.

 

 

AUGURI  DI NATALE

In questo periodo ho guardato e ascoltato le comunità parrocchiali che mi hai affidato e ... ti faccio queste richieste, che sono un augurio per tutti.

Carissimo Gesù bambino, portaci quella strana cosa chiamata serenità.

Tu, che tutto puoi, aggiungi qualche seme di quella cosa rarissima che nessuno trova più, chiamata felicità.

Donaci anche due tre gocce di gioia che la useremo per asciugare qualche lacrima di troppo. Se poi, non ti abbiamo già chiesto troppo, consegnaci tanta forza per credere ancora....

È vero che dovremmo essere noi a portarti dei doni, ma quest' anno porto insieme con me, lì in quella mangiatoia, ogni parrocchiano e tutte quelle persone che mi hanno chiesto che avrebbero bisogno di te.

Porto anche coloro che si sono abituati a stare senza di te e senza il tuo e nostro Papà.

La speranza ha un volto: Gesù! E oggi è nato per noi.

Il dono prezioso del Natale è la pace e Gesù è la nostra pace.

Gesù bussa ai nostri cuori, alle nostre case per donarsi, per donare la pace.

Apriamo le porte a Cristo!

Buon Natale

Don Michele

Ai miei auguri, si uniscono anche gli altri sacerdoti e le nostre amate suore.

 

 

 

  

casa è dove amiamo, casa è ciò che i nostri piedi possono lasciare, ma non i nostrì i cuori.

(Oliver Wendell Holmes)

.

Quest'anno, prendendo spunto dall'immagine biblica che ci accompagna, la casa di Betania, abbiamo voluto ricreare questi segni nei nostri presepi.

A Campolongo c'è una casa ai piedi dell'ambone, per ricordarci che il Verbo desidera trovare accoglienza nelle nostre case; 

a Collalbrigo ci sono dei segni che hanno lo scopo di farci sentile a casa dentro nelle nostre chiese, perché solo così ci si può trovare volentieri;

a Parè, nel presepio artistico e in quello sul piazzale, le case ci ricordano la storia che è passata, per aiutarci a non dimenticare che in ogni casa c'è una storia che rende ogni cosa preziosa e da rispettare; 

a S. Pio X c'è una casa sopra l'altare, per indicarci che l'ultima cena è stata istituita in una casa e la mangiatoia, dove è stato deposto Gesti bambino, era dentro "ad una casa. 

La casa, le nostre case, sono il luogo privilegiato per Dio. Ma non dobbiamo disgiungere le case dalla casa comune che è la Chiesa e le nostre comunità cristiane.

Per fare famiglia ci vuole umiltà e amore! 

Buon lavoro a tutti noi, per realizzare tutte queste case che sono già state costruite, ma che devono diventare "case di Dio"

 E con il nuovo anno saremo aiutati dalla condivisione della Parola di Dio che faremo nelle case.

Il nostro GRAZIE alle persone che nelle diverse comunità si sono rese disponibili per preparare il presepio.

.

 

presepi anni precedenti:

 

Pagina a cura del gruppo internet della Parrocchia dell'Annunciazione di Campolongo di Conegliano (TV)