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Una generazione nuova

Il presidente dei vescovi italiani, il 25 gennaio scorso, nella prolusione che ha introdotto i lavori del Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana, ha richiamato come valori irrinunciabili il rispetto della vita umana ovunque palpiti, la responsabilità educativa, la solidarietà verso gli altri, in particolare verso i più deboli, il lavoro come possibilità di realizzarsi come persone e come famiglia e la comunità come bene che affratella e rende forti contro le derive moderne.

“Vorrei che questa stagione contribuisse a far sorgere una generazione nuova di cattolici, che pur nel travaglio della cultura odierna e attrezzandosi a stare sensatamente dentro ad essa, sentano la cosa pubblica come importante, alta e capace di segnare il destino comune, e per essa siano disposti a dare il meglio dei loro pensieri, dei loro progetti e dei loro giorni: credenti che avvertano che la responsabilità davanti a Dio è decisiva per l’agire politico. Ci vuole una comunità cristiana in cui i fedeli laici imparino a vivere con intensità il mistero di Dio, esercitandosi ai beni fondamentali della libertà, della verità e della responsabilità. Cresce l’urgenza che ci siano uomini e donne capaci, con l’aiuto dello Spirito, di incarnare questi ideali e di tradurli nella storia, non cercando la via meno costosa della convenienza di parte ma la via più vera che dispiega meglio il progetto di Dio sull’umanità, e perciò capaci di suscitare nel tempo, il consenso anche di chi ora è mosso da logiche diverse”.

                                                                                  Elio

COMUNITA' CRISTIANA

E IMMIGRATI

Il Consiglio pastorale diocesano, dopo un lungo lavoro di riflessione, ha pubblicato una nota pastorale su questo tema. Il Vescovo e alcuni suoi collaboratori lo hanno presentato lo scorso 12 gennaio all'auditorium Toniolo di Conegliano.

E' un importante documento con il quale la nostra Chiesa prende posizione rispetto al fenomeno dell'immigrazione nelle nostre terre, dove ormai la percentuale di stranieri sul totale residenti ha superato l'11%.

Questa nota pastorale si pone come strumento per le comunità cristiane che, guardando al fenomeno dell'immigrazione come a un segno dei tempi, devono orientare la pastorale e le relazioni tra le persone secondo le dinamiche e le esigenze del Vangelo.

Mi ha colpito la preoccupazione che ha espresso il Vescovo quando ha detto che i fratelli cristiani provenienti dai paesi più poveri, che si accostano alle nostre comunità, vanno riconosciuti come i  “piccoli” di cui parla il Vangelo. Il Vescovo ha fatto risuonare le parole di Gesù: “Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare” (Mt. 18,6).

E' un richiamo forte che non può essere trascurato; ogni parrocchia dovrà riflettere, pregare e mettere in atto atteggiamenti e comportamenti nuovi, coerenti con la fede che professa.

Chi desidera avere il testo di questa nota pastorale, o è interessato ad approfondire con altri questa tematica, può fare richiesta presso l'ufficio parrocchiale lasciando il proprio nominativo.

                                                                           Vincenzo