Parrocchia
di Campolongo in Conegliano
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anno
14 n. 16 13.03.2005
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Gli incontri di “primo annuncio”
continuano.
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Nell’appuntamento
di questa settimana e in quello che avremo in aprile ci soffermeremo
sull’Eucaristia e sull’azione dello Spirito Santo.
Come
sempre gli incontri sono aperti a tutti coloro che vogliono
riprendere in mano la propria fede, e in particolare ai genitori che
seguono il cammino di catechismo dei figli.
Prima di partecipare all’Eucaristia
o ad altri sacramenti i bambini e i ragazzi fanno un lungo percorso
di preparazione per giungere, attraverso l’ascolto della Parola e
la preghiera, alla fede nel sacramento e al desiderio di celebrarlo.
Questo
itinerario è corretto perché ogni sacramento presuppone la fede e
la fede nasce dall’ascolto della parola di Dio.
Noi adulti abbiamo molto da imparare
dai cammini di fede che i bambini e i ragazzi fanno attraverso il
catechismo, a qualunque gruppo essi appartengano, per la continuità
e la frequenza con cui si incontrano (30/35 incontri in un anno),
per l’entusiasmo che dimostrano, per l’impegno con cui
partecipano.
A
noi adulti è chiesto molto meno, ma la fatica a rispondere è
maggiore.
Eppure,
quando riusciamo a parlarci di Dio, a pregare insieme, a
confrontarci sul nostro essere cristiani, a riscoprire il
significato dei sacramenti che abbiamo già ricevuto, siamo contenti
e ci accorgiamo che è proprio questa condivisione di fede ciò di
cui abbiamo bisogno.
Gli
incontri di “primo annuncio” sono un piccolo spazio in questo
senso, ma è uno spazio significativo in cui, piano piano, si cresce
insieme nel Signore e nell’essere Chiesa.
Rita
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Joseph Dorè,
arcivescovo di Strasburgo
Per una pastorale dei divorziati
Strasburgo, 1° maggio 2004
Il divorzio è spesso una prova drammatica. Non sempre i torti
dell'uno e dell'altro coniuge sono uguali. Ogni separazione è
provocata da ferite antiche e ne apre di nuove. Si tratta di un
fallimento doloroso sia per la coppia sia per i figli, e spesso
anche per l'intero ambiente familiare e amicale. Gradualmente nelle
persone coinvolte emerge un bisogno sincero di accettare
consapevolmente la propria vicenda e tutto quello che ha comportato.
La
pastorale della Chiesa deve proporre luoghi d'accoglienza, di
ascolto e di accompagnamento, perché le persone coinvolte possano
curare le proprie ferite, recuperare un equilibrio umano e
spirituale e il proprio giusto posto nella comunità cristiana.
Chiedo
che, di concerto col servizio di pastorale familiare, nelle zone
pastorali vengano formulate delle proposte indirizzate alle persone
divorziate e divorziate risposate. Queste vi potranno trovare uno
spazio di dialogo, di amicizia e di condivisione, poiché solamente
all'interno di una rete di relazioni autentiche può nascere un
percorso di guarigione e di liberazione. Chiedo che si continuino a
esaminare con attenzione i possibili ricorsi fatti al tribunale
diocesano, il cui compito è discernere la validità o la nullità
del consenso dato dagli sposi.
I
battezzati divorziati e divorziati risposati restano dei cristiani,
anche se situazione ecclesiale degli uni e degli altri è
differente.
a) Le persone divorziate che non si sono
risposate per fedeltà al loro primo
matrimonio sono pienamente e a ogni
livello ammesse alla vita sacramenta-
le
e chiamate a partecipare alla vita della Chiesa. Senza dubbio hanno
bisogno più di altri di sostegno, data la solitudine nella quale
spesso si vengono a trovare. Esse meritano la considerazione della
Chiesa. Il loro «esempio di fedeltà e di coerenza cristiana assume
un particolare valore di testimonianza di fronte al mondo e alla
Chiesa, rendendo ancor più necessaria, da parte di questa,
un'azione continua di amore e di aiuto, senza che vi sia alcun
ostacolo per l'ammissione ai sacramenti» (FC, n. 83).
La
Chiesa riconosce la testimonianza preziosa che danno queste persone
agli altri: alle coppie fedeli, a vedovi e vedove, a quanti vivono
un celibato scelto o non scelto... in un mondo dove il divorzio
viene banalizzato, esse sono anche testimoni della fedeltà alla
parola data e della fedeltà di Dio.
b) Le persone divorziate che si sono
risposate non sono escluse dalla Chiesa.
«La
Chiesa, intatti, istituita per condurre a salvezza tutti gli uomini
e soprattutto i battezzati, non può abbandonare a se stessi coloro
che già congiunti col vincolo matrimoniale sacramentale hanno
cercato di passare a nuove nozze. Perciò si sforzerà, senza
stancarsi, di mettere a loro disposizione i suoi mezzi di salvezza»
(FC, n. 84).
