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Parrocchia di Campolongo in Conegliano

anno 17  n. 07       13. 01. 2008   

 

 

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Per una spiritualità ecclesiale

 

                                                              Vivere da battezzati nel nome di Dio

 

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Tra il tempo di natale e quello ordinario è posta come cerniera la festa del battesimo di Gesù. Sta bene in ogni passaggio tra fra due tempi liturgici diversi, perché riporta tutti alla base della vita cristiana.

Il battesimo di Gesù manifesta chi è Gesù per Dio e quanto egli ha investito su di lui. Questi è il figlio mio, l’amato.

Dio pone Gesù come modello di figlio per quanti egli chiama a diventare figli in lui. Gesù rimanda a quanto è ordinario, cioè naturale alla vita cristiana: la grande opera compiuta da Dio in Gesù, l’opera che egli vuole far crescere nel tempo, l’opera feriale, di ogni giorno. 

Nel battesimo Dio ha iniziato anche noi a partecipare alla vita divina e ci ha costituiti come parola che egli dice agli uomini del nostro tempo.

L’evento del battesimo di Gesù è raccontato per la comunità, per dire che essa, come già il Cristo, dovrà misurarsi continuamente con quello che Dio ha fatto di lei nel battesimo. La comunità ecclesiale, infatti, è posta per essere ascoltata, accolta o rifiutata. Se gli uomini la ascoltano, ascoltano Dio stesso. Chi accoglie voi, accoglie me.

Il battesimo non è l’inizio di una vita al riparo, ma l’inizio di una esistenza sottoposta alla prova per essere testimonianza feconda.

Come per Gesù anche per il discepolo l’essere figli di Dio impegna all’obbedienza a Dio e alla solidarietà con la creazione.

Nel battesimo si aprono i cieli e discende lo Spirito santo.

Egli conduce il battezzato a fare onore al nome di Dio padre.

 

                                                                                           Don Carlo

 

 

 

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il canto finale

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Alla fine della liturgia eucaristica, quando la celebrazione del mistero di Cristo è compiuta e noi ci siamo nutriti di lui, ecco che, dopo il saluto del sacerdote, viene il momento di eseguire il canto finale, che esprime la nostra gioia e consapevolezza per ciò che ci è stato appena donato.

I riti di conclusione, come sono nell’ Ordinamento Generale del Messale Romano, non accennano ad alcun canto che accompagni il momento, ma cantare ha sicuramente senso, perché ci permette di lasciare l’ambito del sacro, il tempio, per tornare nel profano, la vita esterna al tempio, con l’animo pieno di armonia.

I due ambiti non devono essere nettamente separati ma devono avere reciproca influenza: il sacro pulsi dell’incarnazione di Cristo nelle realtà terrene e il profano risplenda di luce divina.

L’ascolto della Parola e il ricevere la comunione ci riempie il cuore di pace e di speranza, fanno nascere in noi il desiderio di sostare ancora un po’ insieme, intonando come campane festose il canto di lode a Dio.

In alcune parole del canto finale “Resta accanto a me” è riassunto il nostro impegno missionario: “Fa che chi mi guarda non veda che Te e che chi mi ascolta non senta che Te”.

La musica del canto è gioiosa e il suo ritmo è vivace come deve essere il nostro animo nel ritornare alla vita quotidiana.

Con il commento al canto finale si conclude anche la riflessione che per qualche settimana ci ha accompagnato nei vari momenti liturgici, animati dai relativi canti. Questo ci ha permesso di approfondire quegli aspetti significativi e simbolici che ogni canto porta con sé: non solo musica, non solo parole, ma anche un profondo senso liturgico, per aiutarci ad essere in armonia con chi ci ha trasmesso i fondamenti della nostra fede e i modi con cui celebrare i riti, nel rispetto della verità annunciata.             

                                                                                                          

Elisabetta

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La nostra Diocesi

                            attende il Vescovo

 

La Chiesa di Vittorio Veneto è in attesa del nuovo Vescovo.

