Parrocchia
di Campolongo in Conegliano |
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anno
14 n. 32
25. 09. 2005 |
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và
oggi a lavorare nella vigna
E’
l’invito che troviamo nel Vangelo di oggi, un’ulteriore
chiamata del padrone della vigna che esce a cercare operai per la
sua vigna.
La
vigna ha bisogno di essere lavorata, per questo occorre che ci sia
chi la lavori.
La
parrocchia è come una vigna, la vigna del Signore che siamo noi e
che nello stesso tempo ci è affidata. Siamo corresponsabili del
frutto che portiamo, della sua bontà e della sua abbondanza.
Allora
iniziamo questo nuovo anno pastorale con la voglia di metterci a
servizio degli altri, perché c’è più gioia nel dare che nel
ricevere, perché si cresce anche donando, perché i doni di Dio
si moltiplicano solo se li condividiamo, perché tante persone non
conoscono ancora la Bella Notizia che ha cambiato il mondo.
Ecco
il catechismo, una specie di laboratorio in cui bambini, ragazzi e
catechisti crescono insieme in virtù della Parola annunciata,
scoperta, approfondita e condivisa.
Ecco
il cammino in preparazione al battesimo, per riscoprire le radici
dell’essere cristiani e consolidare l’impegno di essere, per i
propri figli, i primi testimoni di Gesù e del suo Vangelo.
Ecco
l’invito, rivolto agli adulti che non hanno completato
l’iniziazione cristiana e che desiderano farlo, a dare il
proprio nome per poter organizzare un percorso adatto.
Molto lavoro
richiede la vigna,
ma ciò che si riceve è molto più grande.
non
ne ho voglia, disse
ma
poi, pentitosi, ci andò |
Rita
Riportiamo
integralmente l’articolo di Lorenzo Fazzini pubblicato
dal Corriere della Sera il 17.09.05 |
leggendo,
si trova che |
Siamo nel Duemila, e si cambia. Se un tempo alla terza
elementare, insieme al sussidiario, arrivava anche la prima
comunione (spesso comunque spostata verso la quarta) oggi a Verona
potrebbe non essere più così.
Lo ha deciso il Sinodo diocesano e il progetto pastorale lo
prevede a chiare lettere: “Va sciolta la stretta corrispondenza
tra percorso scolastico, età e ricezione dei sacramenti”.
Ovvero: se un bambino non è pronto, gli potrà essere rifiutata
la prima comunione, la cerimonia con parenti e il bel vestito
bianco. “Progressivamente ci si staccherà dal pensare la prima
comunione dall’età scolastica e non si procederà più per
annate, come avviene oggi”, illustra don Gaetano Pozzato,
vicario per l’organizzazione pastorale della diocesi di San
Zeno.
“A seconda dell’itinerario di fede intrapreso dai ragazzini
verranno istituiti più gruppi che seguiranno cammini diversi”.
In altre parole, un bambino con un back-ground di fede più
intenso si vedrà la strada spianata verso la prima comunione; chi
invece è più “lento” nella pratica e preparazione cristiana,
si attarderà un po’ al catechismo per entrare meglio nella
dimensione cristiana.
“Nessuna discriminazione”, precisa non Roberto Campostrini,
parroco di Bovolone, grosso centro della Bassa. “Tutto questo
perché si riscopra la verità dell’essere discepoli di Cristo:
cristiani non si nasce, si diventa”.
E in questo cambiamento di non poco conto avranno un ruolo
centrale le famiglie: “Si passi dal catechismo dei bambini al
cammino di fede della famiglia”, si legge nel testo,
“annunciare oggi quel Gesù”, presentato dal vescovo padre
Carraro.
Cioè, anche la famiglia – i genitori, innanzitutto – devono
prendere parte al cammino di preparazione ai sacramenti dei
ragazzini.
Come già avviene in alcune parrocchie cittadine, che hanno
abolito la tradizionale lezione settimanale del catechismo optando
per una soluzione full immersion : una domenica al mese,
mezza giornata, genitori e bambini in parrocchia, divisi per
incontri e attività religiose diverse, insieme per la messa
conclusiva.
“Altrimenti succederà ancora quello che capita oggi”, spiega
don Campostrini. “Bambini che hanno ricevuto la prima comunione
la domenica dopo non vengono a messa”.
Dall’articolo-intervista,
pubblicato sull’Azione dell’11 settembre, che racconta
l’esperienza di Lino Ongaro in Etiopia. |
L'anello di congiunzione tra
Lino e la missione
è
suor Elisa Tonello, una combattiva salesiana che dal Collegio
Immacolata viene catapultata in Etiopia, nella poverissima Zwaj.