Queste
persone continuano ad avere diritti e doveri in quanto membri della
Chiesa, anche se molti fra di loro vivono con dolore la non
ammissione ai sacramenti. Hanno il diritto e il dovere di
approfondire la propria fede e di formarsi, di partecipare alla
preghiera e alla vita della Chiesa, di fare battezzare i propri
figli e di allevarli nella fede cristiana, di fare la loro parte
nell'impegno per i poveri, i malati, le persone bisognose... la
Chiesa, pur senza ingannarle sulla verità della loro situazione,
non pretende di giudicare l'intimo della loro coscienza.
Essa
invita le persone divorziate risposate a vivere questa situazione
come un cammino di santità possibile, in unione con la comunità
ecclesiale. La messa domenicale è
un momento forte al quale anche le persone divorziate risposate sono
invitate a partecipare.
La
loro situazione matrimoniale porta tuttavia di fatto pregiudizio al
segno dell'alleanza fra Cristo e la sua Chiesa. Poiché i sacramenti
del matrimonio e dell'eucaristia sono entrambi segno di questa
alleanza, la Chiesa chiede alle persone divorziate risposate di non
comunicarsi secondo il modo abituale per i fedeli. E’ loro
proposto di vivere una «comunione di desiderio», che potrà
portare per essi grande frutto.
La
grazia non è del resto limitata ai sacramenti: essa si effonde
nella preghiera, nella condivisione, nello spirito di servizio,
nella lotta per la giustizia, nelle differenti forme di mutua
assistenza, nel perdono reciproco.
Nonostante
questa fondata richiesta che la Chiesa fa loro, talvolta delle
persone divorziate risposate vanno a comunicarsi.
Nella
maggior parte dei casi, il celebrante non le conosce e, se le
conosce, gli pare odioso mandarle via pubblicamente.
In questo caso, la migliore pastorale consiste
nell'illuminarle con delicatezza sul senso e le implicazioni della
posizione della Chiesa, e nell'invitarle a un cammino di verità e
di speranza.
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CALENDARIO
LITURGICO E PASTORALE
V°
Domenica di Quaresima–A: Ez. 37,12-14; Rm. 8,8-11; Gv. 11,1-45
Martedì
|
15
|
8.30
|
memoria
di tutti i defunti
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Mercoledì
|
16
|
18.30
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memoria
di Romor Mario
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Giovedì
|
17
|
7.30
|
memoria
di tutti i defunti
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Venerdì
|
18
|
18.30
|
memoria
di tutti i defunti
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Sabato
|
19
|
18.30
|
memoria
di Sanson Antonio e Caterina
memoria
di Freschi Eugenio e Maria
memoria
def. famiglia Tomé
memoria
di Piccin Giovanni
memoria
di Vianelli Federico
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Domenica
delle
Palme
Is. 50,4-7
Fil. 2,6-11
Mt. 26,14-27
|
20
|
9.00
10.30
|
memoria
di Genoria Bruno
memoria
di Cais Ettore
memoria
di Barazza Francesco
memoria
def. fam. Tonon Bortolo
int.
famiglia Gatti Giuseppe
memoria
di Gatti Agostino e Steffan Antonietta
memoria
di Peruch Sebastiano
memoria
di Tomasella Romilda
memoria
di Frare Giuseppe e Caterina
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Lunedì
14.03.05,
alle
ore 20.30,
si
incontra
il
gruppo per la missione
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Questa
settimana
incontro di
“primo
annuncio”:
Martedì
15
o
Giovedì 17 marzo
ore
20.30 |
Mercoledì
16.03.05,
incontro
del gruppo
adulti
per la liturgia.
Ore
20.30 |
Giovedì
17.03.05 ,
alle
ore 20.30,
incontro
dei giovanissimi e giovani.
Argomento:
la Pasqua
|
Venerdì
18.03.05,
alle
ore 15.00,
Via
Crucis |
Venerdì
18.03.05,
alle
ore 20.30,
incontro
dei genitori dei cresimandi |
Domenica
prossima,
Domenica
delle Palme
dalle
16.00 alle 17.00,
ci
sarà l’adorazione eucaristica.
“Annuncio” verrà
portato nelle case.
Avrà
gli orari
della
settimana santa
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Lunedì
21.03.05,
celebrazione
penitenziale |
Martedì
22.03.05,
nel
pomeriggio,
confessioni
individuali |
Le
persone anziane o ammalate
che
non possono spostarsi ma
desiderano fare la confessione per
la festa di Pasqua,
diano
il proprio nome in ufficio parrocchiale.
Chiamare
lo 0438.23870
dalle
ore 16.00 alle ore 18.00
dal
lunedì al venerdì.
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