PARROCCHIA
DI CAMPOLONGO DI CONEGLIANO
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anno
13 n.
37
31. 10. 2004 |
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Uno
dei vegliardi allora
si
rivolse a me e disse:
Chi
sono e d'onde vengono ?
Questa
domanda, contenuta nel libro dell’Apocalisse e fatta
risuonare il giorno dei santi, ci invita a meditare sulla loro
identità.
Ancora
il libro dell’Apocalisse ci parla di loro come di coloro
che sono passati attraverso la grande tribolazione ed hanno
lavato le loro vesti rendendole bianche con il sangue
dell’Agnello.
La
grande tribolazione richiama il tempo della vita.
Anche
il salmista dice che gli anni che viviamo sono quasi tutti
fatica e dolore, passano presto e noi ci dileguiamo, e San
Paolo, vicino alla morte, dice di aver combattuto la buona
battaglia.
Le
vesti rese bianche dal sangue dell’Agnello richiamano il
battesimo quando, immersi nella morte e risurrezione di Gesù,
siamo diventati nuove creature, figli nel Figlio e membra del
suo corpo che è la Chiesa.
Vita
e battesimo ci sono stati donati da Dio, il tre volte santo,
affinché la Sua santità venga a noi in Cristo Gesù e per la
potenza dello Spirito.
La
santità è la misura alta della vita cristiana, dice il Papa,
dunque appartiene ad una moltitudine immensa che nessuno può
contare, anche a noi.
Questo
apre a noi speranze e potenzialità nuove, dona alla nostra
esistenza la beatitudine di cui parla Gesù nel Vangelo, fa
ardere in noi il desiderio della manifestazione ultima di Dio,
quando noi lo vedremo e saremo simili a Lui.
Queste
realtà sono troppo grandi e troppo belle
per
non essere meditate, pregate, cercate, celebrate.
Rita
LA
DELOCALIZZAZIONE
Sui
giornali dei giorni scorsi è stata data la notizia
dell’accordo raggiunto nella vertenza Zoppas con le
organizzazioni sindacali per attenuare gli effetti negativi
della chiusura di alcuni stabilimenti del gruppo e il
conseguente licenziamento di 417 lavoratori.
L’unico
aspetto positivo dell’accordo è l’uso della Cassa
Integrazione finalizzato alla formazione professionale e al
reinserimento dei lavoratori nel tessuto produttivo locale.
Il
caso Zoppas, con lo spostamento delle linee produttive in
Cina, ha messo in evidenza un
processo inarrestabile del settore manifatturiero in
provincia di Treviso per quanto riguarda le lavorazioni
semplici.
Ma
in quale ambiente sociale vanno a finire queste lavorazioni?
Dalle Centrali Sindacali Internazionali, veniamo a sapere che
in Cina i diritti umani e sindacali dei lavoratori sono
calpestati.
Per
legge è vietata l’associazione in sindacati liberi; è
possibile solo aderire al sindacato ufficiale controllato dal
partito.
Gli
organizzatori di manifestazioni di lavoratori vengono
arrestati ed imprigionati. Si racconta di pene di morte, di
rieducazione con lavoro forzato, uso della psichiatria e della
tortura per coloro che hanno esercitato il diritto alla libertà
di espressione e di associazione.
Nelle
grandi fabbriche i salari sono bassissimi; si lavora 11 ore al
giorno per sei giorni alla settimana; vengono serviti pasti
pessimi che causano gravi malattie; si vive in stanze fetide,
sovraffollate di persone, per risparmiare sull’ affitto.
I
tentativi di protesta degli operai vengono soffocati nel
sangue. In compenso, gli ordini alle fabbriche diventano
rapidi, incalzanti e in crescita enorme.
In
Cina hanno chiuso le grandi imprese di Stato e sono nate le
imprese private, molte delle quali in mano a stranieri,
creando in pochi anni 21,38 milioni di disoccupati. Nello
scorso aprile la produzione industriale è cresciuta del 20%
rispetto all’anno precedente. Ma dietro alla nuova ricchezza
c’è l’ombra dello sfruttamento.
A
ragione, il nostro Vescovo poneva inquietanti interrogativi di
etica e di giustizia sul fenomeno della delocalizzazione.
Elio
FAME
DI PANE FAME DI
DIO
E’
il tema che ha accompagnato la Giornata Missionaria
Mondiale celebrata da tutta la Chiesa domenica scorsa 24
ottobre.
E’
un tema strettamente collegato al messaggio del Papa, “eucarestia
e missione”, scritto in preparazione di questa giornata.
