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Una
parrocchia e un Circolo e
la partecipazione. Il
23 novembre scorso la Presidenza del Circolo parrocchiale ha
invitato la comunità a rinnovare l’iscrizione al Circolo per
l’anno 2015. Lo avevano già fatto i genitori, quando hanno
iscritto i loro figli al catechismo in modo che siano assicurati
contro gli infortuni, sempre possibili dove si svolgono attività
come il catechismo, l’oratorio e il grest. Il Circolo è sorto
tanti anni fa per creare opportunità per loro e per tutti coloro
che partecipano in modi diversi alla vita comunitaria. In
passato la parrocchia poteva lasciare cancelli e porte aperti a
tutti mentre oggi deve farsi carico di tutto quello che può
accadere negli spazi e nelle attività pastorali e rispondere di
fronte alla legge. Lo
Stato italiano riconosce le associazioni che operano senza fini di
lucro a condizione che siano regolarmente costituite e rinnovate
ogni anno e che operino secondo lo Statuto costitutivo. Il nostro
Circolo è un’associazione che offre queste possibilità e le
adesioni ad essa sono possibili tutto l’anno. Ora che abbiamo il
contenitore per le nostre attività comunitarie siamo chiamati a
riempirlo di contenuti. Ce ne sono già e di belli ma possiamo
sempre fare di più se partecipiamo numerosi alla vita
associativa. Quest’anno saremo chiamati anche a rinnovare la
Presidenza del Circolo insieme con
il Consiglio pastorale e quello degli Affari economici. In
passato la conoscenza e l’acco-glienza tra noi erano spontanee
mentre oggi, per goderle ancora, dobbiamo creare iniziative di
partecipazione. Invito
tutti a collaborare con generosità. Don Carlo .
Altri
“pensieri” affidati alla barchetta dell’Avvento... Signore aiutaci a farci capire meglio il
senso del Natale e fa che lo possiamo vivere meglio, più
consapevoli e sapendo apprezzare di più le
cose e le persone che ci circondano. Prometto che non
dirò parolacce a nessuno, che mi impegnerò a scuola, farò il
bravo ad aiutare mia mamma quando è in difficoltà. Amen. Mio Dio ti ringrazio per
tutte le cose che fai. So che ci si sempre anche nei miei giorni
peggiori, anzi quelli sono proprio i giorni in cui mi prendi in
braccio. Grazie mio Dio. Signore, proteggi me e i poveri, i bambini
del mondo. Fa che le guerre smettano e il mondo viva in pace. Mi impegnerò
questa settimana a pregare di più. Devo anche
riconquistare la fiducia di una persona. Fa
che i bambini non vengano picchiati dai propri genitori. Grazie Signore per il
dono che stai per fare. Aiutaci a riceverlo con
amore e fede. Aiuta anche i poveri che
hanno bisogno di te. …
e quelli suscitati dal presepio Grazie a quanti hanno collaborato per
realizzare questo bel presepe, che non ha grandi effetti speciali ma
che ha per me una particolarità: quella di entrare a far parte
dell’assemblea e fare con essa un tutt’uno. Lasciamoci guidare dall’amore che questo
Gesù bambino suscita in noi. Grazie Signore, perché
la tua venuta è motivo di gioia nella mia vita. La speranza che tante
altre persone sentano rinascere nel cuore la stessa gioia è il
sentimento più forte di ogni guerra, di ogni sofferenza. Il presepio
Signore è la tua luce che mi illumina nel tuo cammino per la mia
vita da vero cristiano. Ti ringrazio Signore per l’anno passato. Amen.
. . Incontrarsi A fine gennaio i genitori
dei bambini e dei ragazzi del catechismo e i catechisti si sono incontrati. A
fine febbraio si incontreranno ancora. Da qualche anno questi
appuntamenti mensili ritmano l’impegno pastorale della nostra parrocchia e
rispondono alla missione che essa ha di annunciare il Vangelo e di sostenere i
genitori nel loro compito di educare nella fede i figli. Tali incontri
richiedono a tutti tante energie, impegno e perseveranza, e il fatto che
avvengono pur dentro fatiche e fragilità è motivo di speranza e di
gratitudine. Speranza per l’intera
comunità, perché incontrandoci ci aiutiamo a motivare la nostra fede, a
tenerla viva e a comunicarla. Gratitudine verso il
Signore, perché si fa conoscere sempre un po’ di più, ci dà fiducia e ci
dona di costruire con Lui la Chiesa di domani. la
comunità cristiana e la famiglia
quali soggetti responsabili dell’annuncio
e della catechesi.
Riprendendo il Direttorio Generale per la
Catechesi, ribadiscono che la parrocchia è,
senza dubbio, il luogo più significativo, in cui si forma e si manifesta la
comunità cristiana. Essa è chiamata a essere una casa fraterna e
accogliente, dove i cristiani diventano consapevoli di essere popolo di Dio.
Nella parrocchia, infatti, si fondono insieme tutte le differenze umane che vi
si trovano e si innestano nell’universalità della Chiesa. Essa è,
d’altra parte, l’ambito ordinario dove si nasce e si cresce nella fede.
Nel suo alveo sono fondamentali l’animazione della catechesi degli adulti e
dei giovani, l’accompagnamento dei catecumeni, le iniziative di primo
annuncio e la catechesi dell’iniziazione cristiana proposta con le famiglie
a bambini e ragazzi... Anche grazie a questi
incontri camminiamo nel nome di Gesù, come dice l’idea guida, e
raccontiamolo nello stupore e nella festa. Rita
.
Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo in Conegliano (TV)
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