PARROCCHIA DI CAMPOLONGO DI CONEGLIANO  

 anno 13 n. 20    11. 04. 2004  

 

 

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.C’è un grido che attraversa la storia dell’umanità e che affratella gli uomini di ogni tempo. E’ il grido dell’oppresso, degli schiacciati, degli sfigurati dal dolore e dall’odio altrui. E’ il grido degli schiavi in terra straniera (cf. Es. 2,23), dell’innocente condannato ad una morte infame (cf. Sap. 2,20; Lc. 23,46). Il grido tiene unito il povero a Dio.

 

C’è un Dio che ascolta, ricorda, vede e si prende pensiero.

E’ un Dio che sta dalla parte dei perdenti e si mostra perdente agli occhi dei vincenti. E’ il Dio sovversivo che regna servendo e muore amando, il Dio incarnato in un nazareno che per trent’anni ha vissuto il silenzio dell’esistenza di tutti e che poi si è fatto notare per l’amore e la vita che comunicava attraverso parole e gesti.

C’è un Dio che nel grido del Figlio ritrova il grido di ogni innocente che muore, di chi sceglie di non farsi giustizia, di chi si abbandona ad un Altro, di chi grida il grido di chi non ha voce.

 

C’è una Pasqua che ritorna ogni anno

perché il Dio di Gesù possa passare e salvare

tutti coloro che gridano a Lui.

C’è una Pasqua che ritorna ogni domenica perché,

credendo in Lui, ogni uomo possa passare

dalla logica del mondo alla logica di Colui

che ha fatto della croce un trono di gloria

e del sepolcro la culla della vita nuova.           

 

 

 

                                                                                                         

                                                                                                            Rita

 

 

 

Domenica 18 aprile, alle ore 10.30, celebreremo la cresima.

Riporto alcune note dalla Costituzione apostolica di Paolo VI sul sacramento della Confermazione (15.08.1971).

 

Lo Spirito Santo e Cristo.

 

Il Nuovo testamento mette bene in luce in che modo lo Spirito Santo assisteva il Cristo nell’adempimento della sua funzione messianica.

Gesù, infatti, dopo aver ricevuto il battesimo di Giovanni, vide discendere su di sé lo Spirito Santo (cf. Mc 1,10), il quale rimase sopra di lui (Cf. Gv 1,32). Sempre dal medesimo Spirito egli fu spinto a dare pubblico inizio al ministero di Messia, forte del suo aiuto.

Al popolo di Nazaret, fece capire che proprio a lui si riferiva l’oracolo di Isaia: Lo Spirito del Signore è sopra di me (Cf. Lc 4,17-21).

 

Lo Spirito Santo promesso da Gesù.

 

Gesù insegnò ai suoi discepoli che lo Spirito Santo avrebbe infuso in essi il coraggio per testimoniare la fede anche di fronte ai persecutori (cf. Lc 12,12). Alla vigilia della sua passione, assicurò che avrebbe inviato agli Apostoli, da parte del Padre, lo Spirito di verità (cf. Gv 15,26), che sarebbe rimasto con essi in eterno (cf. Gv 14,16) e li avrebbe aiutati a rendere testimonianza a lui stesso (cf Gv 15,26).

Dopo la sua risurrezione, Cristo promise la discesa dello Spirito Santo: “Ricevete la virtù dello Spirito Santo, che discenderà su di voi, e mi sarete testimoni” (At 1,8; cf. Lc 24,49).

 

Lo Spirito Santo e i discepoli.

 

Nel giorno di Pentecoste, lo Spirito Santo discese sopra gli Apostoli, riuniti con Maria e con il gruppo dei discepoli. Essi a tal punto ne furono pieni (At 2,4) che cominciarono ad annunciare le meraviglie di Dio. Pietro poi ritenne che lo Spirito disceso in quel modo sopra gli Apostoli, fosse il dono dell’età messianica (cf. At 2,17-18).

Allora furono battezzati coloro che avevano creduto alla predicazione apostolica, e anch’essi ricevettero il dono dello Spirito Santo (At 2,38).

