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Parrocchia di Campolongo in Conegliano

anno 20  n. 05      26. 12. 2010   

 

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Buon Natale a braccia aperte

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corale miniato XIV sec.Lo scambio di auguri esprime presenza, gioia e incoraggiamento; è l’auspicio di un cambiamento e di una speranza nuova.

 
Molti lavoratori hanno perso il lavoro. Sono immigrati e italiani che quest’anno non potranno partecipa-

 

re  alla festa di Natale come tutti gli altri. Saranno costretti a  chiedere aiuto per procurarsi di che vivere.

 

Il primo augurio che oggi ci dobbiamo scambiare è un impegno di solidarietà e di condivisione perché tutti abbiano un posto di lavoro, o un adeguato sostegno economico.


Rivolgiamo un augurio anche a noi stessi, italiani e immigrati senza distinzione: abbiamo bisogno gli uni degli altri, per darci reciprocamente fiducia nell’affrontare e risolvere i problemi insieme e far emergere la nostra umanità e il nostro senso di responsabilità nelle inevitabili situazioni di conflitto.


Auguri a tutti di buone feste nella condivisione

 

Il Consiglio del Fondo di Solidarietà Parrocchiale   

 

 

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La Veglia di Natale

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«Che cosa è proprio del cristiano? Vigilare ogni giorno e ogni ora, ed essere pronto nel compiere perfettamente ciò che è gradito a Dio, sapendo che all’ora che non pensiamo il Signore viene» (San Basilio).

L’accento è posto sull’attesa della venuta gloriosa del Signore, non su attese regressive e devozionali della nascita di Gesù a Betlemme. Il Natale  è un evento storico, avvenuto una volta per sempre, che viene celebrato come caparra della seconda venuta del Signore. La preghiera della veglia innalza lo sguardo al Signore veniente.

Con vigile attesa, la comunità cerca di essere presente a sé stessa, pone attenzione al proprio lavoro, al proprio vivere quotidiano per trovare la presenza del Signore negli altri e negli avvenimenti della vita. Matura la coscienza di essere alla presenza del Signore nella quotidianità. L’attesa vigile non è evasione o fuga spiritualistica, ma fondamento spirituale dell’agire, luce interiore che illumina l’azione quotidiana, il senso profondo dei gesti di ogni giorno.

Giovanni Battista, l’uomo che nel deserto prepara la strada al Veniente e Maria, la donna di ascolto che accoglie nel suo grembo il Messia, sono due figure che richiamano la spiritualità, la solitudine e il silenzio. Ispirano un clima di maggiore sobrietà e di più intensa preghiera.

La veglia è l’occasione per chiederci: chi attendiamo nella nostra vita?                                                   

                                                                                              Elio

 

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La Famiglia come risorsa

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Quest’anno il giorno dopo Natale cade di Domenica. La liturgia dà precedenza alla festa della Santa Famiglia sulla ricorrenza di Santo Stefano. I testi sacri del giorno ci propongono la vita familiare cristiana secondo il comandamento dell’amore, anche in situazioni difficili, come è accaduto alla famiglia di Gesù, costretta ad abbandonare beni ed affetti per sfuggire alla repressione.          

Proponiamo alla riflessione alcune tematiche sviluppate in una lezione della Scuola Sociale diocesana da ADRIANO BORDIGNON dell’associazione «Famiglie 2000» di Treviso.

La famiglia è una realtà sociale, in cui l’essere umano viene educato ad apprendere il senso dell’esi-stenza come dono e responsabilità. Offre ai suoi membri i valori etici che le sono propri: valori della vita, della solidarietà, della gratuità, della condivisione, che sono valori di umanizzazione per ogni suo componente e per tutta la società. La famiglia è il luogo del legame affettivo, della crescita e dell’integrazione del maschile e del femminile, è scuola, è luogo di responsabilità conferita ed assunta, è il luogo dove le generazioni generano la continuità. Il benessere della società locale è strettamente legato al benessere della famiglia, ne è la struttura portante. Varie situazioni difficili affliggono le famiglie di oggi: Il timore dei giovani verso il matrimonio, la disgregazione, la denatalità, l’aumento delle coppie senza figli, l’aumento delle famiglie con un solo genitore, di singoli, di anziani soli, di coppie conviventi con figli naturali. Sono in crisi i ruoli del maschile e del femminile, il rapporto tra famiglia e scuola.

Per invertire la rotta ed incominciare un percorso positivo è necessario un  progetto culturale nuovo dove la famiglia, e la relazionalità all’interno di essa possano essere l’elemento su cui le politiche fiscali, del lavoro e di cura delle persone, possano confrontarsi.

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CALENDARIO LITURGICO

S. Famiglia: Sir. 3,2-6.12-14; Col. 3,12-21; Mt. 2,13-15.19-23

anno A                                                                             proprio

Martedì

28

8.30

 

memoria di tutti i defunti

 

Mercoledì

 

29

18.30

intenzione di persone devote

 

Giovedì

30

7.30

memoria di tutti i defunti

 

Venerdì

31

18.30

memoria di tutti i defunti

 

Sabato

Maria Madre di Dio

1

9.00

 

10.30

memoria di Mazzer Marilena

 

memoria di tutti i defunti

 

Domenica

II dopo Natale

2

9.00

 

10.30

 

memoria defunti Pezzé e Todisco

 

memoria di Boscarato Roberto e Lina

 

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CALENDARIO  PASTORALE

Le celebrazioni nel tempo di Natale

  Sabato 25, 

Natale del Signore,

 NON c’è la Santa Messa delle 18.30

Domenica 26, 

festa della S. Famiglia,

 le Messe hanno l’orario festivo

Venerdì 31, alle ore 18.30

 Messa festiva della solennità di Maria Madre di Dio. 

Sabato 1° gennaio le Messe hanno l’orario festivo.

 NON ci sarà la Messa alla sera

 Martedì 4 gennaio alle 20.30 nel Duomo di Oderzo,

 veglia diocesana per la pace

 Mercoledì 5 gennaio, 

alle 18.30 Messa festiva dell’Epifania. 

Giovedì 6 gennaio

Epifania. 

 le Messe hanno l’orario festivo

 Domenica 9 gennaio, 

memoria del Battesimo del Signore, 

alla Messa delle 10.30, 

celebrazione del battesimo di tre bambini

  La casa di via degli Olmi 

chiude per il tempo di Natale

Riapre lunedì 10 gennaio.

 E’ sospeso anche l’ascolto del Vangelo il venerdì sera  

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Ecco !

Gesù, Dio con noi,

è nato

 

 

 

 

 

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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo in Conegliano (TV)