Negli anni trascorsi a Conegliano suor Elisa ha prestato servizio
anche nell'oratorio di Campolongo. E’ lì che ha conosciuto Lino
e altri volontari della parrocchia. Nel
gennaio del 2001 la missionaria rientra in Italia per un breve
soggiorno e incontra i vecchi amici. Senza tanti giri di parole
chiede a Lino la disponibilità per la missione. Lino non si tira
indietro e a maggio di quell’anno parte per l’Etiopia con
Tarcisio Marsura di Biadene. Insieme avviano i lavori di
costruzione della scuola materna della missione: capienza 360
bambini. Nel 2003 Lino ritorna a Zwaj per ccostruire una seconda
scuola, questa volta elementare.
Infine
lo scorso aprile è di nuovo in Africa per completare il secondo
stralcio della scuola elementare. Con lui c'è anche il
novantaquattrenne don Igino Facchinello, che ha deciso di sposare
la causa di suor Elisa e di sostenerla tramite l'Associazione
volontari di solidarietà da lui fondata. «Il mio
"lavoro" nella missione è stato di capocantiere ma
anche di "factotum", racconta Lino.
Le
suore hanno tanti problemi che a Zwaj nessuno è in grado
risolvere, mentre per chi ha un po' di manualità e di conoscenze
tecniche sono di semplice soluzione. Durante i lavori ho cercato
di trasmettere ad alcuni etiopi le mie conoscenze, soprattutto in
materia di impiantistica elettrica». Ma perché giunto al tempo
del riposo, non si è "accontentato" degli impegni in
parrocchia, ed ha abbracciato questa nuova esperienza?
«La
mia scelta è frutto del cammino di cristiano percorso all'interno
della parrocchia di Campolongo, risponde.
Dopo
aver dedicato molte energie alla ristrutturazione della chiesa e
ad altre attività parrocchiali,sentivo il bisogno di aprirmi ad
altre realtà. L'esperienza in Etiopia mi ha impressionato: ho
visto, con i miei occhi, bambini morire di fame; ho toccato con
mano il coraggio delle cinque suore salesiane che, da sole e quasi
allo sbaraglio, hanno messo in piedi una cittadella scolastica che
ospita duemila ragazzi; ho costruito bellissimi rapporti umani».
CALENDARIO
LITURGICO E PASTORALE
XXVI°
Domenica del tempo ordinario: Ez. 18,25-28; Fil. 2,1-11; Mt.
21,28-32
Martedì
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27
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8.30
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memoria
di Da Dalt Amabile
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Mercoledì
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28
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18.30
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memoria
di tutti i defunti
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Giovedì
|
29
|
15.30
20.30
|
per
la nostra parrocchia
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Venerdì
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30
|
18.30
|
memoria
def. famiglia Carnieli Adriana
|
Sabato
|
1
|
18.30
|
memoria
di Miraval Mario ed Ersilia
memoria
di Padoan Verardo
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Domenica
Anniversario
dedicazione
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2
|
9.00
10.30
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memoria
di Granziera Natale e Donadel Ermenegilda
memoria
di tutti i defunti
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Ricordiamo gli anniversari
Il
29 settembre 1985 don
Carlo entrava nella nostra parrocchia in qualità di
parroco.
Per
il cammino compiuto insieme in questi vent’anni
vogliamo dire
grazie
al Signore, celebrando la Santa Messa, giovedì 29,
alle ore 15.30 e alle ore 20.30.
La prima domenica di ottobre del 1997, la nostra chiesa è stata consacrata al Signore. Ogni
prima domenica di ottobre ricordiamo questo evento.
Domenica 2 ottobre, a tutte le Messe, verrà
presentato il piano pastorale.
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Settimana
di catechismo
Orario provvisorio:
Lunedì
26 :
5° elementare
Martedì
27 :
4° elementare
Mercoledì
28 :
3° elementare
1° media
3° media
Venerdì
30 :
2° media
Sabato
1 : 1° elementare
2° elementare
Tutti
gli incontri sono alle ore 17.00
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Domenica 9 ottobre, alle ore 16.00,
inizia il cammino di fede
per il battesimo dei
bambini. |
Gli adulti che chiedono
il sacramento della Cresima,
diano il proprio nome in parrocchia. |
Da Lunedì 3 ottobre, dalle ore 16.00 alle 18.00, ed ogni 1° e 3° lunedì
di ogni mese, si danno appuntamento le amanti di ago,
uncinetto, ferri… per preparare i lavori per il
mercatino missionario parrocchiale. Siete invitate.
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