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pastorale 2010
- 2011
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domenica
17 ottobre 2010
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ANNO
PASTORALE 2010-2011
IDEA
GUIDA
Il
Consiglio pastorale della nostra parrocchia presenta il
cammino dell’anno pastorale che oggi inauguriamo,
richiamandolo nell’idea guida seguente:
La
comunità cristiana si commuove di Gesù, ignorato o
perseguitato dal suo popolo.
Coinvolge
ogni operatore di giustizia a continuare, con la forza dello
Spirito santo, la missione voluta dal Padre.
Questa
idea guida accompagnerà e sosterrà le iniziative che
porteremo avanti durante l’anno pastorale in corso. Essa è
nata meditando la parabola del buon Samaritano, stimolati
dalla nuova lettura fatta da don Carlo, lettura che la
attualizza nel nostro cammino ecclesiale.
Nell’uomo
incappato nei briganti vediamo Gesù, e nel Samaritano, che
agisce diversamente dal sacerdote e dal levita, vediamo la
comunità cristiana, interpellata dalla missione svolta da Gesù.
La
comunità cristiana, nel suo insieme e nel cammino delle
singole persone, si commuove di Gesù, che è ignorato
e perseguitato dal suo popolo, anche nel nostro tempo e nel
nostro contesto religioso.
Dall’incontro
con Gesù, missionario del Padre, nasce la commozione.
A
fronte di lunghi anni di catechesi che ci hanno aiutato ad
accogliere Gesù come centro della vita, abbiamo ancora
difficoltà a convertirci al Vangelo. Per molti di noi la
celebrazione dell’Eucaristia non è ancora centrale, il
sacramento della riconciliazione rimane marginale e la
collaborazione alle iniziative pastorali è sentita come
facoltativa.
Alla
luce di tutto questo il Consiglio Pastorale sollecita la
comunità ad intraprendere un cammino che ci faccia trovare
dalla giusta parte della strada, che ci conduca a commuoverci
di Gesù e che ci educhi a prenderci cura di lui, coinvolgendo
in questo le persone che vivono accanto a noi, come il
samaritano ha convinto l’albergatore ad occuparsi
dell’uomo sofferente che stava per affidargli.
Siamo
chiamati a individuare possibili collaboratori e a convincerli
a dedicarsi a Gesù.
Questo
aspetto del coinvolgimento di altri ha molto colpito noi del
consiglio pastorale. Ci è piaciuta poi l’idea che questi
collaboratori potessero essere anche esterni ai cristiani
praticanti. “Operatori di giustizia” infatti sono tutti
coloro che si dedicano a costruire la giustizia tra gli
uomini. Noi ci proponiamo di lavorare con loro.
Decidere
di coinvolgere altri è bello
ma anche impegnativo.
È
impegnativo avere occhi e cuore attenti agli altri e pronti a
cogliere la loro disponibilità a camminare insieme. È
impegnativo essere disponibili quando veniamo interpellati e
farci da parte quando è necessario far crescere altri. È
impegnativo essere in continuo confronto con la realtà che ci
circonda, per valorizzare ciò che è buono e vincere ciò che
è negativo.
Dio
Padre ha messo nelle mani degli uomini il suo unico Figlio e
Gesù, a sua volta, ha messo nelle mani dei suoi discepoli la
continuazione della missione che il Padre gli aveva affidato.
Il
Padre e il Figlio hanno mandato lo Spirito santo, perché
compia questo disegno di amore. Egli è l’amore di Dio e la
sua potenza fa, attraverso di noi, cose meravigliose.
INIZIATIVE
Alla
luce della riflessione suscitata dall’ascolto della parabola
del buon samaritano, del cammino comunitario fatto fin qui e
del piano pastorale diocesano, il nostro Consiglio Pastorale
presenta alla comunità quattro iniziative pastorali con cui
concretizzare il tema della missione richiamato nell’idea
guida.
1.
REALTA’ GIOVANILE
I
giovani sono una risorsa all’interno della comunità
parrocchiale.
Per
coinvolgerli maggiormente occorre dare loro attenzione e
spazi, così che possano valorizzare la loro giovinezza e
collaborare a preparare il futuro per loro e per la comunità.
