Parrocchia
di Campolongo in Conegliano |
|
|
anno
15 n. 18
26.
03. 2006 |
|
.
..
..
Abbiamo fatto insieme un tratto di strada; le orme si stanno
avvicinando all’altare.
La domenica,
pasqua della settimana, accresce in noi il desiderio della festa
di pasqua, della notte santissima e del giorno nuovo in cui la
croce che innalza il figlio dell’uomo diviene trono di gloria.
E colui che
avrà creduto nel nome deLL'unigenito figlio di Dio sarà salvo
perché sarà innalzato con Lui.
Talmente,
infatti amò Dio il mondo, che il figlio quello unigenito diede,
affinché ogni credente in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.
LA
STRADA DELLA QUARESIMA
.
oggi si arricchisce di orme riempite di scalini.
Gesù è
cresciuto in età, sapienza e grazia.
Si è
elevato fino ad essere perfetto come il Padre suo dei cieli.
Gli uomini
lo innalzano sulla croce e dall’alto Egli attira tutti a sé.
Siamo invitati a salire in alto anche noi, come si sale una scala,
gradino dopo gradino, e come si sale con fierezza su un trono di
gloria.
Il cammino
che conduce alla pasqua è un cammino in salita, fatto di piccole
o grandi morti quotidiane che sono piccoli o grandi germi di
risurrezione.
E l’ultimo
giorno manifesterà le nostre ascensioni.
Rita
.
Un
invito alla concordia ecclesiale
Gesù, chiamati a sé i discepoli, disse:
"I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i
grandi esercitano su di esse il potere. Non così dovrà essere
tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà
vostro servo, e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà
vostro schiavo; appunto come il Figlio dell’uomo, che non è
venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in
riscatto per molti". (Mt 20,25-28)
Con
queste parole Gesù indica la modalità con cui devono essere
vissute le relazioni ecclesiali.
Egli
prende spunto da come agiscono i capi delle nazioni e i grandi
della terra per dire chiaramente che nella comunità dei suoi
discepoli non deve essere così.
La
stagione che stiamo vivendo nella nostra società è segnata da
una lotta a tutto campo che vede coinvolti coloro che hanno da
difendere un potere piuttosto che servire i cittadini, i patrimoni
economici piuttosto che la giustizia sociale, gli interessi
privati piuttosto che il bene comune.
Si
assiste così ad un degrado delle relazioni tra le persone che
rischia di coinvolgere tutti.
Qualsiasi
tipo di confronto -
sociale, politico, religioso, familiare, lavorativo - assume
sempre più frequentemente i toni del disprezzo dell’altro,
dell’insulto gratuito e della calunnia.
E’
triste constatare come anche tra i cristiani si faccia strada
questo modo di comportarsi. Eppure le parole di Gesù sono chiare:
“Non così dovrà essere
tra voi”.
Questo
tempo di quaresima è occasione favorevole per un cammino di
liberazione da queste logiche perverse che dividono le persone e
le comunità.
Le
comunità cristiane dovrebbero diventare scuole di comunione e di
servizio, luoghi in cui si impara, a volte anche con difficoltà e
sofferenza, la condivisione delle diversità per ricomporle
nell’unità. Cristo non può essere diviso, afferma San Paolo (cf.
1Cor 1,13).
I
fedeli dovrebbero recuperare la dimensione comunitaria della vita
ecclesiale trovando il coraggio e l’umiltà di ricercare
l’incontro e il dialogo con i fratelli e sollecitando in questo
senso anche i pastori e i consigli pastorali.
Da
qui nasce il vero ministero del laico, che consiste nel portare lo
stile dei discepoli di Gesù negli ambienti dove egli vive e
svolge le sue attività.
E’
interessante, a questo riguardo, il pensiero della Chiesa espresso
in un passo della Lumen
Gentium : “Per loro vocazione è proprio dei laici cercare
il Regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole secondo
Dio”.
Allora
la presenza della Chiesa nella società civile, senza bisogno di
imporsi o di rivendicare spazi di potere, diventerà significativa
e feconda, e aprirà nuovi orizzonti di speranza per il mondo.
“Voi
siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con
che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad
essere gettato via e calpestato dagli uomini” (Mt
5, 13).
Vincenzo
.
.
CALENDARIO
LITURGICO |
IV° Quaresima 2
Cr.36,14-23; Ef. 2,4-10; Gv. 3,14-21
anno B
4° salterio
|
Martedì
|
28
|
8.30
|
memoria
di tutti i defunti
|
Mercoledì
|
29
|
18.30
|
memoria
di Zanin Augusto
|
Giovedì
|
30
|
7.30
|
memoria
di tutti i defunti
|
Venerdì
|
31
|
18.30
|
memoria
di Camilotto Claudio
intenzione
per un anniversario
|
Sabato
|
1
|
18.30
|
memoria
def. Borin
memoria
def. Fighera Carmelo e Rita
intenzione
di Enrico e Adele Cagna
|
Domenica
V°
quaresima
Ger.
31,31-34
Eb.
5,7-9
Gv. 12,20-33
|
2
|
9.00
10.30
|
memoria
di Granziera Natale e Donadel Ermenegilda
intenzione
della famiglia Gatti
memoria
di Favero Evaristo
|
.
.
.
CALENDARIO PASTORALE
Oggi, al Toniolo di
Conegliano,
percorso formativo
familiare guidato dal Vescovo
|
Lunedì
27 marzo,
incontro
dei genitori
dei cresimandi.
|
Sabato
1° aprile, alle ore 9.00, si riunisce
la
Segreteria del Consiglio Pastorale
|
Lunedì
3 aprile:
Consiglio
Pastorale.
|
Martedì
4 aprile, alle ore 20.30,
incontro
dei giovani dalla 1° superiore
disponibili
a realizzare il Grest estivo.
|
Mercoledì
5 aprile, alle ore 17.00,
in
Chiesa:
celebrazione
penitenziale
per
tutti i bambini e i ragazzi del catechismo.
|
La
celebrazione penitenziale per gli adulti
sarà
lunedì 10 aprile alle ore 20.30.
Ci
prepareremo così al sacramento della confessione,
che
si farà martedì
11 aprile dalle ore 15.00.
|
Gli
ammalati
che
desiderano fare la
confessione
e/o ricevere l’Eucaristia in casa,
avvisino
don Carlo
oppure
chiamino in ufficio allo 0438.23870,
dal
lunedì al venerdì, dalle ore 16.00 alle 18.00
|
Continua,
in Cappella,
la
preghiera delle Lodi, alle ore 7.00,
e
dei Vespri, alle ore 19.00.
|
|
..
.
|