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Il convenire ecclesiale

Ogni terza domenica del mese ci ritroviamo a condividere il giorno del Signore in modo particolare. È la Domenica in Comunità.

Al centro della giornata c’è la liturgia eucaristica, poi facciamo il pasto in comune e nel pomeriggio i vari gruppi si riuniscono, ciascuno per svolgere la propria attività.

Ci sono in parrocchia altri momenti importanti di ritrovo: i ritiri parrocchiali, la catechesi mensile per gli adulti, gli incontri periodici dei genitori che hanno i figli al catechismo, gli incontri dei giovani, l’oratorio, il grest e altro ancora.

Tutto questo è il convenire ecclesiale, il ritrovarsi della comunità.

Negli Atti degli Apostoli si trova scritto che il giorno di Pentecoste «incominciò a radunarsi una gran folla eccitata e confusa» (At 2,6).

Era una folla composta di ebrei  e di persone di diverse nazionalità. Ad essa Pietro annunciò la morte e la risurrezione di Cristo.

Esse accolsero la sua parola e furono battezzate. E partecipavano assiduamente alle istruzioni degli Apostoli, alla vita comune, allo spezzare del pane e alle preghiere (cf. At 2,41.42). E’scritto ancora che «una folla numerosa aderì al Signore. Ad Antiochia per la prima volta i discepoli furono chiamati  cristiani» L’aggettivo greco tradotto con numerosa, ha come primo significato: adeguata, idonea, conveniente. Il convenire ecclesiale è in primo luogo un convenire di discepoli, di coloro che imparano da Cristo. È un convenire in ascolto della sua parola e nella preghiera, un convenire «adeguato».     Elio    

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ISCRIZIONE al CIRCOLO PARROCCHIALE

per l’anno 2012

Con l’apertura del nuovo anno pastorale, si sono riaperte o si apriranno varie attività: il catechismo, l’oratorio, la domenica in comunità, che utilizza gli spazi parrocchiali, il servizio al bar, aperto anche al sabato pomeriggio, la redazione dell’Annuncio, il servizio liturgico, la catechesi, il Circolo parrocchiale e altro.

La quota associativa del Circolo è di € 5,00 per persona.

Verrà utilizzata per l’assicurazione contro gli infortuni

alle persone nelle attività della parrocchia.

Le iscrizioni verranno raccolte dopo ogni Santa Messa

a partire da sabato 15 ottobre

presso i locali del bar

Il Circolo auspica che, oltre alla  iscrizione, vengano altri aiuti per le varie attività della comunità. È un modo per promuovere i valori umani e cristiani in un momento di smarrimento.

                                                                                              Mauro

Il Circolo invita la comunità alla   CASTAGNATA   Si terrà negli spazi parrocchiali, Domenica 23 ottobre, alle ore 16.00   VI ASPETTIAMO NUMEROSI     In caso di pioggia la castagnata si farà domenica 30 ottobre

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Le parole che il cardinal Bagnasco ha pronunciato, aprendo il Consiglio permanente della CEI, erano attese. Ha detto: «C’è  un senso di insicurezza diffuso nel corpo sociale, rafforzato da un attonito sbigottimento».

La situazione è causata da tre fattori.

1.    La crisi. Di fronte ad essa c’è stata una certa incoscienza.

 «Colpisce la riluttanza a riconoscere l’esatta serietà della situazione. Amareggia il metodo scombinato con cui a tratti si procede, dando l’impressione che il regolamento dei conti personali sia prevalente rispetto ai compiti istituzionali».

2.    I comportamenti indegni di chi è investito di responsabilità pubbliche.

 «Si rincorrono con mesta sollecitudine racconti che, se comprovati, rivelano stili di vita difficilmente compatibili con la dignità delle persone e il decoro delle istituzioni e della vita pubblica».

3.    La corruzione generalizzata. Essa impone il dovere di «purificare l’aria, perché le nuove generazioni, crescendo, non restino avvelenate.

L’improprio sfruttamento della funzione pubblica è grave. Non si capisce quali legittimazioni possano avere in un consorzio democratico i comitati d’affari che, non previsti dall’ordinamento, si autoimpongono attraverso un reticolo clientelare». Questo costume di corruzione dall’alto si propaga poi in tutto il corpo sociale, provocando soprattutto l’evasione fiscale.

In questo desolato panorama, il presidente dei vescovi ha notato una rinnovata volontà del mondo cattolico di rendere “politicamente” operante la propria fede. Sono così nati percorsi diversi per quanti intendono concorrere alla vita e alla modernità della cosa pubblica.

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