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Parrocchia di Campolongo in Conegliano

anno 23  n. 28      09. 06. 2013   

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FIGLI ACCOLTI NEL FIGLIO

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Le famiglie che crescono diffondono la loro felicità nel mondo, specie in quello più vicino, fatto di amici e parenti che attendevano ansiosi la vita nuova e che la accolgono con entusiasmo.

Queste famiglie si assumono oneri ed impegni che accompagnano il loro nuovo cammino, senza che la loro gioia venga meno.

Vivono nei frenetici ritmi quotidiani che le mettono alla prova e trovano il sorriso in chi le accoglie, gioisce con loro e le sostiene.

Nel rito di oggi la nostra comunità accoglie due bambini che arricchiscono ulteriormente le loro famiglie:

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        Gioia Gatti                        di Elisa e Massimo

        Edoardo Zava             di Debora e Delfino

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I loro genitori, emozionati, li presentano all’assemblea riconoscendo di aver bisogno dell’aiuto della comunità.

I padrini si assumono questo compito in prima persona.

Gesù nel vangelo ci ricorda che dove due o tre sono uniti nel Suo nome, Lui è lì, in mezzo a loro.

I genitori manifestano la loro fede dichiarando di accogliere questa nuova presenza e la grazia che dona. Sono consapevoli dell’esigente richiesta di rimanere nel suo amore e chiedono che i figli, nel Battesimo che riceveranno domenica 7 luglio, si inseriscano in Lui e nella nuova vita.                                                          

                                                           Stefania

 

 

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http://www.vatican.va/holy_father/john_xxiii/img/j_xxiii.jpgPapa Giovanni XXIII 

a 50 anni dalla morte

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Il 3 giugno 1963 si spegneva a 84 anni papa Giovanni XXIII, affetto da una grave malattia. Era conosciuto e venerato da molti come il papa buono per le sue doti umane di sincera amicizia con tutti.

Il suo nome è legato al grande evento del Concilio ecumenico Vaticano II, che volle indire con decisione personale per rinnovare profondamente la Chiesa. Papa Giovanni ha lasciato alle Chiese e al mondo due encicliche di particolare rilievo: «Mater et magistra» (1961) e «Pacem in terris» (1963).

Nella prima tratta i nuovi aspetti della questione sociale che stavano emergendo dal vorticoso sviluppo economico del dopo guerra: esigenze di giustizia nei settori produttivi, sviluppo economico e progresso sociale, promozione della partecipazione dei lavoratori all’impresa, sicurezza sociale, esigenze di giustizia nei rapporti con i paesi in via di sviluppo.

La seconda enciclica, scritta durante una gravissima crisi in cui il mondo si è trovato sull’orlo di una guerra atomica mondiale, propone i valori per una convivenza umana fondata sulla pace: diritti e doveri, cooperazione internazionale, giustizia e libertà. Il papa nell’enciclica individua tre segni dei tempi che caratterizzano l’epoca moderna: l’emancipazione dei lavoratori, l’emancipazione della donna, l’emancipazione dei popoli.

 

Giovanni XXIII in punto di morte, il 3 giugno 1963 diceva:

«Ora più che mai certo, più che nei secoli passati, siamo intesi a servire l’uomo in quanto tale e non solo i cattolici, a difendere ovunque e anzitutto i diritti della persona umana e non solo quelli della Chiesa cattolica. Non è il vangelo che cambia, siamo noi che cominciamo a comprenderlo meglio. È giunto il momento di riconoscere i “segni dei tempi”, di coglierne le opportunità e di guardare lontano».

                                                                                              Elio

 

 

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1962-2012

Comunità e parroco                                    a cura di don Carlo    [ 29 ] 

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Nei piccoli paesi rurali del secolo scorso il parroco, il medico e il  sindaco erano figure di riferimento anche per ciò che andava oltre le loro funzioni. Era il tempo in cui le cose scorrevano sul loro alveo come le acque e gli eventi della vita si susseguivano, eguali e nuovi, come nelle stagioni.