Lo attende pregando lo Spirito Santo che gli doni sapienza, che lo renda gradito al Signore e che lo guidi nell’esercizio del ministero di Pastore. Lo attende nella speranza che imprima un nuovo slancio alla vita cristiana delle comunità a lui affidate.

Aspetta da lui l’apertura di cammini nuovi, per fare dei credenti «cittadini del Vangelo». Lo pensa come «sentinella nella notte» che annuncia alla città il mattino di Dio.

La lunga attesa finirà sabato 26 gennaio, quando il Vescovo eletto Corrado riceverà l’ordinazione episcopale nella cattedrale di Vittorio Veneto. Il rito avviene dentro la celebrazione della Eucaristia, culmine e fonte di tutta la vita cristiana.

L’ordinando Vescovo viene interrogato alla presenza del popolo sulla sua volontà di custodire la fede e compiere il proprio ministero.

Dopo l’imposizione delle mani gli è imposto sul capo il libro dei Vangeli e viene pronunciata la preghiera di ordinazione.

E’ invocata su di lui l’effusione dello Spirito Santo, poi riceve l’unzione con il sacro crisma. L’unzione è la pienezza del dono dello Spirito Santo, è la potenza insita nell’invio del Figlio nel mondo.

Gli viene consegnato il libro dei Vangeli, l’anello, la mitra e il pastorale, segni che esprimono la missione, l’intima unione a Cristo e la sponsalità della chiesa con il suo Signore, la santità, il governo e la cura della comunità cristiana.

E’ la pienezza del ministero.

 

“Il Signore mi ha consacrato con l’unzione” (Is 61, 1).

“Mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai poveri” (Is 61, 1).  “Oggi si è adempiuta questa scrittura” (Lc 4,21).

                                                                                                                   Elio

 

 

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CALENDARIO LITURGICO

Battesimo di Gesù: Is.42,1-7; At. 10,34-38; Mt. 3,13-17 

anno A                                                       1 salterio

Martedì

15

8.30

memoria di tutti i defunti

 

Mercoledì

16

18.30

 

memoria di tutti i defunti

Giovedì

17

7.30

memoria di Papa Rosa

memoria di Cagna Enrico

 

Venerdì           

 

18

18.30

memoria di Breda Antonio

Sabato

 

19

18.30

 

 

memoria di Chies Vincenzo

memoria di Dassie Idea

memoria di Pillot Giovanni e Amelia

memoria di Trevisan Renzo

memoria defunti Zecchel

 

Domenica

 

II tempo ordinario

 

20

9.00

 

 

 

10.30

memoria di Peruch Sebastiano

memoria di Cais Ettore e Della Putta Paolo

memoria di Chies Vincenzo

memoria di Da Re Regina

 

memoria di Breda Antonio

memoria di De Ronch Pierina

memoria def. famiglia Favero Evaristo

 

CALENDARIO PASTORALE

 

 

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CALENDARIO   PASTORALE

martedì 15 gennaio

ore 20.30 in salone

 

assemblea comunitaria 

per confrontarci sul tema:  CATECHESI

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- come annunciamo il Vangelo di Gesù?

- quali collaborazioni sono possibili tra catechisti e genitori?

- quale rapporto c'è tra annuncio della Parola e sacramenti?

 

L’importanza di questo tema è grande. Confrontarsi ci aiuterà a crescere e ad adempiere al mandato del Signore nel modo migliore.

 

            Il calendario degli incontri 

dei genitori dei bambini e dei ragazzi del catechismo

 è esposto in bacheca

 

Sabato 26 gennaio

alle ore 10.00

nella chiesa cattedrale di Vittorio Veneto

Mons. Corrado Pizziolo

sarà consacrato vescovo

 

Il gruppo della terza domenica

organizza per agosto 

una settimana di ferie per le famiglie.

Rivolgersi al bar del Circolo oppure a Grosso Paolo: 34919883398; Silvestrin Mauro: 3475326975;

Mazzer Luigino: 3480378736; Gatti Luigi: 3478072610.

Ci incontriamo domenica 27 gennaio alle 16.00 nella casa parrocchiale

 

 

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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo di Conegliano (TV)