Parrocchia
di Campolongo in Conegliano |
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anno
15 n. 03
11.
12. 2005 |
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I
COLORI LITURGICI
Attraverso il colore dei paramenti indossati dal celebrante sappiamo quale periodo
dell’anno liturgico stiamo vivendo o quale festa stiamo
celebrando. I colori sono come dei segnali che orientano verso
l’itinerario tracciato dalla liturgia.
Bianco:
colore che significa risurrezione, purezza, gioia. Si usa nel
tempo di Natale, di Pasqua, nelle feste del Signore, della Beata
Vergine Maria e dei Santi.
Rosso:
indica amore, sacrificio, martirio. Si usa la domenica delle
Palme, il venerdì santo, la domenica di Pentecoste, nelle feste
degli apostoli e dei martiri.
Verde:
esprime costanza, speranza nel cammino, ascolto perseverante. Si
usa nel tempo ordinario.
Viola:
significa penitenza, conversione, attesa,
suffragio. Si usa nel tempo di Quaresima e
nella liturgia dei defunti.
Rosa:
stempera il colore viola e addolcisce
il clima penitenziale indicando l’arrivo della
solennità. Si usa nel tempo di Avvento e nella quarta domenica di Quaresima
chiamata Laetare, che significa
Rallegrati, nome che deriva dalla prima parola
dell’antifona d’ingresso della Messa.
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O
Dio, vieni a salvarmi,
Signore,
vieni presto in mio aiuto
Si
apre così la preghiera del cristiano che consegna la propria
giornata e le proprie fatiche al Signore, affinchè ogni attività
abbia in Lui il suo inizio ed in Lui il suo compimento.
Il
mattino e la sera sono i due estremi entro i quali avviene la vita
di ogni persona. Ogni mattino è come una risurrezione, il dono
rinnovato della vita, segno sempre nuovo dell’amore di Dio per
noi.
All’inizio
del giorno il credente si rivolge al Signore, per cantarne le lodi
e per invocare la Sua compagnia provvidente.
Ogni
sera è come l’anticipo della notte, richiamo del sonno della
morte, segno del venir meno della vita, del distacco dalle attività
e dalle persone. Al finire del giorno il credente si rivolge al
Signore, per rimettere ogni cosa nelle Sue mani e per intercedere
per l’umanità.
Come
due pilastri, la preghiera delle Lodi e dei Vespri sostengono la
vita del cristiano, la aprono alla presenza di Dio, la educano a
diventare un perenne rendimento di grazie.
Lodi
e Vespri sono la voce della Chiesa sposa che si unisce alla voce
di Cristo sposo, per lodare e pregare insieme il Padre e per
imparare a fare la Sua volontà.
Il
Concilio Vaticano II° insegna che Ogni volta che i riti
comportano, secondo la particolare natura di ciascuno, una
celebrazione comunitaria caratterizzata dalla presenza e dalla
partecipazione attiva dei fedeli, si inculchi che questa è da
preferirsi, per quanto è possibile, alla celebrazione individuale
e quasi privata (Sacrosantum Concilium, n. 27).
Alle
7.00 del mattino e alle 7.00 di sera, in Cappella, si fa la
preghiera delle Lodi e dei Vespri.
Come
comunità cristiana crediamo nella necessità, nella forza e nella
bellezza della preghiera, perché per Gesù è stato così.
Aiutiamoci
a diventare una comunità orante, capace di regalare tempo al
Signore e di custodire il dono più grande: la comunione con Lui.
Rita
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speciale
camposcuola
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Anche quest’anno la parrocchia offre l’esperienza del camposcuola. Si farà a Spert
d’Alpago, dal 4 all’8 gennaio 2006, ed è rivolto a quanti
frequentano il terzo anno delle medie e le superiori, fino al 4°
anno.
Al camposcuola si sta insieme e ci si aiuta, si approfondisce un
tema che viene proposto, si prega, si gioca, si fanno
passeggiate…
E tutto in un clima di festa e di fraternità.
Per poter organizzare al meglio ogni cosa è necessario che le adesioni
vengano date entro il 22 dicembre a don Carlo oppure a Dino e
Daniela.
Vuoi onorare il corpo di Cristo?
Non trascurarlo quando si trova nudo.
Non rendergli onore qui nel tempio con stoffe di seta,
per poi trascurarlo fuori, dove patisce freddo e nudità.
Colui che ha detto: «Questo è il mio corpo»,
è il medesimo che ha detto:
«Voi mi aveste visto affamato e non mi avete nutrito»
e «Quello che avete
fatto al più piccolo dei miei fratelli
l’avete fatto a me».
A che serve che la tavola eucaristica sia carica
di calici d’oro, quando lui muore di fame?
Comincia a saziare
lui affamato, poi con quello che resterà
potrai onorare anche l’altare.
S. Giovanni
Crisostomo
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CALENDARIO
LITURGICO |
III° avvento: Is.
61,1-2a.10-11; 1Ts. 5,16-24;
anno B
Gv.1,6-8.19-28
3° salterio |
Martedì
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13
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8.30
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memoria
di tutti i defunti
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Mercoledì
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14
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18.30
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memoria
di Paolillo Cesare e Peruzza Regina
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Giovedì
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15
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7.30
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memoria
def. famiglia Da Dalt
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Venerdì
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16
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18.30
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memoria
di Zanin Francesco
intenzione
famiglia Meghini
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Sabato
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17
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18.30
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memoria
di Possamai Venerina e De Ronchi Bruno
memoria
di Doimo Guido
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Domenica
IV°
avvento
2Sam.
7,1-16
Rm.
16,25-27
Lc. 1,26-38
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18
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9.00
10.30
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memoria
di Cais Ettore
memoria
di Zanin Angelo
memoria
di Borin Evaristo
memoria
di Vendrame Anna
memoria
di Camilotto Claudio
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Ricordiamo
che quando viene celebrato un funerale,
in
quel giorno la Messa del mattino o della sera non viene celebrata
questa
settimana
CALENDARIO PASTORALE
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don
Carlo presenta il terzo testo di
meditazione sulla confessione: Compiere
così ogni giustizia.
Appuntamento a
mercoledì 14 alle ore 20.30, in
salone.
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Venerdì
16, i
ragazzi di 1°, 2°, 3° media e i loro genitori,
celebrano la Messa delle 18.30 e vivono un tempo di
fraternità.
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Venerdì
16, alle 20.30, incontro del gruppo
liturgico adulti.
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Sabato
17, alle 14.30, incontro dei bambini
di 1° e 2° elementare
e
dei loro genitori.
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Oratorio:
Sabato
17
l’orario sarà dalle 14.30 alle 17.30. I
bambini e i ragazzi porteranno gli auguri nelle case.
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Domenica
prossima, 18/12/05
terza
del mese:
giorno di festa.
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Le
persone disponibili a far parte del gruppo
lettori
che nascerà, diano il proprio nome a don Carlo o ad
Elisabetta.
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martedì 20,
celebrazione
penitenziale comunitaria
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mercoledì 21,
incontro
catechisti
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giovedì
22,
le
confessioni
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