29 luglio 2011

ha inizio la nostra meravigliosa esperienza etiope...

Ci troviamo nell'Africa Sub-Sahariana, a Zway, una cittadina di circa 42 mila abitanti a 160 km da Addis Ababa, la capitale dell'Etiopia. Qui da più di vent'anni la missione di suore salesiane (Salesian Sisters of Zway) è impegnata in programmi educativi, ricreativi e nutrizionali volti ad aiutare le popolazioni locali.

Tra i progetti in corso è rilevante menzionare la costruzione di 14 pozzi per agevolare l'accesso all'acqua, che fino a qualche anno fa comportava per molte persone lunghi tragitti a piedi (anche 20 km). L'educazione è sicuramente uno dei principali obiettivi, dalla scuola elementare, che coinvolge circa mille studenti, al college che ogni anno vede diplomarsi un centinaio di studenti che riescono ad inserirsi facilmente nel mondo del lavoro.

Il “feeding program” (programma nutrizionale) si concentra sull'importanza dell'alimentazione per i bambini malnutriti ed impegna, allo stesso tempo, le madri in lavori artigianali che poi vengono venduti presso un negozio gestito direttamente dalle suore.

L'orfanotrofio all'inter-no della missione ospita una decina di bambini che vengono curati e seguiti dalle stesse suore  e da alcune ragazze (chia-mate “Come and see”) che scelgono di vivere un periodo nella mis-sione intraprendendo un cammino di fede.    

         nella foto un momento all'oratorio

Ed infine l'oratorio, con attività ricreative e manuali, che impegna i pomeriggi delle bambine e che è anche presente nel periodo estivo in cui le animatrici etiopi vengono affiancate da volontari provenienti da tutto il mondo.

Grazie all'aiuto di Lino Ongaro, che negli ultimi dieci anni è stato più volte a Zway (partecipando attivamente alla co-struzione della Mary Help Primary School, la scuola elementare) abbiamo fatto parte di questo progetto che ci vedeva coinvolti la mattina a scuola nell'insegna-mento della lingua inglese, mentre i nostri pomeriggi erano impegnati all'oratorio.

                     nella foto Mary Help Primary School

Ogni giorno abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano la povertà di quella gente, ma anche la loro immensa ricchezza d'animo. Non dimenticheremo mai i sorrisi che ci hanno sempre regalato, le loro infinite attenzioni, il grande spirito di solidarietà e l'amore per il prossimo.

UN ESEMPIO DI VITA, INSOMMA.

Al ritorno nella nostra valigia, oltre al buonissimo caffè, abbiamo portato con noi un grande insegnamento: la bellezza della vita risiede certamente nel gioire delle piccole cose che il Signore ci dona ogni giorno.

Martina, Francesca e Sandro

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