Parrocchia
di Campolongo in Conegliano |
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anno
15 n. 34
15.
10. 2006 |
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Riprendiamo
l'Oratorio?
Martedì
della scorsa settimana ha avuto luogo una riunione, aperta a
giovani e adulti per organizzare l’oratorio 2006-07.
I
bambini ed i ragazzi della nostra comunità aspettano di
parteciparvi per divertirsi ed imparare cose interessanti.
Animare
l’oratorio significa prendersi cura della loro crescita ed
aiutarli ad essere creativi e a voler bene alle persone e alle
cose che stanno loro accanto.
C’è
stata una scarsa risposta da parte della comunità, sia da parte
dei giovani che hanno animato il grest 2006 sia da parte degli
adulti.
Ciò,
purtroppo, non permette alla parrocchia di realizzare bene
l’iniziativa dell’oratorio.
Questo
ci spinge a richiedere a giovani e adulti di sostenere questa
attività, partecipandovi con generosità e gioia, per fare
insieme esperienza di comunità cristiana.
Abbiamo
tutti tanti interessi, è vero.
L’oratorio
non è interesse di tutti?
Vi
attendiamo numerosi al prossimo incontro, che faremo in parrocchia
martedì 17 ottobre, alle ore 20.30.
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Il
silenzio eloquente del Padre
Spesso
capita di ascoltare lamentele che paiono accuse scagliate verso il
cielo: “Dio non mi parla, non mi dice nulla!”. Parole
pronunciate sovente anche da giovani o da comuni credenti che
sembrano quasi giustificare così la loro mancanza di fede, il
loro allontanarsi dai luoghi e dai tempi della preghiera, del
dialogo con il Signore nella fedeltà dell’amore.
E’
diventato quasi un vezzo chiedersi “dov’è Dio?” ogni volta
che siamo scossi da qualche evento terribile e imputargli un
silenzio colpevole nel dipanarsi della storia come nelle nostre
vicende personali. Questo, tra l’altro, ci libera dai ben più
inquietanti interrogativi: “Dov’è l’uomo, fratello del suo
simile? Dove sono io? Che ne ho fatto della mia responsabilità e
solidarietà?”.
In
realtà, il “silenzio di Dio” è un’espressione biblica che
l’Antico Testamento in particolare mette in bocca a uomini e
donne in preghiera. “O Dio, non restare muto, non startene in
silenzio!” (Sal 82,2), “Dio della mia lode, esci dal
silenzio!” (Sal 109,1), “Se tu resti muto, io sono come chi
scende nella fossa” (Sal 28,1). Anche Giobbe ha gridato:
“Urlo verso di te e non rispondi!” (Gb 30,20). Chi prega così
non pretende che Dio parli, ma pretende che qualcosa cambi nella
propria situazione, che vi sia un mutamento nella realtà
circostante e un cambiamento in se stesso: infatti, si può anche
vivere un cammino di sofferenza e non lamentarsi del silenzio di
Dio, ma questo è possibile solo se si giunge a capire che quel
cammino ha un senso. Gesù sulla croce si è rivolto a Dio
chiedendogli: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”,
intonando così il salmo 22, il canto del giusto perseguitato a
morte. Ma proprio in quel salmo, dopo il lamento, quando sembra
che tutto sia ormai finito, la voce dell’orante si leva ad
esclamare: “Tu mi hai risposto!”.
Ma
queste invocazioni dei salmisti, queste suppliche a Dio perché
cessi di starsene in silenzio vanno decodificate: si tratta di
discernere se è Dio che fa silenzio o non piuttosto il credente,
il popolo, l’orante che non ascolta, che è incapace di cogliere
la parola di Dio, pronunciata magari in altro modo, attraverso
eventi e vicende inattese e non prevedibili?. E comunque, perché
non cogliere che Dio può parlare anche nel silenzio?
