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Parrocchia di Campolongo in Conegliano

anno 19  n. 26      23. 05. 2010   

 

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Vieni, Santo Spirito,

manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.

 

Vieni, padre dei poveri,

vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori.

 

Consolatore perfetto,

ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo.

 

Nella fatica, riposo,

nella calura, riparo, nel pianto, conforto.

 

O luce beatissima,

invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli.

 

Senza la tua forza,

nulla è nell’uomo, nulla senza colpa.

 

Lava ciò che è sordido,

bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina.

 

Piega ciò che è rigido,

scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato.

 

Dona ai tuoi fedeli

che solo in te confidano i tuoi santi doni.

 

Dona virtù e premio,

dona morte santa, dona gioia eterna.

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Pentecoste

Lo Spirito di Dio, effuso sugli apostoli, fa di quel gruppetto di uomini trincerati nel cenacolo, un popolo che annuncia con costanza e con gioia le meraviglie di Dio.  E’ nata la Chiesa, comunità nuova creata dal soffio divino. Lo Spirito supera tutte le frontiere e conduca l’umanità dove Dio vuole. Non si può separare la pentecoste dalla pasqua. L’antica festa delle primizie del raccolto oggi offre a tutti le ricchezze pasquali. L’opera della salvezza non è ancora giunta al suo pieno compimento, ma tutto è già stato donato nel frutto straordinario della pasqua.

La pentecoste è la manifestazione della sovrabbondanza divina e del traboccare della vita del Padre. Ed è anche un discorso profetico sull’uomo: “Sarete come dei!”. Lo Spirito dà all’uomo entusiasmo e forza, indicandogli profeticamente il futuro: i cieli nuova e la terra nuova, la trasfigurazione di tutte le cose annunciata dalle ultime pagine dell’Apocalisse, tutto ciò che Dio ha preparato per coloro che ama. Ascoltiamo dunque quest’acqua viva che mormora dentro di noi: “Vieni al Padre!”.  Si è alzato il vento, bisogna cercare di navigare verso Dio e il futuro dell’uomo

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Domenica prossima, in Cattedrale,

 il Vescovo Corrado ordina tre nuovi presbiteri.

L’articolo che qui proponiamo ci aiuta a  guardare alla Chiesa con uno sguardo ampio, e ad apprezzare ciò che abbiamo.

Non è la stessa cosa accogliere ed esprime-re la vocazione presbi-terale in Europa e in Nord America, o farlo in Africa, Asia o America Latina. Nel primo caso si tratta di inserirsi all’interno di comunità ecclesiali in declino, caratterizzate da una elevata prevalenza di anziani e bambini, con rare presenze tra i 20 e i 50 anni. Nel secondo caso si è preti in un contesto ecclesiale di espansione numerica nel quale prevale una sensibilità religiosa fortemente orientata al soprannaturale, attraversata da vivaci correnti d’entusiasmo e partecipazione emotiva, capace di esprimere una ritualità molto coinvolgente e partecipata. La vocazione alla vita presbiterale, per quanto riguarda gli uomini, conosce una duplice opzione: prete o prete religioso. Essa ha come modello il presbitero diocesano, mentre la consacrazione religiosa rimane meno definita: non può essere clericale per la mancanza dell’ordine sacro e nello stesso tempo neppure pienamente laicale.

Tra il 1970 ed il 2007 la vita religiosa conosce, nell’insieme, un calo: - 9% fra i religiosi preti e - 31% tra i fratelli non preti, mentre risulta leggermente in crescita il numero dei preti diocesani. Se però andiamo a vedere la dinamica nelle diverse aree continentali le differenze si fanno interessanti.

In Europa appare molto più in crisi la figura del prete diocesano (- 25%) rispetto a quella del presbitero religioso (- 18%), ma più in crisi di tutte è l’identità del religioso non presbitero (- 53%). Negli anni immediatamente successivi al Concilio Vaticano II ci fu nell’ambito della vita consacrata europea e americana un certo dibattito sulla dimensione laicale della vita religiosa. E’ iniziato un impegno a recuperare e valorizzare la dimensione “laica” della vita religiosa, ma non ha portato ai cambiamenti significativi sperati. Nel lungo periodo,  l’identità che ha “tenuto” è stata più quella del religioso-prete anziché quella del religioso-laico

 

 

 

 

 

 

 

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CALENDARIO LITURGICO

Pentecoste:        At. 2,1-11; Rm. 8,8-17; Gv. 14,15-16.23b-26

anno C                                                                         4 salterio

Martedì

25

8.30

memoria di De Giusti Giacomo

 

 

Mercoledì

 

26

18.30

memoria di tutti i defunti

 

 

Giovedì

27

7.30

memoria di tutti i defunti

 

 

Venerdì

28

18.30

memoria di Breda Antonio

 

 

Sabato

29

18.30

memoria di Baldovin Chione Antonio e Poletto Lino

memoria defunti Piccin e Dal Cin

intenzione per don Stefano Mazzer (anniv. consacrazione)

 

Domenica

Trinità

 

La Messa è in via  Monticano

30

10.30

Alle ore 9.00 non c’è la Messa

 

memoria di Ros Pierangelo

intenzione di persona devota

intenzione di Fausto e Teresa Godeas

 

 

CALENDARIO  PASTORALE

DOMENICA PROSSIMA

Iscrizioni al pranzo della Festa dell’appartenenza

- oggi, dopo le S. Messe

-  Lunedì e Martedì dalle ore 18.00 alle 20.00

 

  Quota:  Euro 13.00.   Euro 6.00 per  i bambini fino a dieci anni     

sono graditi dolci  fatti  in casa

 

 Domenica 30, 

festa dell’Appartenenza

 

-  La Messa di sabato 29 alle 18.30, viene celebrata nella chiesa parrocchiale

-  La Messa di domenica 30, delle ore 9.00, non viene celebrata

- La Messa della Festa dell’Appartenenza, delle ore 10.30, viene celebrata    nella palestra di Via Monticano.

Venerdì, in via degli Olmi alle ore 20.30, 

ascolto meditato del vangelo di Giovanni 16,12-15 

Venerdì

Spazi aperti

dalle ore 20.30

Confessioni: venerdì 28 e sabato 29

- Venerdì, dalle 15.00 alle 19.00 con don Roberto

       -  Sabato,  dalle 15.00 alle 18.00 con don Carlo

 

Domenica 30 alle ore 16.00,

 a Vittorio Veneto, 

ordinazione sacerdotale di Marco Dal Magro,

 Marco Favret, Riccardo Meneghel 

Il catechismo termina con la Festa dell’Appartenenza. 

Questa settimana i gruppi si incontrano per l’ultima volta

 

 

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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo in Conegliano (TV)