PARROCCHIA
DI CAMPOLONGO DI CONEGLIANO
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anno
13 n. 05
25-28. 12. 2003 |
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FAMIGLIA, VITA NUOVA
La domenica dopo Natale celebriamo la festa della santa
famiglia e della famiglia cristiana come novità di vita.
Il matrimonio e la nascita di un bambino sono due esempi,
rappresentativi e affascinanti, di vita nuova.
Una vita nuova può far un po’ paura, perché vengono a
mancare le certezze su cui fino ad allora si è fatto
affidamento.
Eppure, che cos’è la vita cristiana se non la ricerca
amorosa di una vita nuova?
Natale è vita nuova;
Cristo risorto è vita nuova;
lo Spirito Santo è vita
nuova;
la santità è vita nuova.
Oggi
la fede non va di moda; la santità è una parola assente dai
discorsi della gente, pare una cosa per pochi e la si avverte
come qualcosa di mortificante.
Nel
nostro tempo si sono affievoliti il desiderio e la speranza di
una vita nuova, perché abbiamo raggiunto posizioni materiali
che ci soddisfano e ci siamo seduti.
La
santità della famiglia cristiana:
è quella cosa che sconvolge la vita abituale;
è accettare di essere rinnovati e guidati da Dio;
è vivere il matrimonio e l’attesa di un bimbo come doni di Dio;
è vivere assieme secondo la volontà di Dio.
Celebriamo
questo Natale
meditando una
riflessione sulla santità
scritta per
noi dal nostro Vescovo eletto.
Santità si
coniuga con umiltà
e con un
forte senso dell’umanità.
S A N T I T A’
UN
DONO
A
PORTATA
DI
MANO
Titolo
suggestivo e provocatorio. Ma non più di tanto.
Coglie
infatti un tratto specifico del mistero del Natale cristiano,
che assai poco ha da spartire con il natale del consumismo.
Il
Natale è dono all’umanità della santità di Dio, nella
persona del Figlio fatto uomo appunto per dare all’uomo di
tutti i tempi e di tutti i luoghi la possibilità di venire
riscattato dalla condizione di peccatore per incamminarsi
sulla via della santità.
Occorrerebbe
un trattato per svelare il senso profondo di santità.
Bastino
pochi cenni.
Santità
è forma alta del vivere umano, che si contrappone a mediocrità
e meschinità. Segnala una qualità di vita che, facendo leva
sulle potenzialità della propria interiorità, ci sospinge a
diventare il meglio di noi stessi, in conformità al progetto
di Dio su di noi.
Questo
progetto altro non è che la vita in Cristo: vivere con lui,
in lui; vivere lui! Dal momento in cui egli ha piantato la sua
tenda in noi, come precisa il prologo di Giovanni, ha scelto
di dimorare in noi, per farci partecipi del mistero
dell’amore trinitario.
Viene
spontaneo riandare con la mente al detto di sant’Agostino:
“Nell’interiorità dell’uomo ha posto la sua dimora
Colui che è la verità”.
E
colui che è la pienezza della verità dell’uomo altro non
desidera se non crescere
in noi fino alla sua piena maturità.
Il
dono della santità è dunque a portata di mano e bussa alla
porta del cuore. In attesa trepidante che qualcuno dichiari,
nella concretezza della vita e con senso di responsabilità,
l’incondizionata disponibilità a lasciarsi raggiungere, nel
dono dello Spirito, dalla santità di Dio.
Esattamente
come è avvenuto in Maria! Proprio il riferimento a Maria ci
induce a precisare che santità si coniuga con umiltà.
L’umile
serva del Signore si è lasciata conquistare interamente
dall’amore trinitario; anzi, grazie alla sua umiltà, ha
dilatato gli spazi dell’interiorità quanto è possibile ad
una creatura umana, perché l’Amore si trovasse non in
angustia ma a suo agio.
In
questa “avventura” della santità in noi nulla vi è di
intimistico.
Santità
si coniuga con forte senso dell’umanità e della
responsabilità di ognuno verso gli altri.
E’
un dono concesso a noi perché da noi trapassi ad altri,
appunto come ha fatto Maria che, appena accolto il dono del
Figlio di Dio nel suo grembo verginale, si mise in viaggio per
raggiungere in fretta la parente Elisabetta e farlo incontrare
con il “precursore” Giovanni.
Ripensare
il Natale in termini di fede cristiana significa allora non
solo dilatare lo spazio della nostra interiorità alla santità
di Dio, in Cristo Gesù, sottraendolo al dominio del peccato,
ma anche avvertire la carica di missione evangelizzatrice che
vi è insita.
A
ciascuno di noi, vorrei dirlo soprattutto ai laici, spetta il
compito di
immergerci nel groviglio della realtà delle relazioni
familiari, professionali e sociali, per portarvi il dono della
santità di cui ha urgente necessità il vivere di oggi
per essere un vivere degno dell’uomo.
Non
nella fuga dal reale, ma nella immersione in esso, a modo di
lievito e di sale, sta il campo della santificazione del
credente: nel suo donarsi, umile e operoso, come frutto della
santità di Dio in lui.
Chiunque
di noi, nel mistero della celebrazione natalizia, si lascerà
raggiungere dalla santità, ne sarà il segno sacramentale nel
vissuto di ogni giorno. La santità del Natale è davvero un
regalo inedito.
Una
sorpresa sconvolgente.
Tutto
da scoprire, in un contesto culturale di altro segno.
Santità!
Nome desueto.
Realtà
di intramontabile attualità.
Giuseppe
Zenti
Vescovo eletto di Vittorio Veneto
Al
nostro Vescovo Giuseppe
auguriamo
un Santo Natale
CALENDARIO LITURGICO E PASTORALE
Santo
Natale: Is. 52,7-10; Eb. 1,1-6; Gv. 1,1-18
Santa Famiglia: 1 Sam. 1,20-28; 1 Gv. 3,1-2.21-24; Lc.
2,41-52
Martedì
|
30
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8.30
|
memoria di
tutti i defunti
|
Mercoledì
|
31
|
18.30
|
Messa di
ringraziamento
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Giovedì
Maria
Madre di Dio
|
1
|
9.00
10.30
|
memoria di
tutti i defunti
memoria di
Donadel Paola
|
Venerdì
|
2
|
9.30
|
memoria di
Granziera Natale e Donadel Gilda
|
Sabato
|
3
|
18.30
|
memoria di
Antiga Ersilia
|
Domenica
II°
dopo Natale
|
4
|
9.00
10.30
|
memoria di Casagrande Angelo e Lina
memoria defunti Sperandio
memoria di Gloria Eva
memoria di Fantuz Maria Filomena
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Mercoledì
31
Ultimo
giorno dell’anno civile. Celebriamo la Santa
Messa alle ore 18.30
Giovedì 1° gennaio 2004
S. Messa alle 9.00 e 10.30
Nella Chiesa della Madonna delle Grazie,
alle ore 20.30,
veglia di preghiera per la pace.
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celebriamo
la venuta di Gesù
e
annunciamola con gioia
nella
vita di ogni giorno |
Venerdì
2 e sabato 3 gennaio
alcuni
giovani della parrocchia
si
ritrovano ad Asolo,
nella
casa delle suore Dorotee,
per
vivere due giorni di ritiro spirituale.
Li
ricordiamo nella preghiera. |
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La pace
di Cristo regni
nei
vostri cuori;
la
parola di Cristo dimori tra voi
con abbondanza. |
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