PARROCCHIA
DI CAMPOLONGO DI CONEGLIANO
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anno
13
n. 04
21. 12. 2003 |
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Avvento: i modelli dell’attesa
Giuseppe
I
testi biblici dell’ultima parte dell’Avvento presentano la
figura umile e discreta di Giuseppe, sposo di Maria e padre
adottivo di Gesù.
Egli
ha un posto importante nel mistero dell’incarnazione del
Figlio di Dio, perché permette a Cristo di collocarsi nella
stirpe davidica e di ereditare la grande «promessa» fatta ad
Abramo.
Giuseppe
ha ricevuto il compito di dare il nome a Gesù, annunciando
così al mondo l’identità, la missione e il destino del
Figlio di Dio nata da Maria.
E’
definito dagli evangelisti uomo «giusto» perché
come “Abramo credette a Jahve e ciò gli fu accreditato a
giustizia”, anch’egli si è fidato dell’annuncio
dell’Angelo.
E’
la fede che fa disporre Giuseppe e ogni credente ad accogliere
il «Dio-con-noi».
Giuseppe
è il modello dei “poveri di Jahve» che, miti ed umili, si
affidano al Signore e sono oggetto del suo amore benevolo.
E’
modello di coloro che cercano il Vivente presente nella nostra
storia, accolgono l’intervento di Dio che sconvolge la loro
vita e li fa partecipare al suo disegno di salvezza.
Elio
“IL
DONO
DELL’ACQUA: UN BENE DI TUTTI E PER TUTTI”
Dal documento
della commissione episcopale per i problemi sociali, il
lavoro, la giustizia e la pace in occasione della giornata del
ringraziamento(Roma, 4/10/03).Terza
parte
L’acqua
come bene comune:
La
realizzazione di un diritto, come quello
dell’acqua,
non può essere affidata al solo mercato, che farebbe
dipendere
dal reddito la possibilità d’uso di un bene
essenziale alla vita.
L’acqua
non può mai essere solo bene privato, ma va custodita come
bene
comune ed, anzi, come patrimonio dell’umanità.
La
distribuzione idrica, insomma, non potrà essere regolata solo dall’efficienza
ma soprattutto da una solidarietà efficiente, capace di
futuro
ed ambientalmente consapevole.
L’appello
a questa solidarietà può essere recepito da un’agricoltura
troppo
intensiva
nei suoi prelievi idrici, come pure un’industria che usa
acqua
senza farsi carico della depurazione creando
inquinamenti che rovinano
vasti territori. Un esame di coscienza va fatto anche
sul consumo privato
che spesso è troppo disinvolto. Probabilmente ci
condiziona l’impressione
che
l’acqua sia un bene infinito e, per questo, si può
impunemente sprecare
nelle nostre case. Non è così. L’acqua è un bene
comune limitato che
chiede, di conseguenza, di essere usato e condiviso con
sobrietà e onesta
solidarietà. A questo senso di responsabilità vanno
educati i giovani in vista
di
un futuro che sarà ancora più impegnativo nell’uso di
questo dono di Dio
essenziale ad ogni forma di vita.
Invocare
il dono dell’acqua:
I
disagi provati per la siccità dell’estate, appena
trascorsa, ci hanno fatto toccare con mano la nostra impotenza
e i
limiti del progresso tecnologico, pur così
sorprendente.
La
pioggia ci giunge solo dal cielo. Per questo i discepoli di
Gesù la
invocano dalla Provvidenza del Padre Buono, come
invocano “dacci oggi il
nostro pane quotidiano”.
Conclusione:
“Benedite
opere tutte del Signore, il Signore, lodatelo ed
esaltatelo nei secoli” e “Laudato sii, mi Signore,
con tutte le tue creature”.
Questi
grandi inni di lode diventino la nostra preghiera a
conclusione dell’anno agricolo. Aprano gli occhi del nostro
cuore per contemplare con
filiale meraviglia le opere della Provvidenza di Dio
nostro Padre.
