Parrocchia di Campolongo in Conegliano  

 anno 14  n. 18      27.03.2005

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Ecco il giorno che ha fatto il Signore

 

I 50 giorni del tempo liturgico che inizia subito dopo il Triduo Pasquale, vengono considerati dalla Chiesa come ''un solo giorno", una grande Domenica. Le Domeniche di questo Tempo si chiamano "Domeniche di Pasqua" e non "dopo Pasqua". Seguendo, inoltre, gli Atti degli Apostoli e il libro dell’Esodo, la Chiesa apostolica vede in questi giorni il compimento della festa ebraica della Pentecoste.

Per il nuovo Israele, la Comunità del Risorto, il frutto più maturo della Pasqua è il dono dello Spirito Santo nel cuore dei credenti

Il Triduo Pasquale del Signore morto, sepolto e risorto è cuore dell'anno liturgico e di tutta la vita della Chiesa.

La settimana dell'Ottava di Pasqua, che nell'antichità era dedicata all'istruzione dei neo-battezzati, e il Tempo pasquale convergono nella Pentecoste, compimento della Pasqua.

La Pentecoste va celebrata con solennità e preparata con la Messa della vigilia e la Veglia. La caratteristica di questo Tempo liturgico è dunque quella di manifestare, in tutta la sua ricchezza di doni, il Mistero pasquale che nel cristiano si realizza nei sacramenti.

  E’ importante ricordare che il vertice dell'Iniziazione cristiana è la l'Eucaristia. Nel Tempo pasquale ogni comunità cristiana è invitata a contemplare questo mistero, centro della vita della Chiesa e a partecipare assiduamente alla celebrazione della domenica, giorno del Signore.

 

 

 

 

 

La Pasqua  cristiana

evento che trasforma il mondo e la storia

 

 Icona della Trasfigurazione - Bose

    La liturgia celebra la Pasqua come la festa più grande e più importante dell’anno liturgico.

Mi chiedo se le nostre comunità cristiane hanno consapevolezza dell’evento pasquale e della rilevanza che esso ha nella loro vita. L’impressione è che per molti la risurrezione di Cristo riguardi l’al di là e sia relegata ai margini della esistenza umana. Resta anche una realtà contestata, perché difficile da conciliare con il mondo. Il mondo non accetta la signoria del Risorto. Con Cristo, il Dio lontano è entrato nella storia quotidiana degli uomini, frantumando idoli e catene e imponendo una nuova giustizia, quella dell’amore vissuto fino alla fine da Gesù. La Risurrezione ha in sé una forza di vita in grado di trasformare il mondo. Essa apre all’uomo un tempo nuovo in cui già ora sono superate le potenze che distruggono la vita: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»  scrive l’Apocalisse 

La fede nel Risorto porta a partecipare alla trasformazione del mondo. Il mondo non è una realtà già completa, ma in divenire. Noi abbiamo la responsabilità di lavorare e di lottare per rendere possibile  questa trasformazione. L’Esodo dall’Egitto ha richiesto la disobbedienza civile degli Ebrei contro il faraone. Per tenere aperto il futuro di Dio, i profeti d’Israele richiamavano il popolo a non trasformare in idoli gli oggetti e le istituzioni create dall’uomo.

 La risurrezione di Gesù non ci rimanda solo all’al di là e alla interiorità, ma interessa la nostra vita corporea e le scelte che facciamo. Abbiamo la responsabilità di testimoniare la signoria di Dio con gesti concreti di solidarietà e di elevazione dei poveri. I cristiani non possono esimersi dal ricercare le cause delle strutture di male che opprimono l’uomo, né rinunciare alla lotta per rimuoverle.

Il capitalismo non è soltanto un sistema economico, ma una struttura gerarchica di rapporti sociali dove la  minoranza possiede la ricchezza e i mezzi di produzione e domina tutti gli altri. Nella nostra società gli uomini vengono plasmati dal mercato, dalla concorrenza, dal profitto e manipolati da coloro che possiedono i mezzi di informazione, che nella grande maggioranza sono a servizio della rendita finanziaria e del capitale privato. Questa società non è più fondata su un progetto di civiltà, ma solo sul successo economico.

Questo ordine è immutabile, intoccabile e senza alternative? Pensiamo alla proprietà privata.

Andando a prendere il treno a piedi per lavoro di buon mattino, lungo l’argine del Monticano, ho visto due giovani che dormivano sotto il ponte della statale. Immagino che siano stranieri. L’ho costatato ripetutamente. Forse lì hanno passato l’inverno.

La prima idea che mi è venuta in mente sono stati gli appartamenti vuoti della città. Sembra che a Conegliano ce ne siano più di mille cinquecento sfitti e molti altri se ne stanno costruendo, inutili, visto che i residenti sono in calo e non ne hanno bisogno. La casa è un bene primario, un diritto di tutti.

Spesso la proprietà privata è una idolatria che chiude i cuori alle necessità dei poveri.

 La fede cristiana non genera rassegnazione.  Essa è critica e profetica, ci fa prendere le distanze dalle idolatrie e dalle alienazioni. Non è giustificazione dell’esistente, ma apertura al futuro. Credere nella risurrezione significa spesso dover contestare la condizione attuale del mondo. Significa prendere coscienza che l’uomo è nato per vivere nella dignità e nella libertà.

Quale valore avrebbe la Pasqua se, dopo aver condiviso una casa e un lavoro con quelli che ne sono privi nei nostri quartieri, andassimo in chiesa a celebrare con loro la Gloria di Cristo Risorto, che è venuto a liberarci dalla idolatria e dalla miseria? Chiesa di Bose: frontale dell’ingresso principale

                                                                                            Elio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CALENDARIO  LITURGICO  E  PASTORALE

 

II° Domenica di Pasqua–A: At. 2,42-47; 1 Pt. 1,3-9; Gv. 20,19-31

Lunedì

28

9.00

memoria di tutti i defunti della parrocchia

 

Martedì 

29

8.30

 

memoria di tutti i defunti

 

Mercoledì

 

30

18.30

 

memoria di Da Dalt Amabile

memoria di Marchesin Angela

 

Giovedì

 

31

 

7.30

 

memoria di Camilotto Claudio

 

Venerdì 

1

18.30

 

memoria di tutti i defunti

 

Sabato

 

2

18.30

 

memoria di Granziera Natale

memoria di Donadel Ermenegilda

memoria di Gatti Rita

memoria di Oliana Silvano

 

Domenica

 

 

3

9.00

 

10.30

 

memoria di Fantuzzi Aurino

memoria di Bin Aldo

 

memoria di Cancan Giovanni e Emma

int. di persona devota

 

 

 

 

 

Lunedì, la Santa Messa viene celebrata alle ore 9.00

 

 

 

 

Sabato 2 aprile

alle ore 18.30

celebrazione del sacramento della cresima presieduta dal Vescovo

 

Riceveranno il sigillo dello Spirito Santo

 ….. giovani della nostra parrocchia  

 Sabato 9 aprile, alle ore 17.00,

incontro dei bambini di prima elementare

e dei loro genitori

Cammino di preparazione al battesimo:

 inizia domenica 17 aprile. 

I genitori interessati

 si iscrivano in parrocchia. 

Prima confessione 

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       Sabato 23 aprile, alle ore 18.30

Prima comunione 

 

 Domenica 1° maggio, alle ore 10.30 

Veglia mariana

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 Giovedì 19 maggio, alle ore 20.30

Festa dell’appartenenza

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 Domenica 22 maggio

 

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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo di Conegliano (TV)