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Parrocchia
di Campolongo in Conegliano |
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anno
18 n. 34
11.
10. 2009
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Cantate,
suonate, danzate!
Cantate a Dio a
squarciagola,
suonate per lui
in bellezza,
danzate senza
sosta davanti al suo volto.
E poi, entrate
in gran silenzio.
Aprite il Libro,
aprite i vostri cuori,
il Signore parla
nelle nostre voci,
con la sua
parola ci avverte.
Lo Spirito
depone dentro di noi
il canto delle
sacre Scritture.
Lo Spirito fa
vivere nei corpi
lo splendore del
Vangelo.
Lo Spirito Santo
si mette a danzare
nelle anime
fedeli.
Trattenete il
respiro:
non disturbate
l’opera di Dio.
Piano i cantori,
i musicisti e i danzatori,
poiché nel
silenzio il Signore ci ricrea
con la sua
Parola fatta carne.
J. Y. Quellec
..
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L'INIZIO di un anno pastorale è sempre
accompagnato da una certa curiosità.
Ci attendiamo iniziative nuove o
particolari e a volte pensiamo che siano solo queste a determinare
l’efficacia e la validità di un cammino pastorale.
Il fatto che una comunità sappia
avviare percorsi nuovi è certamente segno di vivacità e di
creatività, di capacità a rispondere alle nuove esigenze e ad
affidarsi alle aperture suscitate dallo Spirito Santo.
La solidità e la perseveranza del
cammino, però, sono rintracciabili soprattutto su altre vie, quelle
ordinarie che percorriamo a volte in maniera scontata, con poco
slancio e attenzione.
- La celebrazione domenicale
dell’eucaristia. A questo evento, che è fonte e culmine della
nostra fede, arriviamo tante volte all’ultimo momento, forse senza
aver letto prima i testi biblici, o senza aver “raccolto” il
vissuto della settimana per poter dire con verità “confesso a Dio
onnipotente e a voi fratelli… “, o senza pensare che
nell’offerta del pane e del vino c’è anche l’offerta di noi
stessi al Padre.
- La Messa e la preghiera delle Lodi
e dei Vespri nei giorni feriali, in Cappella.
Sono appuntamenti che il Signore ci
dà per incontrarci e per stare con noi, ma noi li cerchiamo poco.
- Gli incontri di catechesi, le
varie iniziative che cercano di esprimere e favorire la fraternità,
lo stesso “Annuncio” che ogni domenica racconta un po’ della
nostra comunità. Anche queste sono “vie” che possiamo
percorrere con più assiduità e generosità, senza grandi fatiche.
La via della quotidianità, anche
pastorale, è forse la più difficile da percorrere ma è proprio in
essa che testimonia-mo quanto Cristo è importante per noi. Abbiamo
sempre tempo per le cose del mondo, anche se passano, e
dimentichiamo che se cerchiamo prima di tutto il Regno di Dio tutto
il resto ci viene dato in aggiunta (Mt. 6,33).
Rita
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SOLIDALI
PER UNA CARITÀ MINISTERIALE
Sabato 3 ottobre, si è tenuta
l’assemblea diocesana della Caritas. E’ stato dato il rendiconto
delle varie attività e servizi che direttamente o indirettamente
hanno attinenza con la Caritas. Al convegno è intervenuto il
Vescovo Corrado con una riflessione che ha ripreso il titolo: «Solidali
per una carità ministeriale».
La
solidarietà. Vi sono
molte solidarietà umane che sono buone e positive. Ma per il
cristiano la solidarietà non è fine a se stessa ma ha un connotato
specifico: è «per» la carità.
La
carità è grazia, dono di Dio, che si
manifesta
in tre atteggiamenti:
-
la
cura del povero.
Prendersi cura del povero significa condividere con lui i beni
essenziali e il cammino della vita. Lo si accoglie, lo si conosce,
lo si stima. Se ne valorizza la diversità.
-
Il
perdono del nemico. È
il gesto di Cristo che produce la salvezza. È il gesto
dell’amore. L’umanità è stata salvata nonostante l’infedeltà
e l’inimicizia.
-
Il
servizio. È il dono di sé, senza riserve e senza tornaconto.
Il servizio dà sostanza al comportamento di ogni cristiano
nella Comunità. Con il segno della lavanda dei piedi (cf. Gv 13, 4-17), Gesù ordina ai discepoli di
onorare l’ospite, metterlo a suo agio, ridurre il divario fra chi
dona e chi riceve. Colui
che serve diventa signore
e maestro.
La
carità è ministero. La parola «ministero»
è la traduzione della parola greca «diakonia»,
«servizio». Il servizio
dà il connotato alla carità: la fa essere ministeriale, la colloca
dentro l’azione di Gesù servo. Esercitare la carità è una
vocazione di grande responsabilità a cui tutti siamo chiamati.
Elio
..
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CALENDARIO
LITURGICO |
XXVIII
tempo ord.: Sap.
7,7-11; Eb. 4,12-13; Mc. 10,17-30
anno B
4 salterio
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Martedì
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13
|
8.30
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memoria
di De Gisuti Giacomo
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Mercoledì
|
14
|
18.30
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memoria
di tutti i defunti
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Giovedì
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15
|
7.30
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memoria
di tutti i defunti
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Venerdì
|
16
|
18.30
|
memoria
di tutti i defunti
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Sabato
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17
|
18.30
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memoria
di Cagna Enrico
memoria
di Camilotto Claudio
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Domenica
XXIX tempo ordinario
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18
|
9.00
10.30
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memoria di Cais Ettore e Della
Puta Paolo
memoria di Zanin Angelo
memoria di Rosada Mario
memoria di Stringher Eugenio e
Romilda
memoria di Borean Giuseppe
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CALENDARIO
PASTORALE
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Oggi,
Domenica
11 ottobre,
ore 16.00
inizia il cammino
in
preparazione al battesimo.
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Oggi
Domenica
11 ottobre,
ore 16.00
riprendono gli incontri
delle famiglie giovani.
Chi
vuole saperne di più può chiamare Laura e Massimo allo
0438.34354
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CATECHESI:
martedì
13 ottobre alle 9.00 e alle 20.30
e
giovedì
15 ottobre alle ore 20.30
Lo
stesso incontro è proposto in più momenti per favorire la
partecipazione di tutti. Il tema è:
La
vocazione e le vocazioni
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Venerdì
16 ottobre,
nella
chiesa parrocchiale di Cordignano alle ore
20.30
veglia
missionaria diocesana.
La
giornata missionaria mondiale viene celebrata domenica 18
ottobre
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Sabato
17
ottobre
inizia
l’Oratorio
dalle
15.00
alle
17.30
Vi
aspettiamo!!
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Confessioni:
venerdì
23 ottobre
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Domenica
25:
durante
le Messe
verrà
presentata la casa
di via degli Olmi
ed il suo utilizzo.
La
casa sarà aperta, a chi desidera visitarla, dopo le Messe
festive e nel pomeriggio dalle ore
15.30,
durante la
castagnata
organizzata dal Circolo
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Calendario
delle iscrizioni
al catechismo:
-
sabato
24 :
1° e 2° elementare
14.30
-
lunedì
26
:
5°
elementare
20.30
-
martedì
27 :
3° e 4° elementare 20.30
-
mercoledì
28 : 1°
superiore (con i figli) 20.30
-
giovedì
29 :
1° - 2° - 3° media
20.30
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