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Mi
lascio nutrire dall’eucaristia Decido
di rendere grazie per i doni 3° domenica di quaresima
Il
Vangelo di oggi propone il racconto dell'incontro tra Gesù e la
Samaritana. Il segno predominante di questo passo del Vangelo è
l'acqua, fonte di vita che ci è stata donata da Dio con la
creazione. Le
parole di Gesù sull’acqua viva che zampilla per la vita eterna
suscitano nella donna la ricerca di quell’acqua. Gesù però non
si ferma qui e conduce quella ricerca su un altro piano, al punto
che la samaritana pone la domanda sul luogo del culto. In questo dialogo Gesù si rivela come lo spazio in cui adorare Dio, colui dal quale sgorga l’acqua viva che estingue per sempre la sete.
Gesù è colui che dona
lo Spirito Santo, e nello Spirito lava tutta l'umanità, ne fa la
sua sposa amata, fa scorrere in lei la sua stessa vita e la chiama
alla comunione. Forte dunque è il richiamo all'Eucarestia,
rendimento di grazie per l’incontro tra umano e divino che ogni
domenica avviene, per pura grazia. .-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.- I
bambini distribuiranno un foglietto su cui è scritta una
preghiera da recitare prima dei pasti per rendere grazie dei doni
che Dio ci da e fare della nostra vita una continua eucaristia. Jessica e Mariangela
.. .
RACCOLTA STRAORDINARIA DI INDUMENTI USATI In accordo con la Caritas diocesana, la Caritas dell’Unità pastorale di Conegliano Ovest promuove una Raccolta straordinaria di indumenti usati. Lo scopo di questa raccolta è di vendere il materiale e di utilizzare il ricavato per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità e per la copertura delle spese del nostro centro Caritas. Gli indumenti vengono acquistati da una cooperativa di Prato, convenzionata con la Caritas diocesana. Chi desidera consegnare qualche capo di particolare pregio da non vendere, lo deve segnalare agli incaricati, che lo porteranno al centro Caritas per essere distribuito in sede locale. La
nostra parrocchia aderisce alla iniziativa con queste modalità:
Si ritirano: esclusivamente
indumenti usati in buono stato di conservazione. Non si ritirano:
filati, trapunte, materassi, scampoli, piumini, materiali da
macero o da buttare,
scarpe, borse. Per
ulteriori informazioni comunicare con Roberto Boscarato Cell. 3491970597
.
. Io
sono un peccatore
a
cura di don Carlo
[
9 ] al
quale il Signore ha guardato
. La
carta d’identità riserva uno spazio ai “segni particolari”.
Viene annullato con dei trattini quasi a dire che è complicato o
indiscreto portarli a vista se non sono straordinari e
riconosciuti. La Chiesa espone il crocifisso come segno del figlio
di Dio e fin dalle origini canta il Cristo che è Dio e svuota se
stesso così da essere trovato uomo, e uomo marginale, e
obbediente fino alla morte, e questa di croce. Il profeta diceva
che era il suo destino di agnello sacrificale per i peccati di
tutti noi. In realtà la croce è l’asticella che indica
l’altezza raggiunta dal Figlio in cui Dio si compiace e quindi
è il vero panegirico della vita. Il ministero ordinato inizia con
l’elezione diaconale, ritenuta il gradino per accedere ai
successivi che portano in alto. A
me si è rivelato il primo in quanto fondamento di ogni grandezza.
Il servizio misura l’amore e ciò che appare un fallimento agli
occhi del mondo, e molte volte della Chiesa, è un’opportunità
per Dio che crea dal nulla le cose. Ci vuole poco a vedere i fallimenti decisi da coloro che non apprezzano il meglio di te. L’ho provato al termine del mio servizio nel mondo del lavoro e del cammino con i diaconi. Non manca qualche apprezzamento per addolcire la porzione che stai per bere, perché non pensano che tu sei già disposto ad andare dove non sai. Altri fallimenti si manifestano quando vedo che il Signore mi sta conducendo per sentieri diversi da quelli che avevo immaginato. Ed ora che gli anni da parroco stanno per compiersi si dirà quello che si sussurra da tempo: peccato che abbia voluto fare da solo, lontano dalla pastorale di tutti. E se invece coltivavo quello che il Signore mi insegnava ogni giorno? Ricordo un vecchio parroco venuto a trovarmi per scusarsi al posto dei confratelli, dispiaciuto perché i cocci non si potevano più ricomporre. Non mi importava sapere quale vaso si era rotto, perché entro il popolo di Dio i fallimenti di re, sacerdoti e profeti sono scandali necessari che svelano i pensieri dei cuori. Lo svuotamento non è la fine: ci pensa la memoria liturgica a far si che la croce attiri lo sguardo delle persone ferite e guarisca i loro cuori smarriti. Dio riserva una sorpresa a coloro che ama: erano costretti tra gli ultimi e sono liberi tra i primi, peccatori dal cuore ferito e testimoni solitari a cui Dio ha guardato.
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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo in Conegliano (TV)
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