimo e gli altri
alla cresima e alla confessione, perché possano partecipare alla
liturgia eucaristica.
Abbiamo
notato in loro un grande desiderio di approfondire la nostra fede e
di imparare la preghiera. Accolgono la Parola di Dio come
liberatrice. Sono aperti al futuro con una speranza che spesso noi
non abbiamo, nonostante siano privi di cose da noi ritenute
essenziali: la casa, il lavoro, la sicurezza sociale.
Ci
è venuto spontaneo assimilarli ai poveri di Jahwe di cui
parla la Bibbia.
IL SOGNO DI ROSALINE
Lunedì
sera, parlando della creazione dell’uomo e della donna, abbiamo
sottolineato che Dio ha costituito la creatura umana a sua immagine
come maschio e femmina, come persone che hanno pari dignità e
libertà, chiamate a corrispondere al suo amore.
A
questo annuncio,
gli occhi di Rosaline si sono illuminati.
Sentire
che questo è il progetto di Dio, per lei è stata una liberazione.
Ci disse che la donna in Africa non è considerata, non conta.
E’
l’anziano capo tribù, o il padre di famiglia che decide a chi
deve andare in sposa, spesso ad un uomo che ha già altre mogli e a
lui si dovrà sottomettere per tutta la vita.
Rosaline,
aprendo la sua Bibbia in francese, trasse dal libro dei Salmi un
foglietto, che aveva messo come segnalibro. Ci disse che per la
veglia di Natale aveva scritto una preghiera. Mi porse il foglietto
perché la leggessi:
Tout
pouissant Dieu
Je
te demande pour cette année 2005
le
travail, le mariage, l’’enfant. |
La
preghiera di Rosaline, nella sua semplicità, è un sogno che cerca
in Dio il suo compimento. E’ il sogno di quasi tutti i giovani
stranieri che abitano le nostre terre.
La
nostra comunità non può lasciarli soli ma deve condividere con
loro la Parola, la celebrazione, la fraternità, la casa, il lavoro,
la sicurezza sociale, perché la loro speranza nel futuro non si
spezzi.
Elio e Vincenzo
CALENDARIO
LITURGICO E PASTORALE
Battesimo
del Signore: Is. 42,1-4.6-7; At. 10,34-38; Mt. 3,13-17
Martedì
|
11
|
8.30
|
memoria
di tutti i defunti
|
Mercoledì
|
12
|
18.30
|
memoria
di Ros Pierangelo
|
Giovedì
|
13
|
7.30
|
memoria
di Latini Jole
|
Venerdì
|
14
|
18.30
|
memoria
di tutti i defunti
|
Sabato
|
15
|
18.30
|
memoria
di Dal Bo Luigina
|
Domenica
II°
tempo ordinario -A
Is.
49,3.5-6
1 Cor. 1,1-3
Gv. 1,29-34
|
16
|
9.00
10.30
|
memoria
di De Ronch Pierina
memoria
di Modolo Maria e Francesco
memoria
di Ortolan Maria
memoria
di Cais Ettore
memoria
di Barazza Francesco
memoria
di Steffan Domenico, Pietro, Regina
memoria
di Camilotto Claudio
|
Oggi,
sei
bambini della nostra parrocchia,
ricevono
il Battesimo. |
Questa
settimana
riprende
il
catechismo e l’oratorio |
Lunedì
10, alle ore 20.30,
si
incontra
il
gruppo per la missione |
q
Mercoledì
12, alle ore 20.30,
si
incontra
il
gruppo catechisti. |
Sabato
15, alle ore 17.00,
incontro
dei bambini
di
1° elementare
e
dei
loro
genitori |
CATECHESI
martedì 18,
alle ore 20.30
oppure
giovedì 20, alle
15.00 o
alle 20.30
Argomento:
La
famiglia:
memoria
e speranza |
In
gennaio
la
terza domenica del mese
é
spostata
a
domenica 23 |
I
giovani dalla seconda media in su
che intendono partecipare al camposcuola
a Spert d’Alpago, nei giorni 5-8 febbraio, si
iscrivano entro e non oltre sabato 15 gennaio
presso don Carlo o Daniela e Dino. |
auguri
di un anno sereno,
nel
Signore |
|
|