 

La trasmissione dello Spirito Santo.

 

Gli Apostoli comunicavano ai neofiti il dono dello Spirito Santo, destinato a completare la grazia del battesimo, attraverso l’imposizione della mani (cf. At 8,15-17; 19,5ss.). Nella lettera agli Ebrei viene ricordata, tra i primi elementi della formazione cristiana, la dottrina dei battesimi e dell’imposizione delle mani (cf. Eb 6,2).

L’imposizione delle mani viene considerata dalla tradizione cattolica come l’origine del sacramento della confermazione, il quale rende perenne nella Chiesa la grazia della Pentecoste.

Paolo VI nella costituzione ha decretato che:

Il sacramento della confermazione si conferisce mediante l‘unzione del crisma sulla fronte, che si fa con l’imposizione della mano, e mediante le parole: “Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono”.

L’imposizione delle mani sopra gli eletti, che si compie con l’orazione prescritta prima della crismazione, anche se non appartiene all’essenza del rito sacramentale, è da tenersi in grande considerazione, in quanto integra il rito stesso e favorisce la comprensione del sacramento.

 

Quest’anno nella nostra comunità la cresima sarà conferita dal parroco, perché il vescovo non può essere presente.

 

Il vescovo è ministro ordinario della cresima, ma anche il presbitero la può celebrare, come celebra il battesimo, la riconciliazione e l’eucaristia. La cresima diventa occasione di incontro tra il vescovo e le comunità cristiane e le singole persone.

La delega al parroco non è usuale, ma il vescovo Giuseppe è stato parroco ed ha per la parrocchia una particolare sensibilità.

Nell’incontro con la comunità, avvenuto in chiesa il 23 marzo 2004, egli ha detto che il parroco tiene nella parrocchia il posto del vescovo per tutto il cammino ecclesiale. E’ naturale quindi che sia lui a sostituirlo nella celebrazione della cresima.

Ha anche lodato l’iniziativa di convocare la comunità ad ascoltare la catechesi del vescovo sulla iniziazione cristiana, perché i sacramenti non appartengono alle persone e alle famiglie ma a tutta la Chiesa.

Disponiamoci a celebrare la cresima con gioia.                  

       Don Carlo

 

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CALENDARIO LITURGICO E PASTORALE

Pasqua di risurrezione: At. 10,34.37-43; Col. 3,1-4 oppure 1Cor. 5,6-8; Gv. 20,1-9

Lunedì

12

9.00

memoria di suor Filippina Zanin

 

Martedì

13

8.30

memoria di tutti i defunti

 

Mercoledì

 

14

18.30

memoria di De Nardo Antonio

memoria defunti Zanin

 

Giovedì

 

15

7.30

memoria di tutti i defunti

Venerdì

 

16

18.30

memoria di Perillo Carmine

memoria di Romor Mario

 

Sabato

 

17

18.30

 

memoria di tutti i defunti

 

Domenica

 

II° di Pasqua

18

9.00

 

 

 

10.30

 

memoria di Cais Ettore

memoria di Gatti Agostino

memoria di Zanin Angelo

 

memoria di Camilotto Claudio

memoria di Genoria Bruno

 

Lunedì la Santa Messa

viene celebrata alle ore 9.00

 

 

   Cristo, nostra pasqua, è immolato:

facciamo festa nel Signore

Domenica prossima

alla Messa delle 10.30

don Carlo conferisce il sacramento della Cresima

 a: 

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Adriano    Frare     Alessandro  De Luca
Carlo Maria  Scandolo Daniela       Olto
Daniele    Bin  Denis          Bin
Daniele    Padoan Gabriele      Ros
Giulia       Gardenal   Jacopo        Possamai 
Ilario        Gandin Luca            Bovo
Marco      Ros Marco         Vendrame
Omar        Frare Patrizia        Bravo
Piero         Drusian Riccardo     Vendrame
Samuele    Lovat
RICEVI IL SIGILLO DELLO SPIRITO SANTO CHE TI E' DATO IN DONO

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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo di Conegliano (TV)

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