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IL GRUPPO DI ACQUISTO SOLIDALE

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In questo ultimo anno e mezzo nel nostro quartiere si è creato un gruppo GAS (Gruppo di Acquisto Solidale): il GASLongo.

Nella società d’oggi in cui la globalizzazione tende ad uniformare i comportamenti ed a proporre schemi e stili di vita gestiti da pochi “attori” i GAS cercano di invertire la tendenza attuale nel campo dei consumi, svolgendo attività di acquisto con nuove forme di solidarietà etiche, sociali e di sostenibilità ambientale. Un gruppo di famiglie del quartiere si incontra per interrogarsi su cosa significhi essere dei “consumatori” critici, consci che le scelte che si fanno, se condivise a scala sempre più ampia, possono determinare dei cambiamenti nella società. E’ con questa idea che il gruppo si trova.

Viene vagliata e discussa la possibilità di acquistare dei prodotti, alimentari e non, sulla base di alcune caratteristiche che il gruppo stesso di volta in volta valuta.  Gli elementi di discussione e di scelta sono, ad esempio, il fatto che il prodotto venga coltivato o allevato  in zona, senza sfruttamento della manodopera o del territorio.

Il gruppo di Campolongo è entrato a far parte anche del Coordinamento GAS Prealpi che accorpa tutti i gruppi GAS della zona nord della sinistra Piave. Alcune decisioni vengono quindi prese di comune accordo con altri gruppi.

Ultimamente il gruppo si sta dotando di uno statuto per rendere più chiare ai partecipanti e a chi voglia aderire le caratteristiche da condividere per la partecipazione attiva al gruppo.

Proprio perché nel nome compare la parola “solidale” si è ritenuto essenziale che chiunque voglia fare parte del gruppo partecipi alle riunioni e si renda disponibile anche alle varie mansioni necessarie al funzionamento dello stesso: contattare i vari fornitori, collaborare ai momenti di raccolta e smistamento dei prodotti, ecc.

Il gruppo si incontra una volta al mese nei locali della parrocchia,

Per informazioni, contattare: Marcello allo 0438451594 o Massimo allo 043834354.

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DONI

SPECIALI

Da quindici anni lavoro come infermiera accanto a persone ammalate di tumore. Considero una grazia per la mia vita aver avuto la possibilità di conoscere tante persone che, in modi diversi, mi hanno donato grandi lezioni di vita e di fede.

In questi giorni che precedono il Natale sentiamo spesso risuonare la parola dono. Nella malattia si manifesta la natura più profonda dell'uomo in quanto bisognoso di amare e di essere amato.

I ricordi che affiorano alla mente guardando gli anni trascorsi sono curiosamente legati non a ciò che ho fatto, ma a quei volti o a quelle parole che hanno reso speciale la mia vita.

Molti di questi volti sono stati veramente dono per me e per coloro che avevano accanto, testimoni di una fede grande vissuta con coraggio anche nei momenti più duri. Chi condivide il mio lavoro penso conservi nel cuore molti ricordi di dialoghi o testimonianze che è difficile raccontare, ma che segnano nel profondo la propria esistenza e la propria fede. In quei volti non si può non scorgere quell'umanità che Gesù ha voluto abbracciare in pienezza facendola propria. E come non vedere il volto di Maria negli occhi di tante mamme di fronte al proprio figlio malato, mamme che sperimentano davvero quella spada che trafigge l'anima.

A noi che siamo loro accanto il compito di accogliere quel dolore, caricarlo un po' anche sulle nostre spalle e far loro comprendere che non sono soli ad attraversarlo. A tutti loro un grande grazie!  

     Laura

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