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A
Messa di mercoledì
Nell’Annuncio
del 14 dicembre era stata presentata
l’iniziativa di celebrare la Messa del mercoledì per
la
comunità, certi che ricominciare dalla preghiera è il
modo più fecondo per lasciare spazio allo Spirito Santo e aderire
a Cristo e al Regno con la fede e lo slancio che il Signore si
attende. L’iniziativa prende il via questo mercoledì. La
Messa sarà celebrata in
salone, in uno spazio più ampio rispetto alla Cappella in cui è
possibile disporsi in modo diverso, partecipare anche come gruppi
e predisporre dei segni. la
comunione metterà la propria
particola nella patena,
così da esprimere l’offerta che fa di sé al Signore
e la disponibilità a diventare ciò che celebra:
persona
di comunione, rendimento di grazie, pane donato
per la vita dei fratelli. Ogni eucaristia costruisce la
comunità perché la fa Corpo di Cristo, ed ogni comunità
riconosce l’eucaristia come la fonte
e il culmine del proprio esistere.
Rita .
Settimana
di preghiera per l’unità dei cristiani 18
– 25 gennaio Da
molti secoli le Chiese cristiane sono divise. Per questa ragione tutti
i fedeli sono invitati a dedicare ogni anno una settimana di preghiera
per l’unità dei cristiani dal 18 al 25 gennaio. Ognuno
è chiamato alla conversione e alla fraternità, affinché con
l’azione dello Spirito Santo si ricomponga l’unità. Quest’anno
gli otto giorni di preghiera sono scanditi dal cap.
4, versetti 4-30 e 39-42 del Vangelo di Giovanni, che raccontano
il viaggio di Gesù attraverso la Samaria e la sosta a Sicar, presso
il pozzo di Giacobbe, dove egli incontra la donna samaritana. ①
I
Giudei erano in conflitto con i Samaritani. I Samaritani, a loro
volta, avevano difficoltà ad accettare i Giudei e la mancanza di
dialogo precludeva ogni rapporto. Attraversare la Samaria è una
scelta precisa di Gesù che vuole cercare il contatto e l’incontro
con quella gente, incurante delle critiche severe da parte dei suoi.
Anche a noi oggi è chiesto di fare il primo passo e di tendere la
mano a quanti, pur cristiani, appartengono ad altre Chiese. ②
Gesù,
stanco del viaggio, decide di fermarsi presso il pozzo di Giacobbe.
Qui incontra la donna samaritana e inizia un dialogo con lei. È
assetato e ha bisogno di aiuto. Non ha un secchio per attingere
l’acqua. Tutti abbiamo bisogno di aiuto! Molti cristiani ritengono
di essere gli unici a possedere tutte le risposte, e di non avere
bisogno di aiuto da nessuno. Dio è un mistero oltre la nostra
comprensione. ③
Con
il pretesto di chiedere un po’ d’acqua, Gesù vuole farsi
conoscere. «… se tu
conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice “dammi da
bere”…». L’acqua profonda è la parola nel cuore
dell’uomo, una sorgente di vita. I cristiani dovrebbero avere
fiducia negli incontri di scambio con l’altro, anche se di diversa
tradizione religiosa, perché ci aiutano a raggiungere la profondità
del pozzo. La
relazione con coloro che ci sono stranieri ci apre alle “meraviglie
di Dio”.
④
Nel
corso del dilago, Gesù promette la sua “acqua”: «chi
berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno».
È
l’acqua della sua parola e della sua sapienza, che, se custodita,
diventa sorgente di vita divina da donare e condividere con gli altri.
⑤
La donna pone a Gesù la
questione del culto che divideva i due popoli: dove era giusto adorare
Dio, lì sul monte o a Gerusalemme? Gesù risponde che è venuta
l’ora di adorare il Padre in Spirito e verità. Anche oggi, anziché
cercare la relazione con Dio che accomuna tutti, ci si perde nella
competizione per il proselitismo e le dispute astratte che dividono.
Questo tipo di marketing competitivo mina la fiducia fra le
chiese e la loro credibilità di fronte al mondo. Quali sono i veri
cristiani? ⑥
Il tema della conversazione si sposta sulla condizione della
donna e la sua vita matrimoniale. Gesù sa che la donna ha avuto
cinque mariti, e l’uomo con cui sta ora non è suo marito. Egli ne
conosce la vita ambigua, ma si apre a lei per incontrarla. Non insiste
sulla sua moralità, ma la conduce oltre, conquistandone la fiducia e
cambiandole la vita. Gli atteggiamenti che denigrano le donne
ostacolano l’unità che cerchiamo e per cui preghiamo. ⑦
Mentre Gesù porta a
compimento l’opera del Padre, la Samaritana lascia la brocca
dell’acqua, significando che non era confinata al ruolo impostole
dalla società. Nel vangelo di Giovanni è una delle prime persone a
proclamare che Gesù è il Messia. Il dialogo con chi è diverso, con
chi è straniero può portare vita. ⑧
Trasformata
nel cuore, la donna samaritana va in missione. Annuncia al suo popolo
di aver trovato il Messia e molti credettero in Gesù per la sua
testimonianza. La missione è un elemento chiave della fede cristiana.
Ogni cristiano è chiamato ad annunciare il nome del Signore in un
dialogo sincero e rispettoso, aperto all’apprendimento reciproco,
attingendo all’acqua della vita donata da Gesù.
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Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo in Conegliano (TV)
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