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Buon 2007

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Un piccolo volto di bambino

ha squarciato per sempre l'opacità del mondo

per farvi zampillare la luce della resurrezione.

Betlemme vuol dire "casa del pane".

Ecco il nostro pane d'eternità!  (O. Clément)

Il Signore rivolga su di te il suo volto

e ti conceda pace.    (Nm 6,29)

Signore Gesù Cristo,

che hai detto ai tuoi apostoli: vi do la mia pace,

dona alla tua Chiesa unità e pace.   (Liturgia)

La pace è donata da Dio in Gesù,

che riflette il volto del Padre.

Gesù mette pace

con Dio, con l’umanità e con la creazione.

Auguro a tutti di conoscere la pace

accanto a Gesù parola, eucaristia e unità.

                                                                                        Don Carlo

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LA PASTORALE PER LA FAMIGLIA

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La domenica in cui la Chiesa celebra la festa della Santa Famiglia è un’occasione per pensare anche al cammino di fede delle nostre famiglie e al loro posto nella vita e nell’azione pastorale della comunità cristiana.

La cosa migliore è meditare le letture della messa di oggi e vedere, attraverso di esse, il pensiero di Dio sulla famiglia e sulla comunità cristiana. Ci accorgeremo che abbiamo tanti motivi per essere contenti e pieni di gratitudine, anche se nel cammino della vita di famiglia e di parrocchia non mancano le fatiche, le incomprensioni e le difficoltà.

Se si fissa lo sguardo su Dio ci si accorge che Lui ha già posato il suo sguardo benedicente su di noi, ci ha creati a sua immagine, maschio e femmina, ci ha attirati a sé per unirci profondamente a Lui, ha riversato in noi il suo amore, lo Spirito Santo, per farci parte della sua Famiglia.

Non c’è dubbio che la famiglia cristiana, per essere fedele alla propria vocazione e vivere nell’amore di Dio, ha bisogno della Chiesa, che si rende visibile e concreta nella Parrocchia.

E’ altrettanto vero che la vitalità, la missione e il cammino futuro della Chiesa dipendono dalla presenza e dalla partecipazione attiva delle famiglie che vivono nel suo territorio.

La parrocchia trova nella diocesi l’aiuto necessario per animare e supportare alcune sue attività verso le famiglie.

Il Centro pastorale diocesano per la Famiglia ha organizzato per sabato 13 e domenica 14 gennaio 2007, nel  seminario di Vittorio Veneto, un convegno di pastorale familiare con questo obiettivo:

“Per una Chiesa ed una famiglia

disponibili ad ascoltare le domande d’amore”

Vi possono partecipare tutte le famiglie che lo desiderano ed è previsto un servizio di animazione per i figli dai 3 anni in su.

Per maggiori informazioni ci sono le locandine in bacheca e alcuni depliant in fondo alla chiesa.

                                                                                              Vincenzo

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.Dio viene come un bambino

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Natale significa che Dio non è venuto tra noi come un uomo adulto, ma che nasce, bambino fragile e inerme, dal grembo di una donna.

Il bimbo per vivere ha bisogno dell’aiuto di sua madre e di suo padre.

Sperimenta l’amore, l’affetto, la tenerezza.

E piano piano cresce. Non ci si può accostare a un bambino piccolo urlando e facendo baccano.

Solo chi sa parlare a voce bassa ne rispetta la natura e il mistero.

Non puoi parlare di Dio gridando, ma solo a bassa voce, dolcemente e teneramente come quando ti rivolgi ad un bambino piccolo. Con un bambino non ti metti a fare discorsi impegnati, ti servono soltanto parole che vengono dal cuore.

Egualmente potrai incontrare Di solo se gli apri il tuo cuore.

I bambini sanno ancora stupirsi.

Sono aperti a tutto ciò che è nuovo.

Hanno voglia di imparare, di scoprire da soli cos’è la vita.

Non soltanto si fidano degli altri, ma si abbandonano anche totalmente a ciò che stanno facendo.

Quando giocano dimenticano persino se stessi.

Sono capaci di gioire con tutto il cuore.

Mettono se stessi in tutto ciò che fanno, senza lasciarsi condizionare da costrizioni o aspettative altrui.

Vanno incontro agli altri a cuore aperto, senza secondi fini e pregiudizi. Si fidano di ciò che sentono.

E fanno ciò che sentono dentro di dover fare.

Il Natale ci invita a tornare ad essere come bambini.

A. Grun

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