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Parrocchia di Campolongo in Conegliano

anno 15  n. 21        16. 04. 2006

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                           E' LA PASQUA esulti il coro degli angeli, esulti l’assemblea celeste, gioisca la terra, gioisca la Chiesa nostra madre.  Un inno di gloria saluti il trionfo di  Cristo risorto.

 

E’ l’annuncio solenne che risuona nella veglia pasquale.

E’ il canto dell’attesa che percorre l’intera storia dell’umanità, che ricorda le promesse fatte da Dio ad Adamo e ai nostri padri.

La liturgia proclama la Risurrezione di Gesù a conclusione della meditazione quaresimale e della celebrazione della sua passione e morte. La tomba vuota era il “segno” di speranza lasciato ai discepoli, fino al “terzo giorno” annunciato da Gesù.

Da oggi la comunità dei credenti vive nell’attesa di ricongiungersi al suo Signore che siede alla destra del Padre. E’ un’attesa operosa, perché la salvezza nostra e del mondo non è ancora conclusa.

Nella liturgia del venerdì santo abbiamo invocato da Dio l’aiuto per la Chiesa, per la sua unità e i pastori, per i non credenti e per coloro che governano le nazioni.

Le vicende umane, la giustizia e la pace sono importanti perché la salvezza compiuta da Cristo si compie anche nel nostro tempo.

La vita in questo mondo è un esodo da vivere come una grande attesa della gioia eterna, quando – dice l’Apocalisse – non ci sarà più lutto, né pianto, né dolore, perché queste cose sono passate.

Ora viviamo la gioia pasquale, come primizia

della vita eterna. 

 buona Pasqua

 

 

 

Il monastero di Bose sorge a Magnano nella provincia di Biella.

Due anni fa sono andato a chiedere ai monaci di scrivere un’icona della Pentecoste per la nostra chiesa.

In questi giorni sono ritornato a prenderla e l’ ho portata a casa. Avremo modo di contemplarla sabato 13 maggio in una bella liturgia nella quale la benediremo e la collocheremo nella parete del battistero della nostra Chiesa.

L’icona è stata scritta in un luogo di contemplazione e di preghiera da monaci che si dedicano a questa arte in preghiera e traggono da questo lavoro anche il loro sostentamento.

Vi propongo qui alcune riflessioni su come si prega a Bose, scritte dal monaco Guido Dotti, che sono apparse sul numero di aprile 2006 della rivista liturgica “La vita in Cristo e nella Chiesa”.

Mi sono permesso qualche adattamento per facilitare la comprensione dei lettori di Annuncio.              Don Carlo

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La preghiera a Bose

 

Così recita un antico adagio: «A pregare si impa­ra pregando», per ricordarci che uno solo è il Maestro della pr1eghiera: lo Spirito Santo che adatta al cuore di ciascuno quel gemito ineffabile che raccoglie ogni preghiera umana ed esclama «Abbà, Pa­dre!».

Ma è anche vero che a pregare si può imparare osservando chi prega, pregando assieme a chi già in­trattiene questo dialogo amoroso con Dio.

Quanti di noi hanno imparato cos'è la preghiera proprio ascoltando la voce e sentendo pulsare il cuore semplice di chi li ha generati alla vita e a Cristo?

E la preghiera, pri­ma ancora che pronunciare parole, è lo «stare» faccia a faccia con il Signore, è l'ascolto obbediente di quello che lui, il Signore, vuole dirci e, solo dopo, è la nostra risposta alla Parola pronunciata all’inizio della creazione e all'inizio del nostro personalissimo dialogo d'amore. Pregare è «dare del tu» a Dio, ma questo è possibile perché egli si è manifestato a noi come Padre nel Figlio Gesù, uomo come noi, che ce ne ha narrato l'amore misericordioso e ci ha insegnato a pregarlo co­me «Padre nostro».

Nella vita cristiana come in quella monastica, la preghiera conosce due dimensioni fondamentali: quel­la liturgica comunitaria e quella silenziosa personale, entrambe solidamente fondate su un insegnamento del Signore Gesù.

La promessa «se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che e nei cieli ve la concederà; perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro» (Mt 18,19-20) ci assicura che dove c'è vita comune cristia­na lì è presente Gesù stesso nel suo incessante dialogo d'amore con il Padre.

Mentre l'invito a entrare «nel se­greto, chiusa la porta della camera» (Mt 6,6), là dove il Padre vede nel segreto, ci dischiude lo spazio e il tem­po in cui il «faccia a faccia» con Dio plasma la nostra esistenza e la inserisce nel tessuto della vita comunita­ria, anzi nella stessa «comunione dei santi» del cielo e della terra.

Nella tradizione monastica, in cui Bose si colloca fin dai suoi inizi, la preghiera è praticata secondo que­ste due modalità, plasmate come l'intera vita del cri­stiano dal primato della Parola di Dio.

E’ la Parola che convoca la comunità, è la Parola che offre il criterio di discernimento nella vita di tutti i giorni, è la Parola che ogni giorno chiama ciascuno alla sequela obbediente di colui che è venuto non per essere servito ma per servi­re e per insegnarci il comandamento dell'amore.

Ed è la sapienza antica di questo primato, ricevuta dai Padri, che la comunità cerca di trasmettere sia ai propri novizi sia a quanti condividono per qualche giorno la sua vita come ospiti.

Guido Dotti, monaco di Bose

 /continua nel prossimo numero/

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CALENDARIO LITURGICO

Pasqua     At. 10,34.37-43; Col. 3,1-4 opp. 1Cor. 5,6-8; anno B      Gv. 20,1-9 opp. Mc. 16,1-8          1° salterio

Lunedì

17

9.30

memoria di Camilotto Claudio

memoria di Moras Giovanni

memoria di Mazzer Dionisio 

Martedì 

18

8.30 

memoria di tutti i defunti

Mercoledì 

19

18.30 

memoria di tutti i defunti

Giovedì

20

7.30

memoria di Da Dalt Amabile 

Venerdì   

21

18.30 

memoria di tutti i defunti

Sabato

 

22

18.30

 

 

memoria di Miraval Mario ed Ersilia

memoria di Sperandio Luigi, Anna, Pietro

memoria di Bonotto Cesira

memoria di Ghirardi Jole e Angelo 

Domenica

 

II domenica di Pasqua

 

Is. 50,4-7

Fil. 2,6-11

Mc.14,1-15,47

23

9.00

 

 

 

 

10.30

 

memoria di Petris Fernanda

memoria di Papa Caterina

memoria di Barazza Francesco

memoria di Tonon Giorgio

 

memoria di Fighera Carmelo e Rita

memoria di De Nardo Antonio

memoria di Genoria Bruno

memoria di Colodel Guido

intenzione di una persona

 

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Mercoledì 19, alle ore 20.30, si incontra

il gruppo per la missione 

 Giovedì 20, alle ore 20.30, incontro dei genitori dei

bambini della prima comunione

Domenica 23 aprile

 alla Messa delle ore 10.30

celebriamo la prima comunione

 

Accompagniamo

i bambini con la preghiera       

Lunedì 24, alle ore 20.30, incontro dei genitori dei cresimandi.

     Martedì 25, nel pomeriggio,

ritiro dei cresimandi.

 

Il sacramento della Cresima

sarà celebrato

sabato 29 aprile, alle 18.30.

il Signore Gesù celebra la sua Pasqua in noi,

e con Lui nasciamo a vita nuova

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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo di Conegliano (TV)