Allora era normale riconoscersi nella pratica religiosa e nella parrocchia e le minoranze che vivevano al di fuori di esse erano facilmente identificate, come ai tempi di Gesù lo erano le prostitute e i pubblicani. La gente si riferiva ai preti con deferenza, perché riconosceva la loro cultura e la loro influenza sociale. Erano i consulenti naturali per i problemi della vita: il loro consiglio era cercato in particolare quando i giovani si innamoravano e la gente cercava o offriva lavoro. Si usava portare loro per riconoscenza qualche primizia dei frutti della terra o un animale ruspante o la brasoea del maiale che si uccideva. Nei paesi allora c’erano solo le prime classi elementari e alcuni hanno potuto completarle, più avanti negli anni, frequentando i corsi serali. Il Signore in quel tempo aveva tante possibilità di scelta per chiamare i ragazzi al seminario o alla vita religiosa, perché erano in tanti e la figura del prete e della suora esercitava un fascino speciale: doveva solo farlo presto, entro la quinta elementare, perché poi i ragazzi non avrebbero potuto fare il curriculum scolastico che era richiesto al prete. Il parroco custodiva allora le confidenze delle persone ed era, anche per questo, una persona familiare e rispettata. La vita di tutti poi era regolata dalle tradizioni e le votazioni politiche rivelavano anche la coeren-za religiosa. Ora siamo passati all’altra sponda. Il prete è cercato da una minoranza, gli altri lo contattano in alcuni eventi della vita, talora tramite l’agenzia o il  telefono: l’iniziazione dei figli, il loro matrimonio e le esequie dei morti. Il Concilio insegna che prima viene la comunità e il prete è al suo servizio. Ma, quando il parroco vuole essere fedele alla parola che ascolta e annuncia, le relazioni ecclesiali diventano fonte di tensioni, come al tempo di Gesù, perché i fedeli cercano più la loro gratificazione personale che la condivisione dei valori evangelici e i vescovi ascoltano più volentieri la gente che i loro preti. Gesù oggi troverebbe ancora  la  fede del vangelo ?

 

 

 

 

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CALENDARIO

LITURGICO e PASTORALE

Do 09  X tempo ord.  1 Re 17,17-24; Gal. 1,11-19; Lc. 7,11-17    2 salterio

Do 16  XI tempo ord. 2 Sam 12,7-10.13; Gal. 2,16.19-21; Lc. 7,36-8,3  3 salterio

Martedì

11

8.30

memoria di tutti i defunti

Mercoledì

12

18.30

memoria di Gatti Adelaide

Giovedì

13

8.00

memoria di tutti i defunti

Venerdì

 

14

18.30

memoria di tutti i defunti

Sabato

15

18.30

memoria di Longo Isidoro

memoria di Maugeri Marianna

 

Domenica

XI  tempo ordinario

16

9.00

 

10.30

 

memoria di Gatti Adelaide

 

 

memoria di tutti i defunti

 

 

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OGGI ultimo giorno di

 

Iscrizioni al Grest

prima e dopo la Messa

Sabato 15 giugno gli animatori trascorrono la giornata insieme a Soligo per prepa-rarsi al Grest. 

A partire da mercoledì 12, 

e ogni mercoledì, ritornano gli  SPAZI APERTI  dalle ore 20.30 alle 22.00.

 Fino a mercoledì 31 luglio. 

Per saperne di più rivolgersi a Gigi, al n. di cell. 3478072610

Festa dell’appartenenza   29 giugno 2013

 

Alla Messa solenne delle ore 18.30, celebrata in chiesa, seguirà la cena a buffet negli spazi parrocchiali

 

Le prenotazioni alla cena buffet si raccolgono presso il bar parrocchiale dopo le Messe versando 10 euro, nei giorni                Sabato 8      e Domenica 9

                                           Sabato 15    e  Domenica 16

 

Per vivere con fede e gratitudine questo giorno importante per la nostra comunità, ci prepariamo attraverso:

§      una veglia di preghiera: mercoledì 26 giugno alle 20.30

.le confessioni:     venerdì 28 dalle 15 alle 18.30 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo in Conegliano (TV)