Parrocchia di Campolongo in Conegliano anno 14  n. 34        09. 10. 2005

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29 settembre 1985

vent’anni dopo ricordiamo

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Il giorno in cui Don Carlo ha iniziato, insieme con don Giampiero, il ministero a Campolongo alcuni di noi c’erano ed altri no. A vent’anni di distanza alcune cose possono sembrare d’altri tempi eppure sono la primizia del cammino che ci ha portato, in modi allora non prevedibili, alla situazione attuale. “Annuncio” ricorda, in questo numero e nei prossimi, quel giorno.

Saluto dei nuovi sacerdoti alla comunità fatto da don Carlo Salvador.

Ogni buon parroco prima di congedare l'assemblea, comunica gli avvisi. Sono indicazioni date alla comunità perché viva concretamente  quello che ha ascoltato e pregato nella liturgia.  Quello che sto per dirvi l'abbiamo pensato insieme don Giampietro e io, ed esprime i nostri desideri profondi per il tempo che il Signore ci concederà di vivere insieme.

Il nostro saluto alla comunità di Campolongo, che questa sera ci accoglie con gioia e con tanta speranza. E' stata l'impressione che abbiamo avuto fin dal primo momento, quando abbiamo incontrato gli operatori della parrocchia, e che ci viene confermata questa sera che incontriamo tutta la comunità. Desideriamo dirvi che anche noi proviamo gli stessi sentimenti. Siamo contenti di venire a condividere con voi il cammino della vita cristiana e abbiamo tante attese nei vostri confronti.  Anche noi, infatti, abbiamo bisogno di voi. Non è possibile dirci questa sera le nostre reciproche attese; ci sembra importante però evidenziare i sentimenti che proviamo; essi sono il punto di partenza per il cammino futuro.

Il nostro saluto alla comunità civile, rappresentata qui dal Sindaco della città.  Sappiamo bene che parrocchia e società civile sono due realtà diverse, ma sappiamo anche che sono formate dalle stesse persone.

Noi saremo attenti ai bisogni sociali degli abitanti di Campolongo, specialmente al bisogno di cultura, di giustizia, di libertà e di solidarietà.

Il Signore ci manda a vivere in un quartiere fatto in prevalenza di gente del lavoro, che vuole potere lavorare e lavorare  con dignità e che chiede spazi per una vita civile dignitosa.

Il nostro saluto a tante persone care presenti in questa assemblea che non sono di Campolongo: alcuni nostri stretti parenti, tanti amici venuti dalle parrocchie di Gainiga e di Madonna delle Grazie e da altri paesi. 

Siamo contenti che siate qui. Voi siete segno della Chiesa che non conosce confini di luogo e di tempo. Voi ci ricordate  che l'uomo non deve separare quello che il Padre ha unito in Gesù. Voi ci ricordate la gioia di Gesù per non aver perduto nessuno di coloro  che il Padre gli aveva dato. 

Voi siete ormai parte di noi. Abbiamo trovato aperte le porte della vostra casa e siamo entrati; abbiamo spezzato il pane insieme e siamo amici.

La nostra speranza è che le nostre porte restino aperte anche nel futuro.

Il nostro saluto fraterno e cordiale ai sacerdoti  che hanno fatto in modo di essere presenti nonostante gli impegni della  giornata festiva. 

Sono nostri compagni di studio, sacerdoti di Campolongo, della città o amici.  Con loro condividiamo la gioia di lavorare, per lo stesso regno.

Rivolgiamo un saluto particolare a don  Antonio Battistuzzi, che ha dedicato a Campolongo i trent'anni più fecondi della sua vita.

Noi raccogliamo la sua eredità, continuiamo il lavoro là dove egli lo ha lasciato, desiderosi come lui di fare ciò che ci è possibile per il bene del popolo che il Signore ci affida.  Siamo certi che Don Antonio si sente ancora parte di questa comunità e resteremo uniti nell'affetto e nella preghiera.

II nostro saluto al Vescovo  che questa sera ha indicato alcune linee fondamentali alla nostra pastorale. Ci attendiamo che egli rimanga vicino alla nostra comunità.

E infine un ultimo saluto,  il più bello, quello che sentiamo più forte dentro di noi, quello che è difficile ad esprimere a parole,  come tutte le cose intense. E’ per il Signore. Non siamo stati noi a cercare lui, ma è stato lui a chiamarci e a metterci insieme. Ed è questo che ci fa contenti, nonostante la fatica di cominciare  da capo e nonostante il distacco di tanti amici cari. Egli è il nostro Signore. Davanti a lui il saluto si fa preghiera: "Resta  con noi, Signore, perché si fa sera e il giorno ormai declina".

Quando si fa sera nel cielo appare una stella fino al mattino.

La bibbia dice che Gesù è la stella del mattino.  Noi lo preghiamo di rimanere con noi finché spunti per noi il giorno che non conosce tramonto.

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LA TERZA DOMENICA DEL MESE

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Continua l’iniziativa della terza domenica del mese.

Nata dal desiderio di prolungare nel tempo il clima dei campi scuola, è stata in questi anni una festa che rinsalda la fraternità, in un clima familiare sereno e gioioso e un aiuto a celebrare in modo più sentito ed espressivo la liturgia domenicale e i vespri pomeridiani.

Come ogni iniziativa ha bisogno di rinnovarsi.

Il vescovo ha proposto alla diocesi che venga celebrata la Messa della famiglia, frequentata insieme da genitori e figli, che continui con il pranzo insieme e con alcune iniziative pomeridiane che esprimano l’amore della comunità per le famiglie e rinsaldi il legame tra famiglie e comunità.

La terza domenica ha anticipato questo per la nostra comunità.

Si tratta ora di sensibilizzare di più le famiglie a farne parte.

Domenica 16 ottobre ci ritroviamo per la prima volta in questo anno pastorale. Nel pomeriggio, dopo il pranzo comunitario, parleremo della proposta del vescovo e cercheremo idee nuove.

Sono invitati tutti coloro che hanno vissuto l’esperienza nel passato e tutti quelli che intendono parteciparvi ora.

Per questa domenica fanno da riferimento, per organizzare la giornata,

Elio e Vittorina – tel. 0438.63018.

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CALENDARIO  LITURGICO  E  PASTORALE

XXVIII Domenica del tempo ordinario: Is. 25,6-10; Fil.4,12-20; Mt. 22,1-14

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