Epifania
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Sabato
20
dicembre i bambini, i ragazzi e gli
animatori dell’Oratorio ci hanno portato, assieme
agli auguri, una piccola candela, come segno della luce che
illumina il sentiero che conduce a Gesù e che anche i Magi hanno
percorso. Ora i Magi stanno arrivando e con loro arriviamo anche
noi, con la nostra piccola luce. Accogliamo
l’invito di portare in chiesa, il giorno dell’Epifania, la
luce che abbiamo ricevuto e poniamola davanti al presepe.
Sarà segno del cammino interiore che la nascita di Gesù ha
provocato in noi e che noi, con la grazia dello Spirito Santo,
siamo disponibili a percorrere. Non camminiamo da soli, siamo
Chiesa, una comunità in cui ciascuno procede con la propria
andatura, ma in un andare condiviso e per tutti orientato a Gesù.
E come i Magi anche noi, forse, faremo ritorno alle nostre case per
una strada diversa. Non perché la strada di prima era sbagliata,
ma perché l’incontro con Gesù va custodito e difeso da tutto
ciò che lo minaccia, come si fa con ciò che è prezioso e
importante.
La Sua manifestazione apre nuovi percorsi e dona parole nuove, e
non può essere né fermata né taciuta. Riprende il tempo
ordinario, nella liturgia e nella vita, ma illuminato da una luce
nuova.
Rita
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Non più schiavi, ma fratelli
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Messaggio di papa Francesco
per la 48ª Giornata Mondiale della Pace 2015
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All’inizio
di un nuovo anno, che accogliamo come una grazia e un dono di Dio
all’umanità, desidero rivolgere, ad ogni uomo e donna, ad ogni
popolo e nazione del mondo, i miei fervidi auguri di pace, affinché
cessino le guerre, i conflitti e le tante sofferenze provocate
dalla mano dell’uomo. La piaga dello sfruttamento ferisce
gravemente la vita di comunione e la vocazione
al rispetto, alla giustizia e alla carità. Tale abominevole
fenomeno assume molteplici forme sulle quali desidero brevemente
riflettere, affinché, alla luce della Parola di Dio, possiamo
considerare tutti gli uomini “non più schiavi, ma fratelli”.
Il tema che ho scelto per il
presente messaggio richiama la lettera di san Paolo a Filemone,
nella quale l’Apostolo chiede al suo collaboratore di accogliere
Onesimo, già schiavo dello stesso Filemone e ora diventato
cristiano e, quindi, secondo Paolo, meritevole di essere
considerato un fratello. Purtroppo, tra la prima creazione
narrata nel Libro della Genesi e la nuova nascita in
Cristo, che rende i credenti fratelli e sorelle del «primogenito
tra molti fratelli» (Rm 8,29), vi è la realtà negativa del
peccato, che più volte interrompe la fraternità creaturale e
continuamente deforma la bellezza e la nobiltà dell’essere
fratelli e sorelle della stessa famiglia umana. Di qui, la
necessità di una conversione continua all’Alleanza. L’essere
figlio di Dio comporta l’imperativo della conversione: «Convertitevi
e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo,
per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello
Spirito Santo» (At 2,38).
Oggi la schiavitù è stata
formalmente abolita nel mondo. Eppure tanti lavoratori e
lavoratrici, anche minori, sono
asserviti nei diversi settori. Molti migranti soffrono
la fame, vengono privati della libertà, spogliati dei loro beni o
abusati fisicamente e sessualmente. Altri, giunti a destinazione
dopo un viaggio durissimo e dominato dalla paura e
dall’insicurezza, sono detenuti in condizioni a volte disumane.
Altri ancora, spinti alla clandestinità, accettano di vivere e
lavorare in condizioni indegne.
Penso al “lavoro schiavo”.
Penso alle persone costrette a prostituirsi, tra cui molti
minori, ed alle schiave e agli schiavi sessuali; alle donne
forzate a sposarsi, a quelle vendute in vista del matrimonio o a
quelle trasmesse in successione ad un familiare alla morte del
marito senza che abbiano il diritto di dare o non dare il proprio
consenso. Minori e adulti, sono fatti oggetto di traffico
e di mercimonio per l’espianto di organi, per essere arruolati
come soldati, per l’accattonaggio, per attività
illegali come la produzione o vendita di stupefacenti, o
per forme mascherate di adozione internazionale. Penso
infine a tutti coloro che vengono rapiti e tenuti in cattività da
gruppi terroristici, venduti più volte, seviziati,
mutilati, o uccisi.
