|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Attirati verso… Per
cinquanta giorni, nelle nostre assemblee domenicali, sentiremo
risuonare l’evento della pasqua di Gesù e saremo resi partecipi
di ciò che essa ha provocato nella vita dei credenti e delle
comunità cristiane. Da tale memoria liturgica viene a noi la
medesima grazia, potente e creativa, che ha pervaso e cambiato
l’esistenza di coloro che avevano seguito Gesù, che lo avevano
amato, che dietro a Lui, Risorto, si sono rimessi a camminare e
che Lui hanno narrato. La grazia è la stessa e stessi sono gli effetti che essa può produrre oggi nella nostra vita. Dipende anche da noi.
San Paolo esorta
a cercare e a rivolgere il pensiero alle cose di lassù, dove é
Cristo, seduto alla destra di Dio.
E’ questa una via sicura, conseguente al fatto che siamo
morti con Cristo e che la nostra vita è nascosta con Lui in Dio.
La pasqua di Gesù sposta il centro di gravità e dà un
orientamento ben preciso a quanti, nella
sua pasqua, rinascono a vita nuova.
I credenti in Lui
non sono attirati verso il basso, ma verso l’alto. Come singoli
e come comunità cristiana siamo attratti dalle cose di lassù,
appassionati del Regno presente e veniente, sospinti dallo Spirito
Santo sulle strade di ogni giorno con la novità e la differenza
evangelica. La qualità e l’abbondanza del frutto della pasqua
di Gesù dipende anche da noi, da come accogliamo, celebriamo e
viviamo questi cinquanta giorni. Rita
.. .
IL DIACONO E LA
CHIESA
In questa domenica, nella chiesa parrocchiale di Collalbrigo
alle ore 17, il Vescovo Corrado ordina due diaconi permanenti: Ugo
Bravo, di Collalbrigo, sposato, con due figli e Gianantonio Del
Puppo, di Ceneda (Vittorio Veneto), sposato, con un figlio. La
nostra Unità Pastorale si arricchisce di un secondo diacono.
Il diaconato è uno speciale
ministero di “servizio”, svolto da uomini, per lo più sposati,
i quali vengono ordinati per la Chiesa e in particolare per i
poveri, i sofferenti e gli emarginati.
I diaconi sono ministri della accoglienza, e del servizio.
Sono chiamati a praticare la solidarietà fraterna e la
condivi-sione e a costruire “comunione e comunità”. Sono parte
della Chiesa profetica che
porta speranza, prendendosi cura di tutti. Condividono «le gioie e
le speranze, le tristezze e le angosce dell’uomo contemporaneo»,
stando in un contesto umano dove si intrecciano generosità ed
egoismo, spiritualità e materialismo, giustizie e ingiustizie,
amore e violenza.
I diaconi permanenti vivono del
loro lavoro e mantengono la loro famiglia con le proprie risorse.
Svolgono il ministero in forma gratuita per essere segno
dell’amore gratuito di Dio che ha fatto dono
di se stesso all’umanità. Il
fondamento del loro ministero è la diaconìa,
il servizio compiuto a somiglianza di Gesù, il Maestro che ha
lavato i piedi ai suoi discepoli. Ma in questo essere “servi”, non hanno l’esclusiva: tutti i membri del popolo di Dio, in quanto battezzati, sono chiamati al servizio. La Chiesa serve Dio, servendo Cristo, che la inviò nel mondo perché fosse sua testimone davanti agli uomini. Dentro il popolo di Dio i ministri consacrati, cioè i vescovi, i presbiteri e i diaconi, partecipano al ministero di Cristo e agiscono in suo nome. Elio
.
. FONDO COMUNE DELLA PARROCCHIA AGGIORNAMENTO Era
la festa dell’appartenenza 1999. Durante la celebrazione della
eucaristia, abbiamo raccolto un’offerta straordinaria per
iniziare un fondo a cui la parrocchia potesse attingere per
aiutare i poveri. Il fondo è stato costituito nel 2000 come
iniziativa del GIUBILEO e ci siamo impegnati a continuarlo nel
tempo. Avevamo previsto che fosse alimentato da sottoscrizioni
mensili, da adozioni a distanza, da offerte una tantum e dal 30%
delle elemosine che raccoglievamo nelle Messe festive. Con la
percentuale delle elemosine intendevamo imitare la Chiesa delle
origini in cui i fedeli mettevano in comune ciò che possedevano e
nella celebrazione dell’eucaristia condividevano anche il pane
frutto della terra e del loro lavoro. Con il fondo aiutiamo i
poveri nel territorio, nei paesi sottosviluppati e qualche
monastero di vita contemplativa. L’iniziativa è stata voluta
dal Consiglio pastorale e approvata dal vescovo Alfredo Magarotto.
Da allora ogni anno abbiamo pubblicato il bilancio del fondo
insieme con quello della parrocchia. In questi 15 anni il fondo si
è consolidato crescendo nelle adesioni e nelle offerte raccolte.
Ultimamente sono diminuite le elemosine festive e le altre offerte
per la parrocchia. Oltre al fondo la parrocchia aiuta i poveri con
la raccolta di vestiario e di alimenti, con l’offerta
quaresimale “un pane per amore di Dio” e con altre iniziative
di solidarietà. In occasione della visita pastorale il Vescovo ci
ha chiesto di essere attenti alle necessità della parrocchia.
Alla luce di queste considerazioni, sentito il Consiglio pastorale
e il Vescovo, ho ridotto la percentuale delle elemosine che la
parrocchia destina al fondo dal 30% al 15%. In questo modo la
parrocchia mantiene l’impegno verso il fondo e nello stesso
tempo garantisce il sostegno necessario alla pastorale. Le
elemosine di chiesa sono ora così distribuite: il 15% al fondo e
l’8% a intenzioni di Messe per i defunti. Ci sono poi ogni anno
alcune domeniche in cui le offerte vengono devolute secondo le
intenzioni indicate dal Vescovo. Don Carlo
.
. .
.
.
Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo in Conegliano (TV)
|