La
comunità cristiana trae dall’eucarestia la forza per
portare il Vangelo a tutti, fino agli estremi confini della
terra. L’Eucarestia è il sacramento centrale per la vita
della Chiesa fin dalle sue origini, come testimoniano gli Atti
degli Apostoli: “Erano assidui nell’ascoltare
l’insegnamento degli Apostoli e nell’unione fraterna,
nella frazione del pane e nelle preghiere (At 2,42). Nella
frazione del pane è evocata l’eucarestia.
Il
dono della comunione eucaristica alimenta e rafforza la
comunione tra le persone e le rende capaci di essere testimoni
della novità di vita che portano nel cuore.
L’eucarestia
diventa così presenza efficace di Cristo accanto agli uomini,
stimolando il senso di responsabilità nei confronti della
vita umana e del creato e anche lo spirito di profezia per un
mondo rinnovato nell’amore. Dalla celebrazione eucaristica
prende slancio lo spirito e l’attività missionaria della
Chiesa e di ogni cristiano, che annuncia Cristo e il suo
vangelo all’uomo di oggi.
Quanto
è importante celebrare l’eucarestia con la propria comunità
nel giorno del Signore!
Ogni
domenica il “giorno del Signore” diventa anche il
“giorno dell’uomo” che, nell’incontro con Dio, ritrova
la ragione più alta della sua dignità e della sua vera
umanità.
Nell’eucarestia
rendiamo grazie a Dio che ci salva, ci fa incontrare con Lui e
ci dona la comunione con i fratelli.
L’amore
fraterno e l’unità ecclesiale sono i segni più grandi
della nostra riconciliazione con il Signore che l’assemblea
eucaristica realizza ed esprime. Quel pane condiviso ci
trasforma in uomini e donne capaci di condivisione.
La
comunità cristiana diventa così una forza di trasformazione
del mondo come il lievito che fermenta tutta la pasta.
L’uomo
ha fame di pane ma sente più urgente che mai la fame di Dio,
perché solo Lui può portare la pace, rendere gli uomini
fratelli, porre nel cuore di tutti il suo stesso Amore, quello
vero.
Vincenzo
CALENDARIO LITURGICO E PASTORALE
XXXI°
Domenica del tempo ordinario:Sap. 11,23-12,2; 2 Ts. 1,11-2,2;
Lc. 19,1-10
Lunedì
solennità
di tutti i santi
|
1
|
9.00
10.30
|
memoria
di Oliana Francesco
memoria
di Olto Alessandro
memoria
di Tonon Annamaria
memoria
di Padoan Verardo
memoria
di Mazzer Marilena Papa
|
Martedì
|
2
|
9.00
19.30
|
commemorazione
di tutti i defunti
per
i defunti della nostra comunità parrocchiale
|
Mercoledì
|
3
|
18.30
|
memoria
di Gasparini Filippo
memoria
di Saccon Enrico
|
Giovedì
|
4
|
7.30
|
memoria
di Papa Caterina
memoria
di Antoniazzi Antonio
|
Venerdì
|
5
|
18.30
|
memoria
di tutti i defunti
|
Sabato
|
6
|
18.30
|
memoria
di Latini Jole
|
Domenica
XXXII°
del
tempo ordinario
|
7
|
9.00
10.30
|
memoria
di Ortolan Maria
memoria
di Pavan Eugenio e Gardenal Ines
memoria
di Dal Bianco Lucia
memoria
di Ros Simeone e Marcella
memoria
di Donadel Paola
memoria
di Cescon Gaudenzio
memoria
def. famiglie Momesso
int.
di Gatti Giorgio e Clara
int.
di Possamai Giulio e Ida (56°
anniv. matrimonio)
|
ü
Lunedì 1° novembre è la festa di tutti i santi. La Messa ha
l’orario
festivo. Domenica sera non c’è
la Messa.
Alle ore 15.00, in cimitero,
liturgia di
suffragio per tutti i defunti. |
ü
Martedì la Messa è alle ore 9.00 e alle ore 19.30.
Non c’è catechismo.
|
Martedì, alle ore 20.15,
si incontrano gli animatori e gli
adulti disponibili a dare una mano per
l’Oratorio
|
Le
catechiste si incontrano
giovedì
4 novembre
per
programmare l’Avvento
|
sabato
6 novembre
inizia
l' oratorio
dalle ore 15.00 alle ore 17.00
|
I
bambini di 1° elementare
ed
i loro genitori
si
incontrano
sabato
6 novembre dalle ore 17.00 alle ore 18.00
|
Il
10 novembre il
Vescovo celebrerà con noi
una
veglia
di preghiera in preparazione all’ordinazione
diaconale di Elio
che
avverrà il
21 novembre
a
Vittorio Veneto
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Per
l’ordinazione diaconale di Elio, che avverrà
il 21 novembre a Vittorio Veneto, viene
organizzata una corriera. Gli
interessati diano il proprio nome in
ufficio. La quota è di tre euro a persona.
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