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Parrocchia di Campolongo in Conegliano

anno 17  n. 26      25. 05. 2008   

 

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Eucaristia in briciole

 

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L’uomo ha tentato in vari modi di diventare come Dio ma non ha mai immaginato che Dio volesse diventare uomo come lui.

Né ha mai pensato che il Dio incarnato volesse diventare pane e vino per farsi cibo e bevanda per la vita dell’uomo e del creato.

Quando Dio ha voluto rivelare che aveva fatto questo per un amore senza fine per lui, l’uomo, divenuto credente, ha cercato di onorare questa presenza divina che abita nel mondo.

Innanzitutto ha inventato l’adorazione e con essa i vasi d’oro e d’argento finemente cesellati, il tabernacolo posto più in centro e in alto dell’altare, e sopra di esso ha costruito il trono in cui porre l’ostensorio con la particola grande da vedere e adorare.

C’è sempre stata la comunione eucaristica e in particolare la prima comunione, celebrata come festa unica, il giorno più bello della vita, con il primo vestito della festa, l’abito della sposa che significava l’innocenza virginale della bambina, i regali e la mensa preparata come festa grande anche per i più poveri.

Ma poi il digiuno impediva di comunicarsi, e chi lo faceva dava fastidio all’assemblea, e la messa era riempita dal rosario, dalle devozioni e dalle processioni entro e fuori la chiesa. Anche ora l’eucaristia è il pane della domenica solo per pochi battezzati.

E’ ancora tutta da scoprire l’eucaristia come compito: il corpo sponsale, il pane che fa la comunità e il corpo che Dio ci ha dato perché sia fatta la sua volontà nella quale veniamo salvati. 

La nostra devozione esprime ancora solo le briciole del mistero.               

                                                                                             Don Carlo

 

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Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito

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Al cuore della vita di fede nel segno dell’attesa

 

La vita cristiana ha certo il suo vertice nella partecipazione piena all’eucaristia, ma non è riducibile soltanto al suo vertice.

Come in una piramide, anche se privata del suo vertice, la massa solida non cade, ma rimane. Potersi comunicare nella messa è certamente per i cristiani di singolare importanza e di grande significato, ma la ricchezza della vita della comunità ecclesiale, che è fatta di moltissime cose condivisibili da tutti, resta a disposizione e alla portata anche di chi non può accostarsi alla santa comunione.

La stessa partecipazione alla celebrazione eucaristica nel giorno del Signore comporta anzitutto l’ascolto attento della parola di Dio e l’invocazione comune fatta allo Spirito perché ci renda capaci di riviverla con fedeltà nell’attesa del Signore che viene. In particolare è proprio l’attesa della venuta del Signore e dell’incontro definitivo con lui che sta al cuore della fede cristiana, come ci dice la Chiesa nella sua liturgia immediatamente prima della comunione eucaristica: “Nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore Gesù Cristo”. Egli infatti è già venuto, ma deve ancora venire e manifestare in pienezza la gloria del suo regno d’amore.

E noi siamo già figli di Dio, ma ciò che realmente siamo non ancora è manifestato in tutto il suo splendore. Vi chiedo perciò di partecipare con fede alla celebrazione eucaristica, anche se non potete accostarvi alla comunione: sarà per voi uno stimolo a intensificare nei vostri cuori l’attesa del Signore che verrà e il desiderio di incontrarlo di persona con tutta la ricchezza e la povertà della nostra vita. Non dimentichiamolo mai: la messa comporta sempre per sua natura una “comunione spirituale” che ci unisce al Signore e, in lui, ci unisce ai nostri fratelli e sorelle che si stanno accostando alla sua mensa. In una sua recente lettera il papa Benedetto XVI, dopo aver riaffermato la non ammissibilità dei divorziati risposati alla comunione eucaristica, prosegue dicendo che essi “tuttavia, nonostante la loro situazione, continuano ad appartenere alla Chiesa, che li segue con speciale attenzione, nel desiderio che coltivino, per quanto possibile, uno stile cristiano di vita attraverso la partecipazione alla santa messa, pur senza ricevere la comunione, l’ascolto della parola di Dio, l’adorazione eucaristica, la preghiera, la partecipazione alla vita comunitaria, il dialogo confidente con un sacerdote o un maestro di vita spirituale, la dedizione alla carità vissuta, le opere di penitenza, l’impegno educativo verso i figli” (Sacramentum caritatis, 22.2.2007, n.29).

