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Parrocchia di Campolongo in Conegliano

anno 17  n. 25      18. 05. 2008   

 

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Chiesa:

popolo numeroso

come le stelle del cielo e la sabbia del mare

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Ci rappresentiamo così, nella festa dell’appartenenza che oggi celebriamo e che raccoglie ed esprime l’anno pastorale che abbiamo vissuto e goduto.

Ringraziamo il Signore che ci dona di servirlo e di amarlo non da soli, ma come popolo, che rende fecondo il cammino con la forza e la fantasia dello Spirito, che mantiene le sue promesse anche dentro le nostre infedeltà.

Stelle e sabbia sono i credenti in Cristo Gesù, siamo anche noi quando alimentiamo il desiderio del cielo e del mare, di Lui che ci ha fatti per Sé e ci conduce a Sé per essere là dove Lui è, nel cuore della Trinità.        

                                                                               Rita

 

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Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito

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C’è posto per voi nella Chiesa?

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Che spazio c’è, nella Chiesa, per sposi che vivono la separazione, il divorzio, una nuova unione? E’ vero che la Chiesa li esclude per sempre dalla sua vita? Anche se l’insegnamento del papa e dei vescovi in questo ambito è chiaro ed è stato riproposto molte volte, ancora capita di sentire questo giudizio: “La Chiesa ha scomunicato i divorziati! La Chiesa mette alla porta gli sposi che sono separati!”. Questo giudizio è tanto radicato che spesso gli stessi sposi in crisi si allontanano dalla vita della comunità cristiana, per timore di essere rifiutati o giudicati. Voglio restare fedele al mio proposito di parlarvi con semplicità fraterna e senza dilungarmi troppo, e così vi ripropongo il punto decisivo di questa riflessione che è la parola di Gesù, alla quale, come cristiani, dobbiamo restare fedeli. In questa parola troviamo la risposta alla nostra domanda.

 

La parola del Signore sul matrimonio

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Gesù ha parlato del matrimonio e ne ha parlato con una radicalità tale da sorprendere gli stessi primi discepoli, molti dei quali probabilmente erano sposati. Gesù afferma che il legame sponsale tra un uomo e una donna è indissolubile (cf. Mt. 19,1-12), perché nel legame del matrimonio si mostra tutto il disegno originario di Dio sull’umanità, e cioè il desiderio di Dio che l’uomo non sia solo, che l’uomo viva una vita di comunione duratura e fedele. Questa è la vita stessa di Dio che è amore, un amore fedele, incancellabile e fecondo di vita, che viene mostrato, come in un segno luminoso, nell’amore reciproco tra un uomo e una donna. E così, afferma Gesù, “non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l’uomo non lo separi” (Mt. 19,6). Da quel giorno la parola di Gesù non cessa di provocarci e anche di inquietarci. Già in quel momento i discepoli rimasero scandalizzati dalla prospettiva di Gesù, quasi protestando che, se il matrimonio è una chiamata così alta ed esigente, forse “non conviene sposarsi” (Mt. 19,10). Ma Gesù ci incalza e ci dà fiducia: “Chi può capire, capisca” (cf. Mt. 19,11), capisca che questa esigenza non è fatta per spaventare, ma piuttosto per dire la grandezza cui l’uomo è chiamato secondo il disegno di Dio creatore. Questa grandezza è esaltata poi quando il patto coniugale viene celebrato nella Chiesa come sacramento, segno efficace dell’amore sponsale che unisce Cristo alla sua Chiesa. Gesù non ci chiede l’impossibile, ci offre se stesso come via, verità, vita dell’amore. Le parole di Gesù e la testimonianza di come egli ha vissuto il suo amore per noi sono il riferimento unico e costante per la Chiesa di tutti i tempi, che mai si è sentita autorizzata a sciogliere un legame matrimoniale sacramentale celebrato validamente ed espresso nella piena unione, anche intima, degli sposi, divenuti appunto “una carne sola”. Ed è in questa obbedienza alla parola di Gesù la ragione per cui la Chiesa ritiene impossibile la celebrazione sacramentale di un secondo matrimonio dopo che è stato interrotto il primo legame sponsale.