Oggi come ieri, si pensa che
la persona umana possa essere trattata come un oggetto. Altre
cause vi concorrono, come la povertà, il sottosviluppo e
l’esclusione, quando esse si combinano con il mancato accesso
all’educazione o inesistenti opportunità di lavoro.
Anche
la corruzione di coloro che sono disposti a tutto per
arricchirsi va annoverata tra le cause della schiavitù. «Questo
succede quando al centro di un sistema economico c’è il dio
denaro e non la persona umana. Altre cause ancora sono i conflitti
armati, le violenze, la criminalità e il terrorismo.
Vorrei ricordare l’enorme
lavoro silenzioso che molte congregazioni religiose,
specialmente femminili, portano avanti da tanti anni in favore
delle vittime. Questo immenso lavoro, che richiede coraggio,
pazienza e perseveranza, merita apprezzamento da parte di tutta la
Chiesa e della società. Ma non basta. Occorre anche
l’impegno istituzionale di prevenzione, di
protezione delle vittime e di azione giudiziaria nei confronti dei
responsabili. Gli Stati dovrebbero vigilare affinché le
proprie legislazioni nazionali sulle migrazioni, sul lavoro, sulle
adozioni, sulla delocalizzazione delle imprese e sulla
commercializzazione di prodotti siano realmente rispettose della
dignità della persona. Le organizzazioni della società civile,
dal canto loro, hanno il compito di sensibilizzare e stimolare le
coscienze sui passi necessari a contrastare e sradicare la cultura
dell’asservimento.
Globalizzare
la fraternità, non la schiavitù né l’indifferenza!
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CALENDARIO
LITURGICO e PASTORALE |
Do
04 II dopo Natale
Sir. 24,1-4.12-16; Ef. 1,3-6.15-18; Gv. 1,1-18
Proprio Do
11 battesimo Gesù
Is. 55,1-11; 1 Gv. 5,1-9; Mc. 1,7-11
1
salterio
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Lunedì
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5
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18.30
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memoria
di Segantin Antonio
memoria
di Tonon Gianfranco
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Martedì
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6
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9.00
10.30
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memoria
di Papa Andrea e Regina
memoria
di Borean Luigia e Zaia Vittorio
memoria
di Bonotto Cesira
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Mercoledì
|
7
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18.30
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memoria
di tutti i defunti
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Giovedì
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8
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8.00
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memoria
di tutti i defunti
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Venerdì
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9
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18.30
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memoria
di tutti i defunti
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Sabato
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10
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18.30
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memoria
di Cagna Enrico
memoria
di De Coppi Disma
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Domenica
Battesimo di Gesù
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11
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9.00
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memoria
di Tonon Agostino
memoria
di Marchetti Carla
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10.30
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memoria
di tutti i defunti
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Epifania. La Santa Messa
sarà celebrata:
Lunedì 5 gennaio
alle ore 18.30, e<
Martedì 6 alle
ore 9 e alle 10.30
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Sabato
10, incontro dei genitori dei
bambini di prima
e di seconda elementare.
Alle ore 14.30
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Domenica
11: alla
Messa delle ore 10.30, celebrazione di due battesimi
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Domenica
11, alle ore 16.30 nella
nostra parrocchia, celebrazione post battesimo con i
bambini e le famiglie dalla nostra Unità Pastorale
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Lunedì
12 incontro unitario dei
ragazzi di 1°
media e dei loro genitori.
L’incontro è, per tutti, alle
ore 17.30
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Giovedì
15 approfondimento del
salmo 16:
Proteggimi, o Dio:
in te mi rifugio… L’incontro è in via degli
Olmi e viene proposto in due orari, alle ore 16.30 e
alle ore 20.30, per favorire la partecipazione
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§
Ottavario di preghiera per l’unità dei
cristiani: dal 18 al 25 gennaio
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della Parrocchia dell'Annunciazione
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