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La strada della quaresima

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ci chiede di imprimervi orme che salgono verso il monte in cui Dio ci attende per rinnovare l’alleanza con noi.

Abramo è salito sul monte, pronto a sacrificare il proprio figlio Isacco, il figlio della promessa di una numerosa discendenza.

L’amore grande di Abramo per Dio diventa fede che crede oltre ogni speranza, obbedienza piena e carica di attesa.

E l’angelo gli disse: “Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli alcun male! Io ti benedirò con ogni benedizione”.

Gesù è salito sul monte, pronto a trasfigurarsi davanti ai discepoli e a verificarsi con Elia e Mosè.

L’amore grande di Gesù per il Padre ottiene la confessione di amore del Padre per Gesù: “Questi è il Figlio mio prediletto, ascoltatelo!”

Sulla strada della quaresima poniamo, oggi, orme riempite di sassi, che significano il monte dell’incontro.

Sono orme che salgono verso l’incontro con Dio, sono sassi che testimoniano il nostro desiderio di stare con Gesù, per imparare e continuare la sua volontà.

   Rita

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Il nuovo Consiglio parrocchiale per gli Affari Economici

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Il parroco,

sentito il Consiglio pastorale,

ha nominato membri del Consiglio                  

parrocchiale per gli affari economici:

GATTI  LAURA

LORENZETTO  RENATO

ROS  DINO

ROS  SILVERIO

TESSER  FABIO

Segretaria del Consiglio è stata nominata GATTI LAURA.

Il Consiglio per gli affari economici rimarrà  in carica, come il Consiglio pastorale, fino al 2010.

Il Consiglio è l’organo di collaborazione dei fedeli con il parroco, che è il rappresentante legale della parrocchia, per garantire la corretta gestione comunitaria dei beni della parrocchia e mettere in opera le strutture e gli strumenti necessari alla pastorale.

Il fine principale dei beni ecclesiastici è l’esercizio del culto e delle attività pastorali e caritative e della solidarietà diocesana.

Nella nostra parrocchia il Consiglio collabora anche alla gestione del “fondo comune” istituito nel Giubileo 2000.

Ai membri del Consiglio sono richieste competenza amministrativa, integrità morale, comunione ecclesiale e servizio gratuito.

Il parroco ricerca il loro parere per amministrare la parrocchia e in particolare per redigere il bilancio annuale e per gli atti di straordinaria amministrazione e si fa coadiuvare per tenere i registri di contabilità.

Gli incontri del Consiglio vengono verbalizzati dal segretario.

                            (Dallo Statuto del Consiglio per gli affari economici)

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L'OBBEDIENZA SOCIALE

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Nel ritiro di domenica scorsa, concludendo la meditazione sull’obbedienza, don Carlo ha fatto cenno al modo di vivere e di agire da cristiani nella vita sociale e politica.

Oggi prevale l’idea di tenere separate queste tematiche dall’esperienza religiosa e dalla spiritualità.

L’obbedienza al Vangelo obbliga però a non trascurare i propri doveri civili, perché sono un servizio al prossimo.

La partecipazione alla politica è particolarmente urgente perché sono messi in discussione i valori che fondano i legami sociali, dettati dalla costituzione. Stiamo assistendo a continui scandali finanziari, a collusioni tra mafia e potere politico, all’esaurimento dell’etica per disonestà diffusa.

Il basso tasso di natalità, l’ossessione del piacere, l’appannamento dell’intelligenza nella sua capacità creativa, contemplativa e critica sotto l’effetto televisivo e la sete spasmodica di ricchezza manifestano la notte delle persone.

Questa solitudine della persona conduce alla notte della società.

Si sta infatti perdendo il senso dell’essere-in-relazione.

La comunità è sbriciolata e ridotta al singolo individuo.

Il diritto è solo individuale e quello politico è ridotto a pura contrattazione economica.

Noi credenti siamo esenti da responsabilità  in questa deriva?

Occorre ripensare alle cause della notte.

Troppo pochi sono i battezzati consapevoli del loro battesimo e le comunità che li dovrebbero formare.

Molti cattolici impegnati in politica non adempiono il loro compito di riordinare le cose temporali secondo il Vangelo.

E’ ancora problematico il rapporto laici/clero.

Più che guidare dall’esterno il laicato nelle scelte politiche, il clero dovrebbe educare le coscienze alla spiritualità delle Beatitudini.

Oggi c’è bisogno di cristiani che sappiano essere sentinelle che annunciano la fine della notte. 

                                 Elio

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