Parrocchia di Campolongo in Conegliano

anno 14  n. 36        23. 10. 2005

 

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29 settembre 1985

vent’anni dopo ricordiamo

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Annuncio ricorda il giorno in cui Don Carlo ha iniziato, insieme con don Giampiero, il ministero a Campolongo.

 

Omelia del Vescovo Eugenio Ravignani.

 

Fratelli e sorelle miei e carissimi, questa sera il nostro spirito esulta.

Questa comunità accoglie due sacerdoti, che vengono a guidarla  nel nome del Signore, ma soprattutto vengono a mostrarle nella loro  vita come Cristo sia tutto e come la sua parola debba trovare piena attuazione in tutti. Anche oggi Dio ci ha parlato. Ci ha detto che lo Spirito scese sugli anziani, e che con la libertà di Dio, si diffuse nei cuori di tanti fratelli così che profetarono, cioè parlarono a nome del Signore. Vedo così questa comunità che oggi accoglie Don Carlo e Don Gianpietro. Sì, su di loro lo Spirito si è posato; hanno ricevuto il dono dello Spirito e sono stati consacrati per essere profeti del Signore. Ma anche voi siete figli di Dio mossi dallo Spirito; anche in voi questo Spirito è presente e vivo. Mi pare che solo in questo Spirito, che è luce di verità e forza di amore, voi potete oggi accogliere questi sacerdoti e dal loro cuore essere accolti per sempre.

E' questo Spirito che oggi vi fonde in unità con due fratelli che con voi profeteranno, cioè che canteranno ogni giorno le lodi del Signore e annunceranno al mondo quale speranza Dio faccia risplendere su tutti noi. Penso al loro cammino. Ho pensato a questa comunità, alle vostre esigenze che crescevano, a quello che sarebbe stato necessario per voi.

Pensavo davvero che questa comunità, ormai cosi grande e destinata ad essere ancora più numerosa, doveva chiedere a me e al Signore un aiuto e un sostegno e una forza nuova, che potesse farvi continuare il cammino che le apre la meravigliosa esperienza dell'essere comunità cristiana. Ho parlato con loro, ho detto che cosa volevo fossero per questa comunità. Ci siamo incontrati, nello stesso desiderio e nel medesimo impegno e allora ho detto loro: "Andate!".

lo credo che lo Spirito  del Signore non mi abbia abbandonato ma abbia dato questo suggerimento, che diventa una grazia per voi. Di Don Carlo e di Don Gianpietro non voglio dirvi niente. Voglio dirvi invece che cosa ho chiesto a loro e cosa essi si sono impegnati a dare.

Sottolineo prima una sensibilità particolare che me li ha fatti credere e ritenere capaci e idonei per questa comunità. Don Carlo ha conosciuto e conosce la condizione difficile e sofferta di tante persone che lavorano, che appartengono alla condizione operaia. Campolongo non è una comunità di persone che abbiano grandi ricchezze e grandi risorse; è una comunità soprattutto formata da lavoratori che conoscano le difficoltà, i limiti della povertà e la condizione della fatica.

Don Gianpietro, al quale io stesso ho imposto le mani per il sacerdozio, condivide ancora oggi, e per volontà del Vescovo condividerà ancora, la sua presenza in fabbrica tra i lavoratori, perché così mostra che la Chiesa ama il mondo del lavoro e che con esso e per esso si compromette, fino a far penetrare nell'intimo della fatica e della sofferenza dei lavoratori un amico che è diventato prete. Anche lui quindi si troverà in sintonia con Don Carlo e con la maggioranza della comunità.

Amare i più poveri, i più deboli, i più umiliati e fare, come dicevano oggi le letture, della difesa e della promozione dei diritti dei più poveri un dovere evangelico, non significa amare una categoria sola ma significa amare, attraverso i più poveri una comunità  nella quale nessuno è meno fratello di un altro.

Adesso vi dico che cosa ho chiesto loro e che cosa si sono impegnati a dare, su cosa il Vescovo si è impegnato con loro e su che cosa per loro si impegna davanti a voi. Ho chiesto loro: Amici miei, fate diventare ogni giorno di più questa comunità una comunità di preghiera; fate in modo che la giornata si apra con il canto della lode e che la stanchezza della sera sia santificata dalla preghiera del vespro; invitate i vostri fratelli qui a pregare con voi. Ogni nostra giornata deve essere tutta un canto di lode. Non lo è soltanto attraverso il lavoro, la fatica, la stanchezza, lo è anche attraverso la preghiera comune.