Il Consiglio Pastorale si impegna in questo già dal suo
prossimo incontro.
2.
DOMENICA IN COMUNITA’
Il
Consiglio Pastorale ha pensato opportuno di far confluire in
una domenica al mese i percorsi di fede di alcuni gruppi o
realtà parrocchiali, quali famiglie giovani, terza domenica,
post battesimo e anziani. E’ la domenica in comunità, in
cui la Parola viene celebrata insieme nell’Eucaristia,
incarnata nel segno del pasto consumato insieme e condivisa
con i fratelli in Cristo nei vari cammini di fede.
Il
questo modo il cammino ecclesiale può essere sperimentato e
farsi visibile, e può coinvolgere persone nuove della comunità.
3.
RACCOLTA ALIMENTARE
Siamo
a conoscenza, tramite il nostro fondo di solidarietà, di
situazioni di difficoltà presenti nel nostro territorio. Il
Consiglio propone una raccolta di generi alimentari, analoga
alla raccolta di vestiario, da destinare alle famiglie in
difficoltà.
L’iniziativa
sarà gestita dal fondo di solidarietà nei modi e tempi da
individuare.
4.
CASA IN VIA DEGLI OLMI
E’
importante per un cristiano dedicare del tempo alla conoscenza
della parola di Dio, al silenzio e alla meditazione per poter
crescere e maturare nella fede, entro il nostro tempo sempre
più vuoto, frettoloso e rumoroso. La casa in via degli olmi
è tra le nostre case a ricordarci il primato dello stare con
Dio, sia come singole persone sia come gruppi. Sull’Annuncio
di oggi sono indicati i nuovi orari di apertura. Altri
articoli saranno
pubblicati nei numeri successivi.
Per
disporci a camminare sulla giusta parte della strada, ad
incontrare il Cristo con cuore purificato e a commuoverci di
Lui, il Consiglio pastorale ha pensato di iniziare l’anno
pastorale con una celebrazione penitenziale comunitaria.
Tale
celebrazione, la cui data sarà pubblicata su Annuncio, ci
aiuterà a riscoprire la nostra dignità battesimale e a
partecipare con convinzione alla missione dello Spirito che
agisce oggi nella Chiesa.
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ICONA
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Il
Consiglio pastorale propone come icona di riferimento per
l’anno pastorale in corso un affresco della parabola del
buon Samaritano che è parte del trittico dell’Annunciazione
in una chiesa della Bolivia. (Lc 10,13-35).
In
alto è figurata la volta del cielo. Il sole indica Dio e la
sua santità, che vuole avvolgere con fasci di luce tutto il
creato.
Nella
parte centrale è figurata Gerusalemme, la città di Dio posta
su un’altura e circondata da monti e colli. Una strada lunga
35 Km
conduce a Gerico che si trova
1000 metri
più in basso, e raffigura il nostro mondo.
Dio
che aveva parlato nei tempi antichi molte volte e in modi
diversi per mezzo dei profeti, un giorno ha aperto una strada
nuova: ha parlato a noi per mezzo del Figlio (cf. Eb1,1). E’
venuta nel mondo la luce, quella vera, che illumina ogni uomo.
Venne tra i suoi ma essi non lo accolsero, anzi lo percossero
e lo uccisero per prendere possesso della sua eredità. Un
Samaritano passò accanto a Gesù, si commosse e si prese cura
di Lui e coinvolse un albergatore.
Il
samaritano rappresenta
la Chiesa
, nata da Israele ma subito straniera per essa, perché
credeva nel vangelo e seguiva Gesù.
Il
quadro centrale rappresenta l’abbraccio tra Gesù e
la Chiesa
, un appartenere intenso, come quello dello sposo con la sua
sposa.
E’
l’amore cantato nel Cantico dei Cantici e da Paolo nel cap.
13 della prima ai Corinzi. L’icona educa a distinguere tra
le vie del passato e la via santa aperta da Gesù e percorsa
dal Samaritano.
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Parrocchia
di Campolongo in Conegliano
domenica
17 0ttobre 2010
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