Sì,
Dio è in verità silenzio e parola: non silenzio muto e sordo, ma
silenzio che è un modo di comunicare altro rispetto alla parola,
un modo che in determinate circostanze può rivelarsi più
efficace ed “eloquente” di qualsiasi discorso. La parola di
Dio resta iscritta nel suo grande silenzio e in esso trova la
propria origine e la propria leggibilità: da parte nostra
dobbiamo ascoltare l’uno e l’altra, perché entrambi sono
presenza di Dio. Quando incolpiamo Dio di mutismo, quando
attribuiamo a lui il vuoto del nostro cuore è perché in realtà
siamo noi incapaci di ascoltarlo, perché cerchiamo da lui una
parola che sia a nostra immagine e somiglianza.
Tratto
da un articolo di Enzo Bianchi, priore della comunità monastica
di Bose, uscito su
“Avvenire del 26 settembre 2006
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La carità
anima della missione
E’
il tema della giornata missionaria mondiale che
la Chiesa
celebra domenica prossima 22 ottobre. La
missione è, per sua natura, orientata dalla carità. Se non
scaturisce da un profondo atto d’amore divino essa rischia di
ridursi solo ad attività sociale e umanitaria.
L’amore
che Dio nutre per ogni persona costituisce infatti il cuore
dell’esperienza e dell’annuncio del Vangelo e quanti lo
accolgono ne diventano a loro volta testimoni.
Lunedì 16 ottobre alle ore 20.30,
nella casa parrocchiale,
si terrà il primo incontro del gruppo per la missione in questo
nuovo anno pastorale. Abbiamo invitato don Bruno Daniel,
responsabile del centro missionario diocesano, per condividere con
lui l’esperienza che è stata fatta negli ultimi tre anni e
avere qualche indicazione pratica per le prossime attività.
Il
gruppo è costituito da una decina di persone che si incontrano
regolarmente ogni mese e da altre persone che si occupano della
preparazione e organizzazione del mercatino missionario.
Chiunque
fosse interessato a partecipare al gruppo per la missione o
semplicemente a informarsi su cosa sta facendo, può venire a
questo incontro.
Vincenzo
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CALENDARIO
LITURGICO |
XXVIII t. ord. Sap.
7,7-11; Eb. 4,12-13; Mc. 10,17-30
anno B
4° salterio
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Martedì
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17
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8.30
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memoria
di De Giusti Giacomo
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Mercoledì
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18
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18.30
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memoria
di Zanin Angelo
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Giovedì
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19
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7.30
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memoria
di tutti i defunti
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Venerdì
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20
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18.30
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memoria
di Favero Evaristo
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Sabato
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21
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18.30
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memoria
di Doimo Lorenzo
intenzione
di Fighera Antonio e Silvana
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Domenica
Is.
53,2-11
Eb. 4,14-16
Mc.
10,35-45
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22
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9.00
10.30
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memoria
di Pezzé Angelina e Giuseppe
memoria
di Bonotto Cesira
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CALENDARIO
PASTORALE
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Oggi,
terza domenica del mese
giornata
di fraternità insieme alle famiglie.
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Lunedì
16
ottobre
il
gruppo per la missione
si
incontra con don
Bruno Daniel,
responsabile
del centro missionario diocesano.
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Venerdì,
al Duomo di Conegliano,
veglia
missionaria.
Ore
20.30.
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incontro
con la Parola di Dio
Faremo
una conversazione sul nuovo anno pastorale
avviato il primo ottobre. Per prepararsi
consultare gli appunti del ritiro di settembre,
il piano pastorale allegato ad “Annuncio” di
oggi, le omelie |
martedì
17 alle
ore 20.30
giovedì
19 alle
ore 15.00
giovedì
19 alle
ore 20.30
Lo
stesso incontro è proposto
in
giorni ed orari diversi
per
dare a tutti la possibilità
di
partecipare
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Domenica
22
ore
16.00
Cammino
di fede
per
il battesimo.
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Sabato
28
incontro
con i genitori dei bambini di 1°
e
di 2° elementare
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confessioni
venerdì
27 ottobre
dalle 16.00 con don Roberto
sabato
28 dalle ore 16.00
con don Carlo
Quest’anno
le confessioni mensili saranno suddivise in due
giorni.
Don
Roberto confesserà il venerdì
dalle
ore 16.00 alle ore 19.00, don Carlo
il
sabato dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
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