Risveglino
le nostre coscienze a sentimenti di giustizia e di fraterna compassione
e solidarietà con tutti gli uomini. (fine)
Ricordando
suor Elena
L’11 ottobre scorso si è spenta all’età di 66 anni suor Elena
Michielin.
Da più di dieci anni dirigeva la casa «Mater Dei» a Vittorio Veneto,
una struttura di accoglienza per donne in difficoltà che si
trovano a dover affrontare una maternità senza alcun aiuto e
in condizioni spesso disperate.
Vorrei spendere qualche parola per ricordare questa suora dai grandi
occhi azzurri, occhi che sapevano guardarti nell’animo.
Suor Elena era innamorata della vita, era innamorata della sua
vocazione e soprattutto di Colui che spesso chiamava «suo
Sposo».
Quella di suor Elena era la fede di chi mette la sua vita nelle mani di
Dio, consapevole di essere strumento attraverso il quale Egli
può operare cose meravigliose.
E di cose meravigliose il Signore ne ha compiute tante attraverso di
lei.
Di fronte a situazioni disperate, in cui regnava solo degrado ed
emarginazione, lei era sempre determinata a lottare per un
futuro migliore.
Tante donne, grazie al suo impegno, hanno riscoperto il valore della
loro vita, nonostante tutto, e hanno trovato la forza di
accogliere il dono della maternità.
Quanti bambini non avrebbero visto la luce, o sarebbero stati
abbandonati chissà dove, se non avessero incontrato lei,
donna energica ed infaticabile.
Ma soprattutto tante persone, una volta conosciuta lei, hanno imparato
a mettere da parte giudizi facili e sommari e a riconoscere
che ogni vita è preziosa per se stessa, degna di essere
accolta ed amata sempre.
Grazie, suor Elena, per ciò che sei stata per molti!
Grazie, per aver dimostrato con la vita cosa significhi amare i
fratelli come Cristo ci ha amati!
Laura
Mazzer
CALENDARIO LITURGICO E PASTORALE
IV°
Domenica di Avvento (anno C): Mic. 5,1-4; Eb. 10,5-10; Lc.
1,39-48
Martedì
|
23
|
8.30
|
memoria di
Lovisotto Vincenzo
|
Mercoledì
|
24
|
22.45
23.30
|
veglia di
Natale
Messa nella
notte per la comunità parrocchiale
|
Giovedì
Natale
del
Signore
|
25
|
9.00
10.30
|
memoria di
Saccon Enrico
memoria di
Mazzer Luigi
memoria di Todisco
Angelina, Giuseppe, Luciano
memoria di
Perillo Carmine
|
Venerdì
S.
Stefano
|
26
|
9.30
|
memoria di
Dassiè Lorenzo
|
Sabato
|
27
|
18.30
|
Intenzione di
persona devota
|
Domenica
Santa
Famiglia
|
28
|
9.00
10.30
|
memoria di Modolo Giovanni, Rosa, Francesco
memoria di Sanson Antonio
memoria di Tonon Antonio
memoria def. Stringher
memoria di Pavan Eugenio e Ines
memoria di Freschi Eugenio
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Celebrazione
del Natale
Mercoledì
24
ore
22.45 veglia
ore
23.30 Messa nella notte
Giovedì
25
S. Messa alle 9.00 e 10.30
Venerdì
26
S. Messa alle ore 9.30
|
LE
ORME TRACCIATE
NEL
TEMPO DI AVVENTO
CI
CONDUCONO A GESU' |
celebriamo
la sua venuta e annunciamola con gioia
BUON
NATALE |
q
Lunedì 22, alle 20.30, celebrazione
comunitaria della penitenza.
q
Martedì 23, dalle ore 15.00 alle ore
19.30, le confessioni.
Saranno
a disposizione
don
Carlo e don Roberto |
Eccomi,
sono la serva del Signore:
avvenga
di me quello che hai detto |
Gli ammalati o gli anziani che desiderano
ricevere il sacramento della riconciliazione
e/o dell’Eucaristia si rivolgano in
parrocchia (tel.23870) o a Da Dalt Agnese
(tel.24019). |
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