scarica l'Annuncio 

.

.

.....

Ritiro di Avvento 2007

  MEDITIAMO SULL’ATTESA

.

Avvento è un periodo di grazia per aprire il nostro cuore a Gesù che viene, per lasciarci pervadere della Sua presenza, per fargli posto dentro di noi, per sentirlo accanto a noi come ombra che ci accompagna, nei momenti belli della nostra vita e nei momenti bui quando sentiamo che il bisogno di Lui è ancora più grande.

Io desidero vivere l’Avvento così, come possibilità che ci è data per scrollarsi di dosso tutto il superfluo e lasciare spazio alla presenza di Lui che viene.

Come nelle case facciamo spazio liberando qualche mensola per lasciar posto al presepe, così nei nostri cuori facciamo spazio per lasciar posto al Signore che rinnova anche quest’anno la sua venuta e ci porta quella speranza che non delude. Voglio sentirmi come bambina presa per mano dalla mamma, che di lei si fida, si lascia accompagnare, si lascia guidare. Così voglio essere davanti a Dio, che per amore di noi, sue creature, ha mandato e continua a mandare in mezzo a noi suo Figlio Gesù. Egli viene per tutti, per ogni singolo, ma anche e soprattutto per noi comunità.

Sentiamoci uniti in questo essere amati da Dio e nell’essere stati scelti come suoi testimoni.

                        Emanuela Gatti

...

.

..

L’AMEN     DELL’ ASSEMBLEA

.

.

Tra gli interventi che compie la comunità mentre celebra l’eucaristia l’amen è uno dei più ricorrenti e significativi. E’ un’espressione brevissima, con cui la comunità da sempre manifesta il suo assenso alla preghiera proposta all’assemblea in preghiera.

Abbiamo ereditato tale espressione dal popolo ebraico e la usiamo senza tradurla. Essa significa che ciò che è detto o fatto nella liturgia è cosa sicura, valida, stabile e condivisa da tutti.

Nella messa c’è un momento importante dove l’amen è proclamato in modo solenne dalla comunità celebrante: è il momento che conclude la preghiera eucaristica, la dossologia, che vuol dire “parola di lode”.

Proclamando la dossologia il sacerdote celebrante alza verso l’alto il Corpo e il Sangue del Signore e canta: ”Per Cristo, con Cristo e in Cristo a Te, Dio Padre onnipotente, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli”. L’assemblea risponde convinta: Amen.

Il gesto di alzare in alto il pane e il vino consacrati riassume in sé tutta la salvezza, che viene offerta al Padre in Cristo dalla Chiesa.

Nel pane e nel vino è rappresentata tutta la creazione.

Essa è creata dal Padre e segno del suo amore, è fondata su Cristo, “primogenito di ogni creatura”, ed è animata dallo Spirito, che la divinizza preparandola a partecipare alla risurrezione.

Quando il pane e il vino sono trasformati nel corpo e nel sangue di Cristo la creazione partecipa all’azione di grazie e di lode che sale verso il Padre dall’assemblea cristiana riunita in preghiera per rendere gloria al Padre per il Figlio nello Spirito Santo.

Per questo l’assemblea approva e rende grazie con l’Amen.

E’ l’amen più importante della messa, per cui va valorizzato con il canto di acclamazione solenne, potente e integrale.

Non sia quindi un Amen furtivo, che ruba la prima vocale e diventa un “men”; né un Amen strappato, cioè detto per forza, facendogli perdere la consonante finale, per cui diventa un “ame”.

Non sia neppure un amen “orfano”, che esce dalle nostre labbra freddo, formale e privo della tensione spirituale che la preghiera eucaristica vuole esprimere.

                                   Gianfranco

.

.

.

Il servizio all’altare

 Il 24 novembre di cinque anni fa, nella celebrazione della veglia vocazionale in preparazione al diaconato permanente di sei diaconi, hanno iniziato il loro servizio all’altare in parrocchia otto giovani. Hanno fatto un lungo periodo di preparazione per partecipare con consapevolezza e competenza alla liturgia. Hanno imparato a conoscere i significati dei gesti e degli oggetti liturgici.

Sono stati accompagnati nella formazione da don Carlo e Rosellina. Da allora, il gruppo si è rinnovato e continua il servizio.

Il nostro impegno attivo rende più bella la celebrazione.

Siamo consapevoli che la comunità ci ha affidato una missione importante.

Ne siamo orgogliosi, ma soprattutto siamo contenti di servire il Signore nell’assemblea.

La partecipazione al gruppo ci permette di riconoscere i doni dello Spirito.

Sarebbe bello che altri ragazzi sentissero il desiderio di unirsi a noi per offrire il loro servizio al Signore nella liturgia domenicale.

E’ un’esperienza bellissima!

Chi volesse aderire, lo faccia sapere a don Carlo o a Rosellina e noi lo accoglieremo a braccia aperte.

Per il gruppo del Servizio Liturgico

Patrizia

.

.

.

.

Il mercatino è aperto fino alle ore 12.30 di domenica 9 dicembre

.

.