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La
verità non esiste che per essere cercata.
Cesserebbe
di essere vera se fosse solo un passato da possedere.
AL-KINDI
Le
grandi verità le conosciamo poco. L’intelligenza cerca di capire ma solo
chi coniuga la parola rivelatrice con l’amore arriva alla conoscenza.
E
l’amore è come il respiro: non possiamo trattenerlo ma solo ospitarlo
brevemente; e non possiamo espirarlo se non lo abbiamo prima inspirato. La
verità non la possediamo, perché viene da Dio che è verità e amore.
L’amore non lo possediamo ma lo alimentiamo all’amore di Dio. Se Dio
cessasse di amarci noi non potremmo amare.
I
sacramenti li abbiamo ricevuti senza averli cercati. Dio ci
ha segnato con il suo sigillo ma non può riconoscerci se non siamo
suoi. Perché trasformiamo in feste segni che sono solo medicina per guarire
la vita e alimentarla? Nella comunità occorre stare con passione. Solo lo
stolto sega il ramo in cui è seduto o sputa nel piatto in cui mangia. Stolto
è anche chi è solo critico con la sua Chiesa o pratica amicizie senza amore.
Non abbiamo un passato da possedere ma l’opportunità di dissetarci ancora
alla verità e all’amore.
Domenica
3 ottobre
una
giornata per rilanciare l’impegno
Sarà
una domenica importane perché ricordiamo eventi importanti.
·
La
dedicazione della nostra chiesa parrocchiale.
Tredici
anni fa il vescovo Alfredo ha unto con l’olio santo la mensa dell’altare e
quattro croci incastonate nelle pareti dell’edificio. Ci ricordano che la
chiesa è casa del Signore dove egli incontra il suo popolo e che l’altare
è la mensa che Dio prepara per condividere il pane che nutre e fa crescere
nell’unità.
·
L’inaugurazione
dell’anno pastorale 2010-2011.
Il
vescovo ha predisposto un piano pastorale per il cammino delle comunità
ecclesiali. Il nostro consiglio pastorale lo ha accolto dentro il nostro
cammino, scegliendo un’idea guida, un’icona che la rappresenta e delle
iniziative con cui concretizzarlo. Tutto questo sarà presentato in tutte le
messe di domenica, nella liturgia della parola, sempre a cura del Consiglio.
·
La
ripresa delle attività del Circolo parrocchiale.
L’iscrizione
al Circolo offre una copertura assicurativa durante le nostre attività e
permette di organizzarle e viverle nel rispetto delle leggi civili. Domenica
3, alle ore 16.00, ci riuniamo in assemblea per raccontare le attività svolte
dal Circolo e raccogliere le adesioni per l’anno 2011. Parlare di queste
attività significa anche richiamare le iniziative pastorali
ed aprire l’opportunità di partecipare alla vita del Circolo. E’
come navigare con una barca a remi, in cui un remo si immerge nella realtà
terrena e l’altro nel diventare figli nella famiglia di Dio. Siamo chiamati
a fare unità trovando il ritmo giusto fra umano e divino. Se usiamo un remo
solo la barca gira su se stessa e non ci porterà alla meta a cui tendiamo.
·
La
valorizzazione della presenza del presbitero.
La
sera del 29 settembre 1985 il vescovo Eugenio Ravignani mi ha accompagnato in
parrocchia ed ha indicato a tutti alcune costanti del cammino da fare insieme.
Venticinque anni sono tanti e la comunità da allora è cambiata.
Fare
memoria significa valorizzare un legame importante perché, al di là delle
virtù e delle fragilità di tutti, è il Signore a guidare il cammino.
Ricorderemo
l’evento nella preghiera mercoledì 29, con una eucaristia alle ore 19.00, e
nelle Messe di domenica 3 ottobre.
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Le
feste della comunità.
E’
tradizione concludere l’anno pastorale con la festa dell’appartenenza.
Perché non fare una festa anche all’inaugurazione dell’anno pastorale? Il
Circolo parrocchiale organizza, sempre domenica 3 ottobre, dalle ore 17.00
alle 19.00 circa, nel bar e negli altri spazi della parrocchia a seconda che
il tempo permetterà, una festa insieme, con la collaborazione di coloro che
partecipano e in uno stile fraterno e frugale. Menù: panini farciti con
porchetta, patatine fritte e bevande. Praticheremo un costo che copra le spese
sostenute.
Domenica
3 ottobre vivremo insieme una giornata importante, nella ricerca della verità,
della grazia e della fraternità, per un cammino ecclesiale secondo il disegno
di Dio. Facciamo in modo di
esserci.