Chiedo dunque a voi, sposi divorziati risposati, di non allontanarvi dalla vita di fede e dalla vita di Chiesa. Chiedo di partecipare alla celebrazione eucaristica nel giorno del Signore. Anche a voi è rivolta la chiamata alla novità di vita che ci è donata nello Spirito. Anche a vostra disposizione sono i molti mezzi della grazia di Dio. Anche da voi la Chiesa attende una presenza attiva e una disponibilità a servire quanti hanno bisogno del vostro aiuto. E penso anzitutto al grande compito educativo che come genitori molti di voi sono chiamati a svolgere e alla cura di relazioni positive da realizzare con le famiglie di origine. Penso poi alla testimonianza semplice, se pur sofferta, di una vita cristiana fedele alla preghiera e alla carità.

E ancora penso anche a come voi stessi, a partire dalla vostra concreta esperienza, potrete essere di auto ad altri fratelli e sorelle che attraversano momenti e situazioni simili o vicine alle vostre. In particolare per la situazione di alcuni di voi ripeto quanto ha scritto Giovanni Paolo II: “E’ doveroso anche riconoscere il valore della testimonianza di quei coniugi che, pur essendo stati abbandonati dal partner, con la forza della fede e della speranza cristiana non sono passati a una nuova unione: anche questi coniugi danno un’autentica testimonianza di fedeltà, di cui il mondo oggi ha grande bisogno. Per tale motivo devono essere incoraggiati e aiutati dai pastori e dai fedeli della Chiesa” (Familiaris consortio, 22.11.1981, n. 20).

Con tutti voi, facendo mie le parole dei vescovi delle altre Chiese di Lombardia, chiedo allo Spirito Santo “che ci ispiri gesti e segni profetici che rendano chiaro a tutti che nessuno è escluso dalla misericordia di Dio, che nessuno è mai da Dio abbandonato, ma solo sempre cercato e amato. La consapevolezza di essere amati rende possibile l’impossibile” (Lettera alle famiglie, 22.9.2001, n. 28).        

 Card. Tettamanzi

 

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CALENDARIO LITURGICO

Corpus Domini:  Dt.8,2-16 ; 1Cor.10,16-17; Gv.6,51-58

anno A                                                       4salterio

Martedì

27

8.30

memoria di De Giusti Giacomo

 

Mercoledì

28

 

18.30

 

partecipano i bambini della prima comunione

memoria di Sivieri Renata

 

Giovedì

29

7.30

memoria di tutti i defunti

Venerdì            

30

18.30

 

per don Stefano Mazzer (anniv. ordinazione)

memoria di Breda Antonio

 

Sabato

31

18.30

 

memoria di Doimo Dino

 

Domenica

 

IX tempo ordinario

 

1

9.00

 

 

 

10.30

memoria di Belloni Bianca e Cais Giuseppe

memoria di Zamiello Maddalena in Mandia

memoria di Buso Eldo

memoria di Ros Simeone e Tonon Marcella

 

memoria di Vettoretto Elisa

memoria di Dal Bianco Lucia e Savina

int. del gruppo del 35° anniversario di matrimonio

 

 

CALENDARIO   PASTORALE  

Oggi 25 maggio, 

dopo le Messe, si raccolgono

         le  iscrizioni  al  Grest

Lunedì 26, Ore 20.30

si incontra il gruppo per la missione. 

Mercoledì 28 alle ore 20.00

 incontro di  segreteria

 Giovedì 29 ,

 incontro del post cresima

        Giovedì 29, alle 20.30, 

incontro dei genitori dei ministranti

VEGLIAMO

IN PREGHIERA CON MARIA

 

Venerdì 30

alle ore 20.30

 

Affidiamo a Maria

le nostre vite e

con lei stiamo nelle cose di Gesù

Domenica prossima

alla messa delle 10.30 

 

celebrazione conclusiva dell’anno catechistico

 
Invitiamo ogni bambino e ragazzo

a portare un fiore  del proprio giardino

I giovani della parrocchia si stanno incontrando

 per preparare la festa di sabato 7 giugno. 

Di questa festa parleremo nel prossimo Annuncio

 Mercoledì 11 giugno incontro di

Unità Pastorale a Collalbrigo

Giovedì 12 giugno, alle 17.30, 

si incontrano i catechisti 

per un tempo di preghiera, di verifica e di fraternità

Domenica 15, nel pomeriggio, 

assemblea comunitaria

 di fine anno pastorale

 

 

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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo di Conegliano (TV)