 

Il perché dell’astensione dalla comunione eucaristica

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Sempre dal senso della parola del Signore deriva l’indicazione della Chiesa riguardo all’impossibilità di accedere alla comunione eucaristica per gli sposi che vivono stabilmente un secondo legame sponsale. Ma perché? Perché nell’eucaristia abbiamo il segno dell’amore sponsale indissolubile di Cristo per noi; un amore, questo, che viene oggettivamente contraddetto dal “segno infranto” di sposi che hanno chiuso un’esperienza matrimoniale e vivono un secondo legame. Comprendete, così, che la norma della Chiesa non esprime un giudizio sul valore affettivo e sulla qualità della relazione che unisce i divorziati risposati. Il fatto che spesso queste relazioni siano vissute con senso di responsabilità e con amore nella coppia e verso i figli è una realtà che non sfugge alla Chiesa e ai suoi pastori. Non c’è dunque un giudizio sulle persone e sul loro vissuto, ma una norma necessaria a motivo del fatto che queste nuove unioni nella loro realtà oggettiva non possono esprimere il segno dell’amore unico, fedele, indiviso di Gesù per la Chiesa. E’ chiaro che la norma che regola l’accesso alla comunione eucaristica non si riferisce ai coniugi in crisi o semplicemente separati: secondo le dovute disposizioni spirituali, essi possono regolarmente accostarsi ai sacramenti della confessione e della comunione eucaristica. Lo stesso si deve dire anche per chi ha dovuto subire ingiustamente il divorzio, ma considera il matrimonio celebrato religiosamente come l’unico della propria vita e a esso vuole restare fedele. E’ comunque errato ritenere che la norma regolante l’accesso alla comunione eucaristica significhi che i coniugi divorziati risposati siano esclusi da una vita di fede e di carità effettivamente vissuta all’interno della comunità ecclesiale. 

                         Card. Tettamanzi

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CALENDARIO LITURGICO

Trinità:           Es. 34,4-9; 2 Cor. 13,11-13; Gv. 3,16-18

anno A                                                       3 salterio

Martedì

20

8.30

memoria di tutti i defunti

 

Mercoledì

21

 

18.30

 

memoria defunti Michielin

 

Giovedì

22

7.30

memoria di Da Lozzo Attilio

Venerdì            

23

18.30

 

memoria di tutti i defunti

 

Sabato

24

18.30

 

memoria di tutti i defunti

 

Domenica

 

Corpus Domini

 

25

9.00

 

10.30

memoria di Petris Fernanda

memoria di Olto Angelo e Rita

memoria di Tonon Bortolo

memoria def.ti fam. Cescon Pietro

 

memoria di Furlan Giovanni

memoria di Vendrame Giobatta e Elda

memoria di Dal Bianco Lucia e Savina

memoria di Vendrame Anna

 

 

 

CALENDARIO   PASTORALE  

ISCRIZIONI AL GREST

Oggi, dopo la Messa delle ore 10.30

SABATO 24, DOPO LA MESSA DELLE 18,30

Domenica 25 maggio

 

celebrazione della prima comunione

alla Messa delle 10.30

 

I bambini si preparano al loro primo incontro con Gesù 

con il ritiro di venerdì 23

 

- Sabato 31 maggio

 veglia mariana

 

Catechismo

 

Domenica 1° giugno, alla Messa delle ore 10.30,

celebriamo la conclusione dell’anno catechistico.

Nell’ultima settimana

di maggio ogni gruppo terminerà il proprio percorso

 

 Per Sabato 7 giugno 

il gruppo post cresima

 sta organizzando una festa dei giovani in parrocchia

Giovedì 12 giugno

 si incontra il

gruppo catechisti 

per un tempo di preghiera, verifica e fraternità

 

In Cappella, 

la preghiera delle Lodi, dal lunedì al sabato alle ore 7.00, 

e dei Vespri dal lunedì al venerdì alle ore 19.00.

 Nel mese di maggio, nei giorni     feriali, 

 Rosario alle ore 19.30

 

 

 

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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo di Conegliano (TV)