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Voglio svegliare l'aurora       salmi 57 e 108

Ha fatto notizia lo zelo di un senato­re di Trento cui è riuscita l’impresa di infilare in finanziaria un cospicuo contributo, pari a cinque milioni di euro, destinato alla diocesi di Trento per finanziare un convegno sul dialogo interreligioso.

In un editoriale, Vita Tren­tina, settimanale della diocesi, così si esprime:

“L'iniziativa personale del senato­re, che in finanziaria destina alla diocesi di Trento 5 milioni di euro non richiesti, oltre che destare sconcerto e imbarazzo nei credenti, getta benzina sul fuoco di un anti clericalismo che giudica la Chiesa con la lente dei privilegi”.

E’ legittimo che un parlamentare si faccia carico dei bisogni del suo territorio ma devono essere bisogni di oggettiva priorità, che coinvolgano la gente e non contrastino con l'interesse generale, perché un parlamentare rappresen­ta l'intera nazione.

Trattandosi della Chiesa, proprio per il riguardo prescritto dalla natu­ra della sua missione squisitamente religiosa, si dovrebbe dare prova di maggiore discrezione e misura. Fortunatamente, dove non è arrivata la sensibilità del senatore, è arrivata la Chiesa di Trento con il suo cortese ma fermo rifiuto, motivato con la cura di preservare la libertà e la credibilità della Chiesa.

Non è solo problema di immagine ma è di sostanza per la sua missione.

La diocesi di Trento ha compiuto un gesto forte, bello ed eloquente.

Esso ci  richiama alla memoria una pagina del Concilio. Nella Gaudium et spes è scritto: “La Chiesa non pone la sua speranza nei privilegi offertigli dall'autorità civile.

Anzi, essa rinunzierà all'esercizio di certi diritti legittimamente acquisiti, ove constatasse che il loro uso può far dubitare della sincerità della sua testimonianza” (n. 76).

Sono parole limpi­de ed esigenti, nate in un tempo in cui nella Chiesa si discuteva non di diritti da far valere verso partiti e istituzioni ma di come vivere il valore della povertà evangelica e di come salvare la vera  libertà ecclesiale.

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AMMINISTRAZIONE ORDINARIA

BILANCIO DELL'ANNO 2005

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ENTRATE

Elemosine festive                                        10.299,84

Elemosine feriali                                              770,92

Elemosine S. Rosa                                              94,07

Offerte manuali                                              1.920,00

Offerte per battesimi                                        495,00

Offerte per matrimoni                                      190,00

Offerte per comunioni                                     700,00

Offerte per intenzioni S. Messe                   3.700,00

Offerte per funerali                                       3.222,75

Ricavo raccolta ferro                                    2.854,00

Offerta 21.XI                                              10.370,00

Interessi su depositi                                            94,24

Varie                                                               1.519.51

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Totale entrate                                             36.230,33

Nel conteggio delle elemosine festive non sono comprese le elemosine in chiesa destinate al fondo di solidarietà, che ammontano ad euro 4.616,00, le elemosine raccolte nelle giornate stabilite dal Vescovo che ammontano ad euro 2.010,00 e le elemosine per messe dei defunti che ammontano ad euro 1.245,00.

La somma totale delle elemosine festive è di euro 18.170,84.

Nell’anno 2005 abbiamo raccolto euro 15.974,00 per la carità, di cui euro 3.075,00 nel fondo di solidarietà, euro 3.460,00 nelle adozioni, euro 4.616,00 nelle elemosine di chiesa, euro 2.813,00 nel mercatino missionario, euro 2.010,00 nelle giornate stabilite dal Vescovo.

La somma devoluta alla carità è quasi  pari all’attivo del bilancio 2005.

USCITE

Imposte comunali                                             258,50

Tasse diocesane                                                509,00

Spese per il culto                                              823,00

Per lo stipendio del parroco                         2.700,00

Per gli aiuti alla pastorale                                500,00

Per il personale                                                 263,00

Acqua                                                                502,27

Energia elettrica                                            1.619,32

Riscaldamento                                               5.449,27

Telefono                                                            531,50

Spese per ufficio                                           1.805,00

Manutenzione ordinaria                                   654,00

Assicurazione                                                 2.433,12

Spese bancarie                                                  169,82

Varie                                                               1.668,51

                                                                       -------------------

Totale uscite                                               19.886,31

L’amministrazione ordinaria dell’anno 2005 si chiude con un attivo di euro 16.344,02.

                                      Per il Consiglio per gli affari economici

                                                                                               Laura Gatti, segretaria

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Mercoledì 1° marzo inizia la Quaresima

La Santa Messa, con l’imposizione delle ceneri,

 viene celebrata alle ore 15.00 e alle ore 20.30.

 Non ci sarà la recita dei Vespri.

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