A questi due fratelli, che devono essere per voi l'esempio della preghiera, io ho chiesto: educate ogni giorno di più i vostri fratelli a riunirsi in preghiera davanti a Dio, altrimenti una comunità cristiana non si edifica. Ho detto a loro: non vi pare che l'Eucaristia sia il centro di tutta una comunità cristiana, dove Cristo assume la nostra preghiera, la nostra fatica e la nostra sofferenza e la trasforma in dono al Padre per la salvezza del mondo? Fate allora che la mensa dell'Eucaristia sia la mensa attorno alla quale i vostri fratelli si uniscano con voi, fate in modo che cresca la fratellanza attorno a questo altare.

Non abbiamo altre forze che riescano a farci così fratelli come l'Eucaristia, unico pane che di molti che siamo fa di noi un unico corpo, e L'Eucaristia è provocazione alla carità, all'amore. Come si fa a celebrare il sacrificio di Cristo, se non si va poi incontro alla sofferenza del fratello con amore? Allora trasformate l’Eucaristia in un impegno di carità, cioè di solidarietà fraterna per chi meno può, per chi meno conta, per chi è più debole, per chi ha più bisogno; fate delle vostre persone i servi dei fratelli, sacrificatevi per amore, perché nessuno di noi che celebri l'Eucaristia può esimersi dal dovere di essere egli stesso sacrificio e dono per i fratelli. Prima dell'Eucaristia c'è anche il gesto del Signore che si inginocchia a lavare i piedi dei suoi fratelli e dice " lo vi ho dato l'esempio perché come ho fatto, così facciate anche voi".

Amici miei, questo ho chiesto ai vostri fratelli sacerdoti che celebreranno nell'Eucaristia l'unità e dall'Eucaristia vi faranno partire per il servizio degli ultimi, dei più poveri, di chi ha più bisogno di sentire che un amore non si dimentica. C'è un'ultima cosa. Vorrei dirvi che tutti e due sono ugualmente responsabili davanti al Vescovo e alla comunità del loro servizio. In piena fraternità e in unità di spirito, sono i vostri servi, quelli che vivranno con voi e con voi cammineranno. lo vi ringrazio di averli accolti, cosi.

Ora con gioia e con fiducia piena li affido a voi, alla vostra preghiera, al vostro aiuto, alla vostra collaborazione, alla vostra simpatia e alla vostra amicizia.

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CALENDARIO  LITURGICO  E  PASTORALE

 

XXX° Domenica del tempo ordinario: Es.22,21-27; 1Ts. 1,5-10; Mt. 22,34-40

 

Sabato

 

29

18.30

 

 

memoria di Miraval Mario

memoria di Algeo Marcella

memoria di Fighera Carmelo

memoria di Sanson Antonio

memoria di Bressan Adele

 

Domenica

 

XXXI° dom.

 

Ml. 1,14-2,10 1Ts. 2,7-13 Mt. 23,1-12

30

9.00

 

 

 

 

 

10.30

 

memoria def. famiglia Gatti

memoria di Collodel Ugo e Ines

memoria di Fighera Carmelo e Rita

memoria di Da Dalt Amabile

memoria di Fava Pietro

 

memoria di Papa Caterina

memoria di Gatti Agostino e Antonietta

memoria di De Giusti Giacomo

 

 

Questa settimana non c’è la celebrazione della Messa feriale 

Oggi si celebra la giornata missionaria mondiale

 Oggi, dopo le S. Messe, 

si raccolgono

 le iscrizioni per l’Oratorio

Martedì 25, alle ore 16.00 

incontro del

 gruppo liturgico in formazione

 

Mercoledì 26 ottobre

alle ore 20, 30

VEGLIA  MISSIONARIA FORANIALE DI PREGHIERA

nella nostra parrocchia

 

    Sabato 29, alle ore 17.30,

 incontro delle

persone contattate

 per avviare la recita

dei Vespri.

Già il Vescovo Ravignani, nell’omelia fatta vent’anni fa e riportata in questo numero di “Annuncio”, aveva esortato la nostra comunità ad aprire la giornata con il canto della lode e a santificare la stanchezza della sera con la preghiera del Vespro. Mentre il canto delle Lodi va avanti d’allora, grazie a persone che si trovano in Cappella alle ore 7.00, la recita dei Vespri non ha mai avuto continuità nonostante siano stati fatti diversi tentativi. Ora c’è chi si sta preparando per offrire stabilmente questo servizio a tutta la comunità. Ne parleremo ancora su “Annuncio”.

 Confessioni : sabato 29/10/05,

 dalle ore 15.00 alle 18.00,

 in Chiesa

Raccolta del ferro

a favore della parrocchia

 sabato 29

In caso di brutto tempo la raccolta verrà rinviata.

 

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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo di Conegliano (TV)