.piano
pastorale 2015
- 2016
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.Martedì
8 dicembre, nella
solennità dell’immacolata
concezione di Maria, il Consiglio Pastorale Parrocchiale ha presentato alla
comunità l’idea guida e l’icona che orientano e accompagnano il nostro
cammino ecclesiale in
questo anno pastorale 2015-2016.
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ANNO
PASTORALE 2015-2016
(
idea guida e icona )
da
allegato all' Annuncio di domenica
13 dicembre 2015
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IDEA
GUIDA
Con
lo sguardo rivolto a Maria che ha fatto spazio al venire di
Dio in modo unico, che lo ha cantato e vissuto con letizia e
umiltà, ci disponiamo ad accogliere il passaggio di Dio entro
la nostra vita comunitaria e a rispondervi con amore e
impegno.
Con
questi atteggiamenti e sentimenti vogliamo vivere l’anno
pastorale già iniziato e orientarlo secondo l’idea guida
che il Consiglio Pastorale ha formulato e che oggi, in modo
completo, presenta assieme all’icona. L’idea guida dice
così:
La
comunità cristiana risponde alla misericordia di Dio.
Illuminata
dalla Parola continua a camminare e si apre al nuovo.
L’accento
è posto sulla comunità cristiana perché è la comunità nel
suo insieme, nel suo essere una in Cristo Gesù, a fare
pastorale.
In
virtù del battesimo siamo membra di un unico corpo, ciascuno
per la sua parte, e questo corpo è la Chiesa e il suo capo è
Cristo.
Fare
pastorale è partecipare, insieme, alla pastoralità di
Cristo, è prolungarla e incarnarla nell’oggi che viviamo.
La comunità cristiana non è fatta di battitori
liberi, ma di discepoli di Gesù, di credenti innamorati del
Regno e docili allo Spirito che crescono insieme, come
fratelli, verso una adesione sempre più autentica e vera alla
volontà del Padre.
La
comunità cristiana che fa pastorale è dunque una comunità
che guarda al Padre e da Lui impara come essere
misericordiosa.
E’
questa qualità di Dio che intendiamo assumere e praticare, in
sintonia con l’anno giubilare della misericordia che oggi
inizia e con gli orientamenti diocesani dati dal nostro
vescovo, e di fronte alla quale vogliamo porci in
atteggiamento di risposta.
Il
riferimento non siamo noi, la nostra capacità o mentalità ma
il Padre, che è misericordioso verso tutti, per primo e
gratuitamente.
Come
comunità cristiana vogliamo dunque accogliere la misericordia
di Dio, farne esperienza e rispondervi appieno, dentro una
conversione continua che è chiesta a tutti e che a ciascuno
domanda umiltà, impegno e perseveranza.
In
questo anno pastorale vogliamo inoltre mantenere la centralità
della Parola, darle spazio per meditarla, condividerla,
pregarla insieme, in modo che sia la Parola ad illuminarci e
che, alla Sua luce, continuiamo a camminare e ci apriamo al
nuovo che ci attende.
Il nuovo
a cui ci riferiamo non riguarda tanto le attenzioni pastorali
che scegliamo di avere come comunità, quanto il rinnovo degli
organismi di partecipazione ecclesiale che si concretizzerà
in questo periodo, la loro configurazione e finalità.
Riguardo a questo sentiamo la necessità di fare
discernimento, in modo da aprirci alla nuova impostazione
pastorale rimanendo fedeli alla nostra identità comunitaria
ed essere, insieme, come lampada posta in alto perché faccia
luce a tutti.
Maria, che sempre ha accompagnato, sostenuto e
custodito il nostro cammino ecclesiale, interceda ancora per
noi e al suo sì alla volontà del Padre si unisca anche il
nostro, detto insieme.
Icona
Il
Consiglio pastorale, nel predisporre il piano pastorale per
l’anno 2015/2016, ha ritenuto opportuno valorizzare come
icona di riferimento il trittico che abbiamo nell’abside
della nostra chiesa.
È
un affresco rinascimentale in cornice di pietra scolpita, che
rappresenta il Crocifisso e l’Annunciazione, attribuito a
Ludovico Fiumicelli (1531).
Il
Cristo crocifisso è l’immagine centrale e preminente.
Innalzato
sulla croce con le braccia aperte, sovrasta la creazione e la
città degli uomini raffigurate sullo sfondo, abbracciandole
nell’atto salvifico supremo.
Volto
della misericordia divina, Gesù ha voluto «essere assimilato
in tutto ai fratelli, per diventare pontefice misericordioso e
fedele nelle cose che riguardano Dio» (Ebr. 2, 17).
Facendosi solidale con l’uomo fino alla morte di
croce, ha vinto il tentatore che teneva schiava tutta la
creazione.
A
sinistra, l’angelo Gabriele è l’inviato di Dio.
Attraverso
di lui Dio prende l’iniziativa. Egli entra con delicatezza e
solennità nella casa di Maria. Con la mano destra alzata e
benedicente le porta il saluto e l’annuncio:
«Rallegrati, piena di grazia,
il Signore è con te.. Concepirai e darai alla luce un figlio.
Lo chiamerai Gesù» (Lc
1,28-31).
A
destra, Maria è inginocchiata in preghiera.
È
in atteggiamento di ascolto, di accoglienza e di obbedienza.
Tiene
le braccia incrociate sul seno per custodire la Parola che si
è fatta carne in lei.
Sopra
l’inginocchiatoio, a forma di mobiletto, è aperto il libro
dei salmi. Sul ripiano sottostante sono riposti i testi sacri
dell’Antico Testamento. Stanno a indicare la sua familiarità
con la Parola di Dio.
Per
il suo sì, Dio compie il grande evento della salvezza.
Maria
risponde alla Misericordia di Dio e illuminata dalla Parola,
che continua a custodire, si apre, fin dall’Annunciazione,
alla novità che accoglie con timore, ma con fiducia.
L’angelo
è la parola di Dio.
Il
crocifisso è colui che l’ha compiuta.
Maria
è primizia del popolo di Dio che crede che la Parola si
compirà nella storia.
Accogliendo la parola di Gesù dalla croce, diventa madre
della Chiesa, del popolo di Dio rimasto fedele, radunato
attorno alla croce.
Possa
la nostra comunità accogliere la misericordia di Dio come
Maria e sappia risponderle con rinnovato entusiasmo
nel cammino che continua a percorrere.
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