Parrocchia
di Campolongo in Conegliano
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anno
14 n. 03
12.12.2004
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O
Padre degli umili e dei poveri, che chiami tutti
gli
uomini a condividere la pace del tuo regno,
rinnovaci
con la potenza del tuo Spirito,
perché
accogliamo il Vangelo della gioia.
Purifica
il nostro cuore per preparare la via
del
Salvatore che viene.
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Terza domenica di Avvento
«Sei
tu Colui che deve venire, o dobbiamo attenderne un altro?»
Il
tempo liturgico dell’Avvento nel rito Romano prende forma
a partire dal VI secolo. Si caratterizza come un tempo
di preparazione alla solennità dell’Avvento
del Signore.
E’
un tempo di attesa della sua venuta nella natività, ma anche
del suo ritorno glorioso alla fine del mondo.
Questa
terza domenica contiene un invito alla gioia. Il Salvatore
infatti viene per salvare il mondo dal male.
Per
prepararsi degnamente a questi eventi, la liturgia propone di
tendere ad una maturazione spirituale nella preghiera e nella
conversione.
La
preghiera, il digiuno e l’elemosina sono le opere che
rendono il popolo cristiano partecipe della grazia di Cristo e
sono segno del cambiamento che Egli opera in mezzo a noi.
Elio
La
preghiera che viene dal cuore
Vi
sono luoghi che, custoditi e coltivati con quotidiana fatica e
sapienza, divengono giardini pronti a offrire i loro frutti a
chi vi si accosta con serietà e rispetto.
Sono
spazi di dialogo non sempre riconducibili a un sito
geografico. Uno spazio di dialogo è un luogo interiore:
il nostro cuore quando si apre alla preghiera e all’ascolto
amoroso di Dio e del prossimo.
Ma
cosa significa pregare? E cos’è la vita interiore? Domande
che sempre più spesso abitano l’orizzonte della nostra
umanità postmoderna.
È
così che uomini e donne praticano sempre più numerosi la preghiera
di Gesù, spesso identificata con la preghiera del
cuore, che propriamente non è che il punto culminante di
un lungo itinerario di purificazione interiore.
E’
il cammino spirituale di un viandante, un povero cristiano che
cerca di capire come sia possibile adempiere l’invito di
Paolo a “pregare incessantemente” (1Ts 5,17).
E’
l’invocazione ininterrotta del Nome di Gesù Cristo, fatta
con il cuore e la mente, nella consapevolezza della sua
continua presenza e nell’implorazione della sua
misericordia, in ogni nostra attività, in ogni luogo e in
ogni momento.
Essa
si esprime con le parole: Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio,
abbi pietà di me peccatore”. Ecco la preghiera di Gesù:
poche parole ma densissime, una sintesi delle due invocazioni
del cieco di Gerico a Gesù che passava (Lc 18,38) e del
pubblicano nel tempio (Lc 18,13). Ma com’è possibile
passare dalla ripetizione esteriore della formula di
preghiera, alla sua dimensione interiore?
Certo,
il primato spetta alla preghiera liturgica, e la liturgia
resta il culmine di tutta l’azione della Chiesa, fonte di
tutta la sua forza. Ma la preghiera liturgica trova il suo
prolungamento nel tempo della vita quotidiana, nell’intimo
del cuore del cristiano, fino a farsi incessante: quando
mangiamo, quando lavoriamo, quando riposiamo…
La
preghiera di Gesù rappresenta questa possibilità di dialogo
continuo con Dio. Lo Spirito santo, che è l’umiltà di Dio,
ci guida anche sulla vera via della preghiera.
Enzo Bianchi
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NELL’ATTESA DELLA
SUA VENUTA
Arriva Natale! Ormai da giorni la città è
addobbata per festeggiare la nascita di Gesù anche se del
festeggiato non c’è traccia.
Mai come quest’anno reagisco freddamente al Natale preparato
dai media e da chi deve guadagnarci sopra: lo sento come un
invito a rinnovarci solo esternamente per accogliere la venuta
di Colui che in realtà non ci chiede questo ma ben altro!
E’ proprio per scoprire questo
“altro” che anche quest’anno ho partecipato con la mia
comunità al ritiro di avvento che si è tenuto in parrocchia
domenica 28 novembre. Un incontro in cui don Carlo ci ha
proposto nuovi spunti su cui riflettere per dare il giusto
spazio, dentro e fuori di noi, alla venuta del Signore.
Celebrare la grande festa del Natale è
l’occasione per ripensare a cosa Dio ha fatto e continua a
fare per noi: ha mandato il suo Figlio per la nostra salvezza
e noi oltre allo stupore per il Gesù bambino dobbiamo
imparare anche a scoprire nella nostra vita la venuta del Gesù
adulto che, dopo la resurrezione, è tornato tra noi
“Benedicente”, Colui che ci dona la sua grazia, nel tempo
della Chiesa.
Ringrazio Dio che ha fatto grandi cose in
me come quella di voler cercare il suo Figlio non dentro ai
pacchi infiocchettati ma nel cuore della gente, nella mia
comunità, negli ultimi del mondo e in particolare dentro la
liturgia della Chiesa che fa memoria della sua venuta ogni
domenica dell’anno.
Elisabetta
CALENDARIO
LITURGICO E PASTORALE
III°
di Avvento: Is. 35,1-6.8-10; Gc. 5,7-10; Mt. 11,2-11
Martedì
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14
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18.30
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int.
di persona devota
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Mercoledì
|
15
|
8.30
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memoria
di Favero Evaristo
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Giovedì
|
16
|
7.30
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memoria
di Romor Mario
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Venerdì
|
17
|
18.30
|
memoria
di tutti i defunti
|
Sabato
|
18
|
18.30
|
memoria
di Miraval Mario ed Ersilia
memoria
di Piccin Giovanni
memoria
di Camilotto Claudio
|
Domenica
4°
Avvento
Is.7,10-14
Rm.
1,1-7
Mt.
1,18-24
|
19
|
9.00
10.30
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memoria
di Zanin Angelo
memoria
di Vendrame Anna
memoria
di Santantonio Emilio
memoria
def. Sperandio
memoria
di Longo Antonio
memoria
di Corocher Francesco ed Ermenegilda
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E’
festa.
Il
messaggero
preparerà
la via.
Lunedì
13/12/04
si
riunisce il
gruppo
per la missione |
Martedì
14
oppure
Giovedì
16
alle
ore 20.30
incontro
di
primo
annuncio
|
Giovedì
16/12/04,
alle
ore 15.00,
la
“terza età”
si
incontra per un tempo di fraternità.
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oggi 12/12/04
mercatino
missionario
(ultimo giorno) |
Sabato
18/12/04,
alle
ore 17.00,
incontro
dei bambini
di
prima elementare
e
dei loro genitori |
Inizia
il percorso di fede
in
vista del matrimonio.
I
fidanzati interessati
si
iscrivano in parrocchia. |
Stiamo
organizzando
un
ritiro
per
i primi giorni
di
gennaio, ad Asolo.
Gli
interessati,
sia
giovani che adulti,
contattino don Carlo.
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Celebrazione
comunitaria
della
penitenza:
Martedì
21/12/04
Confessioni:
Giovedì 23 |
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