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Parrocchia
di Campolongo in Conegliano |
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anno
22 n. 02
09.
12. 2012
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CHIAMATI
AD ACCOGLIERE
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In questa seconda domenica di
Avvento una giovane coppia di sposi chiede alla Chiesa di Dio ed
alla nostra comunità in particolare di accogliere la loro piccola
VIOLA
Romeo
di
Caterina e Vincenzo
I genitori hanno preparato per tempo tutto quanto era
utile alla sua venuta. Hanno accolto il dono della vita con una
gioia mista di attesa, trepidazione e speranza ed hanno
rivoluzionato la loro vita di coppia.
Ora manifestano la loro fede ad una grande famiglia.
Anche la
giovane vergine Maria ha accolto il disegno d’amore della volontà
divina nei suoi limiti umani, sostenuta dalla fede e rafforzata
dalla potenza dello Spirito Santo.
La nostra
comunità accolga con la stessa gioia questa piccola creatura,
scelta da Dio, come tutti noi, prima della creazione del mondo e
predestinata ad essere Sua figlia adottiva mediante Gesù Cristo.
Stefania
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La
mensa eucaristica
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Il servizio di Marta è simbolo, in questa seconda
domenica di Avvento, della missione di Gesù.
Oggi infatti poniamo la nostra attenzione sulla mensa eucaristica. E’
qui che ogni domenica il Padre ci ospita offrendoci le cose del cielo: la
Parola e il pane, nutrimento per la vita eterna.
Gesù è per noi Parola e pane, donato dal Padre.
La mensa eucaristica diventa luogo di incontro, dove la scelta di Gesù e
la scelta dell’uomo si intrecciano.
Nelle mani di Gesù, che presentano al Padre il
pane e il vino, c’è il sì fedele di Dio all’uomo e il desiderio
dell’uomo di elevarsi a Dio.
I bambini e ragazzi del catechismo sono chiamati
oggi a portare un pugno di chicchi di grano e un acino d’uva, davanti
all’icona, simbolo del pane e del vino, segno della presenza di Gesù
risorto in mezzo a noi.
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1962-2012
I vicini e i lontani
a cura di don Carlo
[ 9 ]
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Sabato
scorso nell’eucaristia festiva ho ricordato don Isidoro, insieme
con un gruppo di amici che operavano con noi nel mondo del lavoro.
Quella mattina in montagna lungo il corso del Piave alcuni intimi
avevano disperso le sue ceneri. Non voleva cerimonie religiose e
civili ma preferiva acco-miatarsi in solitudine dalle due grandi
passioni della sua vita: la Chiesa e la società. E in esse dalla
sorte degli ultimi. La nostra comunità non conosce questo testimone
originale e solitario e sono contento di poterlo pre-sentare ora. Il
modo con cui si è accomiatato da noi è un segno della solitudine
in cui ha operato: seguito da pochi e incompreso da molti. Il suo
non mi pare un rifiuto ma una generosa presa d’atto: non credo che
lo avrebbero accompagnato il suono delle campane o il plauso della
società.
Ci
ha evitato di fare brutte figure. Se c’è qualcuno da rimproverare
quello siamo noi che non gli abbiamo voluto abbastanza bene.
Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai. Spero che sia
ritornato in pace nella crea-zione da cui è venuto: essa è la casa
di Dio e riconosce quello che è suo. Dopo la Messa il gruppo ha
fatto un breve ricordo. Riconosciamo nella sua vita tre qualità
belle. E’ vissuto e ha operato in buona fede, perché si è donato
gratuitamente per gli altri. Se avesse cercato titoli o privilegi
avrebbe fatto scelte diverse. E ne aveva la possibilità. Una
seconda virtù era la generosità che in lui diveniva anche
radicalità. Non ha rispettato molto la divisione dei ruoli tra
prete e laici e tra i vari gruppi sociali, ritenuta allora e oggi
importante: ove la causa degli ultimi chiamava
era pronto.
Ci
ha lasciato anche un esempio di coerenza tra il dire e il fare e tra
il dirlo in privato e il predicarlo sui tetti: essa disarma tanti
nostri pregiudizi.
Ci
sono ultimi che saranno primi e primi che saranno ultimi, dice Gesù.
Quando anche per me giungerà
il momento di congiungermi ai padri che mi hanno precedutò nella
fede andrò a cercalo tra i preti e credo che non lo incontrerò tra
gli ultimi ma davanti a me. Intanto lo guardo, cerimoniere attento,
nel momento della mia ordinazione presbiterale in cui il vescovo
Albino mi unge le mani: è in piedi accanto a me, in una foto che
l’amico don Ruggero ha riprodotto su tela e che da allora sta
davanti al mio letto.
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CALENDARIO
LITURGICO e PASTORALE |
Do
09 dicembre II Avvento
Bar 5,1-9; Fil 1,4-6.8-11; Lc 3,1-6
2 salterio
Do 16 dicembre III
Avvento Sof
3,14-17; Fil 4,4-7; Lc 3,10-18
3 salterio
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Martedì
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11
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8.30
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memoria di tutti i
defunti
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Mercoledì
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12
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18.30
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memoria
di Dei Negri Mario
memoria
di Redio Luigi
memoria
di Damian Teresa
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Giovedì
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13
|
8.00
|
memoria di tutti i
defunti
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Venerdì
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14
|
18.30
|
memoria di tutti i
defunti
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Sabato
|
15
|
18.30
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memoria
di Possamai Venerina e De Ronchi Bruno
memoria
di Fighera Carmelo e Rita
memoria
di Gatti Adelaide
memoria
di Piovesana Rodolfo e Rita
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Domenica
III
Avvento
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16
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9.00
10.30
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memoria
di Papa Andrea e Regina
memoria
defunti famiglia Zanin
memoria
di Sperandio Luigi, Anna, Pietro
memoria
di Genoria Bruno
memoria di Camilotto
Claudio
memoria di Zanin Luigi
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CATECHESI NEL TEMPO DI AVVENTO
sull’idea
guida: La comunità nella casa dell’assemblea.
nei primi tre secoli
della Chiesa.
L’immagine
“familiare”.
Martedì
11 alle ore
20.30
Giovedì
13
alle ore 20.30
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Sabato
15: la
casa di via degli Olmi è aperta dalle 8.30
alle 11.30
:
alle 14.30 si incontrano i genitori
dei bambini di 1 e 2 elementare.
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Domenica
16 in
comunità per
condividere la Messa e il pranzo.
Coppie
di riferimento: Collodel
0438.418004 e Tesser 0438.31823
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Domenica
16, alle ore 15.30,
si incontra il "gruppo famiglie
2011"
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Invito
speciale per domenica 16 dicembre
Il
Gruppo Giovani Vi invita, dopo le Messe, al mercatino
presso il salone del Bar,
dove troverete oggetti
natalizi
realizzati a mano nelle attività
di Laboratorio
e dolci
e biscotti
realizzati
in casa dai giovani.
Il
ricavato sarà utilizzato per le attività
giovanili parrocchiali.
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In
prossimità del Natale
CELEBRAZIONE
PENITENZIALE :
Martedì 18 e Giovedì 20
CONFESSIONI:
Venerdì
21 con
don Roberto e don Carlo
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