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Oggi 23 bambini
della
comunità ricevono
la loro prima eucaristia Accompagniamoli con la preghiera e rinnoviamo ogni domenica la festa di
questo sacramento Francesca
Bellotto
Mattia
Buso Gabriele
Cagna
Gabriele
Camatta Filippo Coan
Nicola
Dassie’ Davide Dei Negri
Giovanni
Fiore Nicole Gallon
Andrea
Iseppi Marika L’Abbate
Riccardo
Mazzer Mattia Messedaglia
Riccardo
Patti Marco Piccin
Alessandro
Pinarello Margherita Piras
Matteo
Possamai Angelo Quinto
Alessia
Spinazze’ Leonardo Tesser
Riccardo
Tesser Eva Oltremonti
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EUCARISTIA Eucaristia è una
parola che deriva dal greco e il suo significato è rendimento di
grazie. Ringraziamo Dio perché è Padre nostro, che ci ha amati così
tanto da darci il suo Figlio, l’Unigenito, per amore e ci ha
donato lo Spirito Santo per vivere con l’amore come è vissuto Gesù.
Centro della celebrazione eucaristica è l’altare, segno del
banchetto: Cristo è il cibo spirituale che riceviamo lì sotto
forma di pane e vino. Solitamente l’altare, mensa
eucaristica, è in pietra, come pure l’ambone, mensa
della Parola, segno di solidità, simbolo di Gesù come roccia.
Parola e Pane diventano un tutt’uno nella Messa. Liturgia della Parola e liturgia eucaristica sono le due parti
essenziali e indivisibili di cui la Messa si compone e che vanno
celebrate e vissute unitamente. La liturgia eucaristica si colloca
entro la celebrazione come memoriale della Pasqua di Gesù, mistero
centrale della salvezza e della nostra fede. Memoriale non sta a
significare semplicemente un ricordo, ma vuol dire che ogni volta
che celebriamo l’eucaristia partecipiamo anche noi alla passione,
morte e resurrezione di Cristo. Così parla Papa Francesco in merito all’Eucaristia: “Cari amici, non
ringrazieremo mai abbastanza il Signore per il dono che ci ha fatto
con l’Eucaristia! E' un dono tanto grande e per questo è tanto
importante andare a Messa la domenica. Andare a Messa non solo per
pregare, ma per ricevere la Comunione, questo pane che è il corpo
di Gesù Cristo che ci salva, ci perdona, ci unisce al Padre. … E con l'Eucaristia sentiamo questa appartenenza
proprio alla Chiesa, al Popolo di Dio, al Corpo di Dio, a Gesù
Cristo. Non finiremo mai di coglierne tutto il valore e la
ricchezza. Chiediamogli allora che questo Sacramento possa
continuare a mantenere viva nella Chiesa la sua presenza e a
plasmare le nostre comunità nella carità e nella comunione,
secondo il cuore del Padre. E questo si fa durante tutta la vita, ma
si comincia a farlo il giorno della prima Comunione.” le catechiste
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ELEZIONI
POLITICHE EUROPEE Appello dei Vescovi della Conferenza
Episcopale Europea Le elezioni al Parlamento Europeo si svolgeranno
il 22 - 25 maggio 2014. Il loro esito darà forma alla legislatura UE per i prossimi cinque anni e
avrà rilevanti implicazioni per coloro che guideranno
l'Unione durante questo mandato. E'
essenziale che i cittadini UE partecipino al processo democratico
esprimendo il loro voto il giorno
delle elezioni. Sentiamo come nostro dovere, quali Vescovi di
offrire orientamenti all'elettore UE formandone la coscienza, e
desideriamo farlo sottolineando le questioni di rilievo. 1.
Ciascun
cittadino UE ha il diritto e il dovere di esprimere il proprio
voto. Incoraggiamo i nostri
giovani a fare in modo che la loro voce venga ascoltata,
impegnandosi nel dibattito politico e, soprattutto, votando. 1.
E'
importante che coloro che aspirano all'ufficio di parlamentare o
che cercano la rielezione al Parlamento Europeo siano coscienti
del danno collaterale causato dalla crisi bancaria/economica iniziata
nel 2008.
I numeri dei "nuovi poveri" stanno
crescendo ad
un ritmo allarmante. 2.
Il
messaggio Cristiano è un messaggio di speranza. E' nostra
convinzione che il progetto Europeo sia
ispirato da una visione nobile del genere umano. Singoli
cittadini, comunità e anche Stati-nazione
devono essere capaci di mettere da parte l'interesse particolare
per cercare il bene comune.
3.
Una
cultura di moderazione deve dare
forma all'economia sociale di mercato e alle politiche ambientali.
Dobbiamo imparare a
vivere con meno, ma allo stesso tempo fare in modo che coloro che
si trovano in una condizione di reale povertà ottengano
una parte più giusta. 4. I pilastri dell’UE devono essere: la solidarietà, la dignità umana, la famiglia.Noi Vescovi desideriamo insistere che il progetto europeo non venga messo a rischio o abbandonato sotto le attuali costrizioni della crisi economica e del debito pubblico di ogni singolo Stato.
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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo in Conegliano (TV)
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