CIELI APERTI

(da annuncio del 12.01.2020)

 

La Parola di questa domenica ci fa posare lo sguardo su quell’Uomo, venuto dalla Galilea che, dopo trent’anni vissuti nella sua famiglia e nel suo paese, sente il bisogno di mettersi in fila con il popolo di peccatori per entrare con esso nelle acque del Giordano e farsi battezzare da Giovanni.

Quell’Uomo è Gesù di Nazareth, annunciato a Maria come Santo e Figlio di Dio che, cresciuto in età, sapienza e grazia, inizia a compiere pubblicamente ciò per cui è stato mandato.

E come primo gesto pubblico decide, non di entrare nel Tempio fatto da mani d’uomo, non di inserirsi nelle strutture religiose, non di imporsi con gesti straordinari per attirare l’attenzione, ma di mettersi in cammino con il popolo ed entrare con esso nel battesimo di conversione predicato da Giovanni.

Quale desiderio era maturato in Gesù e ardeva nel suo cuore da portarlo ad un gesto così umile e così rivoluzionario da far aprire i cieli e far scendere lo Spirito?

Di fronte a Giovanni che voleva impedirglielo Gesù dice: “Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia”.

Credo che il cuore di Gesù ardesse di sete della giustizia, desiderasse null’altro che compiere ogni giustizia, ben sapendo che la giustizia, come appare dalle scritture, è il compimento della volontà del Padre, è il suo progetto di amore per tutta l’umanità.

In Gesù di Nazareth, il Figlio amato nel quale il Padre ha posto il suo compiacimento, i cieli sono stati aperti per sempre, non c’è più nessuna separazione tra il divino e l’umano. E agli occhi di Dio, non ci può essere più nessuna separazione nemmeno tra gli uomini sulla terra.

Gloria a Dio nell’alto dei cieli aperti e pace in terra agli uomini che Egli ama!

                                                                                   Vincenzo

 

 

 

Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo di Conegliano (TV)